Cosa cercano i Clienti delle Agenzie Immobiliari?


  • Votanti
    85

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Penso che questo sondaggio nasca da una convinzione: le agenzie immobiliari non godono di una buona reputazione e debbono migliorare. Basta leggere le risposte multiple (non troviamo "garanzie" - "gestione delle informazioni" - "competenza e responsabilità" - "collaborazione tra mediatori" ma "MAGGIORI garanzie"... ).
Questa considerazione di partenza è vera o trova origine dalla ridondanza di alcuni topic e forum presenti su internet?
Ieri pomeriggio una cara amica mi ha regalato una copia della sua tesi di laurea in Matematica Finanziaria, realizzata sul mondo immobiliare.
Per completare lo studio ha dovuto realizzare una serie di sondaggi.
Una delle domande a cui ha sottoposto il suo campione era la seguente: Ti sei mai rivolto ad un'agenzia immobiliare?

Le risposte sono state:
No, però non escludo di rivolgermi alle agenzie 65%
Sì, e lo rifarei 25%
Sì e non lo rifarei 6%
No e non lo farò mai 3%
Altro 1%

Certamente esistono margini di miglioramento ma la percezione delle agenzie non è poi così negativa.
Ti dirò di più: fiaip lombardia ha realizzato un sondaggio su strada e ha ottenuto risultati ancora più incoraggianti. Internet è popolata da una serie di personaggi che ha reso le lamentele una specie di cliché, ma che non corrisponde affatto alla realtà delle cose ;)

In pratica è la stessa fonte del famoso 50% di intermediato in calo: fuffa.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
non ci credo a questi sondaggi, mi fido di più dei 23 anni di intermediazione che mi porto sulle spalle.

@Tobia il tuo elenco e sacrosanto, personalmente svolgo tutte le attività di cui fai menzione, ma lo dovremmo fare tutti e ciò dovrebbe essere imposto dalla legge. E' questo quello che io voglio dire quando parlo di garanzie: garanzie del fatto che tutto il controllabile e valutabile sia stato controllato e valutato. Le discordie successive e il non controllabile, ovviamente, è materia di avvocati e giudici, ma si può molto molto molto molto di più per i nostri clienti, e non si fa perchè a tutti piace intascare 10.000 euro ma a pochi piace anche farsi il **** sui libri e lavorare con scrupolo.

Il problema Tobia è che questo sistema, che applico pertanto condivido pienamente, non si sposa tanto bene con il fatturato, perchè impostato su una aleatorietà delle vendite. Voglio dire, se vendessimo solo quanto risulti perfettamente in ordine le nostre vendite si ridurrebbero, ed è proprio il punto di criticità del concetto di mediazione, inteso in termini di incoerenza legislativo-pratica, che ci affligge. Se rischio di non vendere perchè sono stato diligente, voglio maggiori garanzie per la mia azienda. Altrimenti, se le garanzie sono quelle di oggi, a che scopo fare tanta qualità, se poi guadagno meno di chi se ne frega della clientela e dei riflessi sulla categoria, e pensa solo a intascare? Il concetto esposto è centrale. Io per ora le perdite di fatturato per il rifiutarmi di vendere immondizie o robe con casini non sanabili le sto recuperando con le consulenze su operazioni esterne, il che mi permette di stare in piedi con il fatturato senza dovermi sporcare con attività negative per la clientela, e per la categoria.
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Un'altra interessante domanda rilevata nel questionario è la seguente:
"Se mai ti dovessi rivolgere ad un'agenzia per quale motivo lo faresti principalmente?" (sono ammesse più risposte)
Sicurezza nell'acquisto 25%
Assistenza nell'acquisto 20%
Fiducia nell'operatore 30% (maggiore nei franchising)
Disponibilità dell'operatore (in termini di tempo) 20%
Nome 10% (quasi esclusivo per il franchising)
Capillarità delle sedi 20% (quasi esclusivo per il franchising)
Maggiori opportunità 85% (maggiore nelle agenzie autonome)

non ci credo a questi sondaggi, mi fido di più dei 23 anni di intermediazione che mi porto sulle spalle.

Scusami Desmo, ma se non ti fidi dei sondaggi, perchè li proponi?
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
non ci credo a questi sondaggi, mi fido di più dei 23 anni di intermediazione che mi porto sulle spalle.
@Tobia il tuo elenco e sacrosanto, personalmente svolgo tutte le attività di cui fai menzione, ma lo dovremmo fare tutti e ciò dovrebbe essere imposto dalla legge. E' questo quello che io voglio dire quando parlo di garanzie: garanzie del fatto che tutto il controllabile e valutabile sia stato controllato e valutato. Le discordie successive e il non controllabile, ovviamente, è materia di avvocati e giudici, ma si può molto molto molto molto di più per i nostri clienti, e non si fa perchè a tutti piace intascare 10.000 euro ma a pochi piace anche farsi il **** sui libri e lavorare con scrupolo.
Il problema Tobia è che questo sistema, che applico pertanto condivido pienamente, non si sposa tanto bene con il fatturato, perchè impostato su una aleatorietà delle vendite. Voglio dire, se vendessimo solo quanto risulti perfettamente in ordine le nostre vendite si ridurrebbero, ed è proprio il punto di criticità del concetto di mediazione, inteso in termini di incoerenza legislativo-pratica, che ci affligge. Se rischio di non vendere perchè sono stato diligente, voglio maggiori garanzie per la mia azienda. Altrimenti, se le garanzie sono quelle di oggi, a che scopo fare tanta qualità, se poi guadagno meno di chi se ne frega della clientela e dei riflessi sulla categoria, e pensa solo a intascare? Il concetto esposto è centrale. Io per ora le perdite di fatturato per il rifiutarmi di vendere immondizie o robe con casini non sanabili le sto recuperando con le consulenze su operazioni esterne, il che mi permette di stare in piedi con il fatturato senza dovermi sporcare con attività negative per la clientela, e per la categoria.

