abcdefghilmno

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Rispondo ai vari quesiti degli utenti intervenuti nella discussione:

1) ecco un estratto dello statuto dell'associazione che ha sottoscritto il contratto, per farvi capire la tipologia: "è costituita l' Associazione Nazionale di volontariato per la pace denominata con l’espressione XXXXX onlus. L’ Associazione non persegue fini di lucro, opera esclusivamente per fini di solidarietà"


2) relativamente alla malafede dell'inquilino nelle trattative, le cose sono andate così:

prima di sottoscrivere il contratto mi sono fatto spiegare la situazione e mi è stato detto che la persona ospitata è padre di 5 figli, allontanato dalla città di residenza a seguito di coinvolgimento in reato di furto ma con imminente scagionamento.

Io ero dubbioso ma mi sono fatto convincere dal parroco presidente dell'associazione, che è molto noto nella nostra zona, anche perchè avrebbe garantito per le persone ospitate.

Così è stato sottoscritto il contratto. A detta della stessa associazione, questo era un "esperimento di ospitalità", quindi ho preferito impostare un contratto transitorio: un anno per vedere come andavano le cose da entrambe le parti.

Solo dopo la sottoscrizione ho avuto i nominativi delle persone ospitate, da una semplice ricerca in internet mi sono apparsi addirittura articoli di quotidiani e ho visto che sia padre che madre sono coinvolti in numerosi furti e addirittura assalti a furgoni portavalori!!!

Successivamente l'associazione è stata avvisata da uno dei parenti dei contenziosi familiari sulla comproprietà e l'associazione ha deciso di recedere il contratto perchè ritenuto non giuridicamente corretto.

Nel corso di un colloquio telefonico ben poco chiaro, mi era stato fatto presente inoltre il disappunto da parte dell'associazione, che si era già mossa per l'ospitalità della famiglia e mi è stata riferito di una mancata approvazione da parte del giudice o dei carabinieri.

Vedendo che la situazione era ormai irrecuperabile, ho accettato la decisione dell'associazione di recedere dal contratto (che ritiene che la colpa di tutto sia solo mia ma è evidente che nemmeno loro hanno gestito le loro competenze al meglio) e quindi ci siamo accordati per la restituzione delle somme versate.

Da qui sono nate inoltre le richieste di rimborso delle spese sostenute per l’apertura delle utenze. Come ho già detto, ho fatto presente che se era necessario attendere l’approvazione di un giudice (che avrebbe potuto opporsi per mille altri motivi riguardante lo specifico caso degli ospitati e non è detto che non ci siano questi motivi!!!!), non avrebbero dovuto attivare le utenze. E qui mi è stato risposto che ho capito male io!!!!
 

nuova H&F

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Il contratto è transitorio art.5 comma 1 della legge 431/98,l''Associazione riconosciuta a fini umanistici può prendere l'immobile per ospitare persone in disagio abitativo o sociale. Non mi risulta che ci siano leggi che vietano di affittare ad ex carcerati. Ma anche se il contratto non fosse valido perché poco chiaro, moralmente parlando, il locatore ha deciso di non rispettare gli accordi per motivi suoi.
Vediamo chi è più onesto, il locatore o gli ex carcerati?
L'art.5 comma 1 della citata legge 431 non dice nulla di attinente al nostro caso.[DOUBLEPOST=1416753244,1416752946][/DOUBLEPOST]
Il contratto è transitorio art.5 comma 1 della legge 431/98,l''Associazione riconosciuta a fini umanistici può prendere l'immobile per ospitare persone in disagio abitativo o sociale. Non mi risulta che ci siano leggi che vietano di affittare ad ex carcerati. Ma anche se il contratto non fosse valido perché poco chiaro, moralmente parlando, il locatore ha deciso di non rispettare gli accordi per motivi suoi.
Vediamo chi è più onesto, il locatore o gli ex carcerati?
Art.5 comma1 : nessuna attinenza al nostro caso. se vuoi te lo quoto.:confuso:
 

Bastimento

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Privato Cittadino
L'art.5 comma 1 della citata legge 431 non dice nulla di attinente al nostro caso.
Cerchiamo di non dire stupidate ed entrare nel merito: l'art. citato è quello che prevede la stipula di contratti transitori e richiamma le condizioni.
E' il ns interlocutore che ha detto di aver stipulato un contratto transitorio.

Siamo tutti d'accordo che la prospettiva di un inquilino pregiudicato non sia delle migliori, ma
1) Perchè ha sottoscritto il contratto in bianco senza pretendere di conoscere l'occopante finale?
2) CHi sono i proprietari dell'alloggio?
3) Chi ha stipulato il contratto: tutti i comproprietari o solo uno di essi (il ns abcd....)?

