promiri

Nuovo Iscritto
Nel 2007 ho donato a mio marito la metà della casa acquistata con le agevolazioni prima casa per comprare, sempre usufruendo delle suddette agevolazioni, l'appartamento in cui attualmente viviamo, completamente intestato a me.
Ora vogliamo vendere l'appartamento intestato a mio marito, ma la banca per concedere il mutuo all'acquirente ci chiede di risolvere la donazione per mutuo consenso. Nessun problema! Ma quali sono le conseguenze dal punto di vista fiscale circa le agevolazioni di cui ho usufruito?
La risoluzione ha effetto retroattivo? Se sì, subisco la revoca delle agevolazioni con sanzione e interessi?
Ringrazio anticipatamente chi proverà a darmi una risposta
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
ciao promiri,
Ho lo stesso problema con un cliente e ho ricevuto conferma dal mio notaio, (è comunque l'unica soluzione per poter vendere) la risoluzione ha effetto retroattivo, quindi subisci la revoca delle agevolazioni se e quando l'agenzia delle entrate lo scoprirà.:shock:
 

promiri

Nuovo Iscritto
La retroattività sarebbe equivalente a una falsa dichiarazione? perchè, se è così ho letto che l'amministrazione deve fare l'accertamento entro tre anni, a partire dall'anno successivo a quello della trascrizione dell'atto di vendita. Mi basterebbe fare l'atto nell'anno nuovo e sarei fuori dal pericolo di accertamento.
Inoltre, in tema di risoluzione non è affatto pacifica l'interpretazione data dal tuo notaio. In un altro forum uno che sembra esperto dice:
"Porre in essere questo tipo di contratto sicuramente può far rilevare problematiche di tipo fiscale, per esempio sulla decorrenza degli effetti del contratto stesso, anche se la maggior parte della dottrina in tal senso scarta l’ipotesi della retroattività: colui che era stato il donante, anche ai fini fiscali, ritorna ad essere proprietario dell’immobile a suo tempo donato solo nel momento in cui viene stipulata la risoluzione della donazione"
Mi piacerebbe saper se qualcuno ha chiesto e ottenuto risposta dall'agenzia dell'entrate sulle implicazioni fiscali.
Grazie comunque
 

promiri

Nuovo Iscritto
La retroattività sarebbe equivalente a una falsa dichiarazione? perchè, se è così ho letto che l'amministrazione deve fare l'accertamento entro tre anni, a partire dall'anno successivo a quello della trascrizione dell'atto di vendita. Mi basterebbe fare l'atto nell'anno nuovo e sarei fuori dal pericolo di accertamento.
Inoltre, in tema di risoluzione non è affatto pacifica l'interpretazione data dal tuo notaio. In un altro forum uno che sembra esperto dice:
"Porre in essere questo tipo di contratto sicuramente può far rilevare problematiche di tipo fiscale, per esempio sulla decorrenza degli effetti del contratto stesso, anche se la maggior parte della dottrina in tal senso scarta l’ipotesi della retroattività: colui che era stato il donante, anche ai fini fiscali, ritorna ad essere proprietario dell’immobile a suo tempo donato solo nel momento in cui viene stipulata la risoluzione della donazione"
Mi piacerebbe saper se qualcuno ha chiesto e ottenuto risposta dall'agenzia dell'entrate sulle implicazioni fiscali.
Grazie comunque
 

lacasetta

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve, ho lo stesso quesito. Potreste aiutarmi? Grazie

Scusate, il mio caso è un po' diverso.
In sunto
- Maria ha una casa a MonteP da diversi anni
- Maria compra una casa a PianuraB usufruendo delel agevolazioni della prima casa, convinta che entro un anno avrebbe venduto la casa a Monte P.
- Entro un anno però, non riesce a venderla, così decide di DONARLA a sua sorella Giovanna che ci andrà a vivere e prenderà la residenza a MonteP
- Dopo un altro anno, le due sorelel litigano e Maria vuole revocare la donazione e di VENDERE la casa a suo nipote

il QUESITO: Maria, revocando la donazione, perde deve restituire i soldi dell'agevolazione all'acquisto della casa a PianuraB?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Dopo un altro anno, le due sorelel litigano e Maria vuole revocare la donazione e di VENDERE la casa a suo nipote
Maria non può farlo, a meno di rientrare nei casi specifici previsti dalla legge , cioè per ingratitudine del donatario , ex articolo 801 codice civile.
Purtroppo le donazioni sono fatte spesso a fini fiscali, per evitare di pagare imposte , ma senza pensare alle gravi conseguenze che si rischiano, spogliandosi di un proprio bene per regalarlo ad altri.

Quindi prima di pensare alle conseguenze fiscali di una eventuale revoca della donazione, è necessario verificare se è possibile, in base ai comportamenti della donataria.
Non basta certo un litigio.
 

lacasetta

Membro Attivo
Privato Cittadino
La mia era una domanda prettamente 'fiscale'; per la revoca della donazione il notaio non ha dato parere sfavorevole.
 

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