Buongiorno a tutti, prima di scrivere ho letto un po' ovunque e preso dallo sconforto ho deciso sottoporvi il mio ormai malessere su una questione che mentalmente mi sta distruggendo.
Nel 2001 ho acquistato insieme alla mia ex compagna (non sposati) una casa, non avendo una famiglia alle spalle ho deciso di partecipare all'acquisto con una quota del 25% attivando un mutuo. A mio avviso era la scelta più saggia per non buttare i soldi in un affitto e potermi mettere qualcosa da parte. In realtà questa scelta si è trasformata in un inferno.
Faccio un breve sunto della situazione.
Nel 2007 mi lascia, lei non potendo buttarmi fuori di casa visto che ero proprietario del 25% mi "dona" una stanzetta, dopo che avevo pagato tutte le spese della casa al 50%, mobili, condominio, ecc.
Nel 2010 trovo un'altra ragazza e decido di andare in affitto con lei.
La mia ex ha preteso comunque che io continuassi a pagare il condominio al 50%. Dopo svariate liti, non volendo andare in scontro con lei, non sono il tipo, ho deciso di accontentarla.
Stanco della situazione, dove lei fa pieno uso dell'abitazione e io pago come se ci stessi dentro, le ho della mia volontà di non pagare più il 50% del condominio, ma di corrispondere il giusto e la volontà di vendere casa.
Da li, lei, non avendo problemi economici e sapendo che io non ho nessuno alle spalle, ha deciso di farmi passare un inferno.
Alla mia richiesta di vendere la casa, mi ha risposto che non vuole venderla perché ci perderebbe dei soldi.
Alla mia richiesta di cederle la mia quota al prezzo di mercato, non ha accettato.
Le ho anche proposto di donarle la mia quota purché mi possa svincolare dalla casa e da lei.
Anche questa mia richiesta è stata rifiutata senza alcuna spiegazione.
Ho cercato di informarmi ma la divisione giudiziale (visto che la casa è indivisibile) è una strada non percorribile in quanto mi costerebbe più di quanto mi possa permettere.
Possibile che io non possa in qualche modo disfarmi della casa senza dovermi indebitare.
Darla in donazione a un ente? Regalarla allo stato?
Oltre ad aver buttato via un mutuo di 35.000 pagato in 10 anni, mi ritrovo, non solo a non poter recuperare un minimo di capitale ma a dover pagare spese per una casa in cui non abito.
E' una situazione che mi sta logorando, non tanto per i soldi, perché sta ledendo la mia libertà.
Scusate per il troppo scrivere.
Spero che qualcuno mi sappia aiutare.
Nel 2001 ho acquistato insieme alla mia ex compagna (non sposati) una casa, non avendo una famiglia alle spalle ho deciso di partecipare all'acquisto con una quota del 25% attivando un mutuo. A mio avviso era la scelta più saggia per non buttare i soldi in un affitto e potermi mettere qualcosa da parte. In realtà questa scelta si è trasformata in un inferno.
Faccio un breve sunto della situazione.
Nel 2007 mi lascia, lei non potendo buttarmi fuori di casa visto che ero proprietario del 25% mi "dona" una stanzetta, dopo che avevo pagato tutte le spese della casa al 50%, mobili, condominio, ecc.
Nel 2010 trovo un'altra ragazza e decido di andare in affitto con lei.
La mia ex ha preteso comunque che io continuassi a pagare il condominio al 50%. Dopo svariate liti, non volendo andare in scontro con lei, non sono il tipo, ho deciso di accontentarla.
Stanco della situazione, dove lei fa pieno uso dell'abitazione e io pago come se ci stessi dentro, le ho della mia volontà di non pagare più il 50% del condominio, ma di corrispondere il giusto e la volontà di vendere casa.
Da li, lei, non avendo problemi economici e sapendo che io non ho nessuno alle spalle, ha deciso di farmi passare un inferno.
Alla mia richiesta di vendere la casa, mi ha risposto che non vuole venderla perché ci perderebbe dei soldi.
Alla mia richiesta di cederle la mia quota al prezzo di mercato, non ha accettato.
Le ho anche proposto di donarle la mia quota purché mi possa svincolare dalla casa e da lei.
Anche questa mia richiesta è stata rifiutata senza alcuna spiegazione.
Ho cercato di informarmi ma la divisione giudiziale (visto che la casa è indivisibile) è una strada non percorribile in quanto mi costerebbe più di quanto mi possa permettere.
Possibile che io non possa in qualche modo disfarmi della casa senza dovermi indebitare.
Darla in donazione a un ente? Regalarla allo stato?
Oltre ad aver buttato via un mutuo di 35.000 pagato in 10 anni, mi ritrovo, non solo a non poter recuperare un minimo di capitale ma a dover pagare spese per una casa in cui non abito.
E' una situazione che mi sta logorando, non tanto per i soldi, perché sta ledendo la mia libertà.
Scusate per il troppo scrivere.
Spero che qualcuno mi sappia aiutare.