Il tuo è un discorso teorico, ho sempre lavorato da anni cercando di vendere solo quello che è in ordine o dopo che lo sia, con fatturati scarsi, come dici tu, ma non credo che la motivazione dei miei fatturati scarsi sia da ricondurre alle problematiche degli immobili, il mio é un discorso qualitativo di scelta personale per cultura e soddisfazione che si scontra con la figura del VENDITORE e con il nostro sistema consumistico e fiscale. Chi dovrebbe garantire la mia azienda se io lavoro bene e guadagno poco? Se chiudo la mia attività non gliene frega niente a nessuno, tantomeno allo Stato, scordati attenzioni e garanzie.
Poi da come parli sembra che tu lavori nel Bronx, ma di che attività negative parli? Allora qui non occorre più la cultura secondo te, sembra che la maggior parte dei tuoi colleghi si sporchino con attività negative per la clientela per fare affari e stare in piedi.
Capisco lottare per migliorare la nostra condizione di lavoratori, alla preparazione generale ed ai corsi della Camera di Commercio, ma se tu, con la tua cultura e onestà puoi salvare i tuoi clienti, non pensi che ce ne siano tanti altri come te che facciano lo stesso?
Vedi solo gli aspetti negativi di un sistema, non andiamo sul drammatico, fra l'altro, l'incompatibilità del mediatore con altre professioni sembra che sia stata una richiesta fatta a suo tempo da un'Associazione immobiliare, a quell'epoca ragionavano così, ora i tempi sono cambiati e si potrebbe riproporre la questione tramite le nostre Associazioni.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il tuo è un discorso teorico, ho sempre lavorato da anni cercando di vendere solo quello che è in ordine o dopo che lo sia, con fatturati scarsi, come dici tu, ma non credo che la motivazione dei miei fatturati scarsi sia da ricondurre alle problematiche degli immobili, il mio é un discorso qualitativo di scelta personale per cultura e soddisfazione che si scontra con la figura del VENDITORE e con il nostro sistema consumistico e fiscale. Chi dovrebbe garantire la mia azienda se io lavoro bene e guadagno poco? Se chiudo la mia attività non gliene frega niente a nessuno, tantomeno allo Stato, scordati attenzioni e garanzie.
Poi da come parli sembra che tu lavori nel Bronx, ma di che attività negative parli? Allora qui non occorre più la cultura secondo te, sembra che la maggior parte dei tuoi colleghi si sporchino con attività negative per la clientela per fare affari e stare in piedi.
Capisco lottare per migliorare la nostra condizione di lavoratori, alla preparazione generale ed ai corsi della Camera di Commercio, ma se tu, con la tua cultura e onestà puoi salvare i tuoi clienti, non pensi che ce ne siano tanti altri come te che facciano lo stesso?
Vedi solo gli aspetti negativi di un sistema, non andiamo sul drammatico, fra l'altro, l'incompatibilità del mediatore con altre professioni sembra che sia stata una richiesta fatta a suo tempo da un'Associazione immobiliare, a quell'epoca ragionavano così, ora i tempi sono cambiati e si potrebbe riproporre la questione tramite le nostre Associazioni.
certo che è drammatica la mia visione perchè, certo che ci siano centinaia di agenti che lavorano con zelo, sono altresi' certo che ce ne siano migliaia che non lo fanno. Le conclusione che traggo derivano dall'idea generalizzata. E cioè la gente delle agenzie non si fida, da una parte, e non ne riconosce il valore che giustifica la spesa dall'altra, quindi in linea generale l'idea che ne risulta non è positiva, significa che le negatività superano le positività. E' matematico. Nel mezzo, ci sono i nostri fatturati, che ovviamente, ne viene da sè, con inquadramenti e strategie diverse da quelle odierne, potrebbero aumentare parecchio, oltre a dare uno sbocco sicuro sul futuro alla categoria.

Se credo nei sondaggi? Ovviamente dipende, ce ne sono di moltissimi tipi, una tesi compilativa è una cosa, un sondaggio di un'associazione di settore un'altra, il mio (il peggiore, perchè doveva essere votato solo dai privati cittadini, e su un campione troppo ristretto) un altro ancora. Di certo c'è che sono tutti interessanti qualora i risultati concordino, se invece non concordano, ce n'è qualcuno falsato, e quindi è la prova che non si può credere a tutti i sondaggi. Un esperto di statistica potrebbe spiegare le cose molto meglio di come l'ho fatto io. Fatto sta che per me è interessante capire, perchè c'è voglia di cambiare cose che palesemente non vanno, invece vedo con dispiacere che a molti colleghi, nonostante la fama che ci siamo fatti, va bene cosi. E la cosa, oltre ad essere sintomatica, mi preoccupa non poco.
 

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