Poi si possono assumere atteggiamenti arroganti e prepotenti: ma non sono supportati dal diritto. Che si possa farla franca è solo a causa della complessità e lentezza de giudizi.

Per inciso: @topcasa, non ho detto che al locatore sia possibile recedere, anzi. Sono quello che ha ricordato non essere previsto, dato il transitorio. Cerca di leggere e non fare confusione.
Stiamo appunto dicendo che la "disdetta" del locatore qui è impropria, e foriera di conseguenze: quella di pagare le spese di allaccio potrebbe essere il minimo.
 

abcdefghilmno

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Privato Cittadino
Rispondo alle domande di Bastimento:
1) Non ho sottoscritto un contratto in bianco ma ho sottoscritto un contratto con un'associazione che ha preso specifici impegni di responsabilità come garante delle persone ospitate. Certo, i fatti dimostrano che ho sbagliato a fidarmi, ma tra le tante famiglie in difficoltà, bisognava proprio trovare quella coinvolta in gravi reati?! Tra l'altro mi era stato detto che era imminente lo scagionamento, in realtà non era affatto così!
2) I proprietari dell'abitazione siamo io e 3 miei parenti. Preciso a scanso di eventuali polemiche che di fatto l'immobile è diviso in 2 unità: in una ci hanno sempre abitato i parenti, nell'altra io e i miei genitori.
A causa di gravissimi fatti successi nel corso di decenni e di cui sono colpevoli i parenti, sia io che mia madre siamo impossibilitati a vivere e godere della nostra quota di proprietà. Pertanto ho preso la decisione di affittare.
3) Io ho stipulato il contratto.
Relativamente agli atteggiamenti arroganti e prepotenti, ribadisco alcuni concetti:
1) di fatto è stato l'inquilino a chiedere il recesso
2) ho già reso fino all'ultimo euro quanto avuto come deposito cauzionale e affitto
3) mi oppongo al rimborso delle spese delle utenze perchè solo l'associazione sapeva le pratiche necessarie per ospitare queste persone. Se dovevano aspettare l'autorizzazione da un giudice, è stato precipitoso da parte loro attivare le utenze
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Ti devo una precisazione: sia chiaro che non intendo giudicarti, ma solo evidenziare i punti deboli della tua situazione, in modo tu possa regolarti.

1) Quando ho parlato di contratto in bianco intendevo dire che sul testo da te postato non c'era alcuna limitazione o specificazione sul tipo di gente che l'associazione avrebbe ospitato. Sarebbe stato meglio prima conoscere i veri inquilini e poi decidere se dare l'appartamento e stipulare il contratto.
2) In caso di comproprietà indivisa, non è corretto stipulare in proprio una locazione: per assurdo il contratto potrebbe conservare validità, ma diventi inadempiente verso i parenti che difatti hanno contestato la cosa.

IL riferimento agli atteggiamenti arroganti e prepotenti non era rivolto a te, ma a chi affermava con sicurezza che nulla fosse in più dovuto da parte tua, non sulla base di elementi di giudizio, ma semplicemente su opinioni personali, ed ipotesi non corrette, non pertinenti o fuorvianti: il tuo è un caso dove solo un giudice può stabilire cosa sia dovuto e cosa nò: noi tutti possiamo sono avere opinioni; di tua iniziativa puoi solo concordare una via d'uscita negoziandola con le parti in causa.

R1) Il "di fatto è stato l'inquilino a chiedere il recesso", contraddice ciò che hai affermato all'inizio. Se ho capito bene l'Associazione ha preteso la regolarizzazione del contratto (per includere anche gli altri proprietari): questo è un suo diritto. Nel caso tu abbia avuto, come temo, difficoltà ad onorare questa richiesta, sei tu a risponderne verso l'Associazione che si è venuta a trovare in una situazione impropriamente trattata da te. (Anche se capisco tu abbia agito in buona fede).
R3) La tua giustificazione ti potrà servire per negoziare con l'Associazione una via d'uscita da questa matassa ingarbugliata. Fai bene a giocarti quella carta, ma non è secondo me un Asso vincente: non puoi sindacare cosa fosse opportuno o no per i conduttori. Sul piano contrattuale tu sei in posizione più debole.

Non credo arriverete a tanto, ma non dimenticare che se l'Associazione impugnasse il contratto, questo sarebbe molto probabilmente ricondotto ad un normale 4+4, non essendo specificata espressamente la condizione che determina il termine per la transitorietà, e contiene patti annullabili.
Ciò si tradurrebbe per te in un danno molto più grave, con l'obbligo di tenerti questo vincolo anche per 8 anni, ad un canone magari inadeguato.

Il resto lascia il tempo che trova: la scarsa trasparenza dell'Associazione, le beghe familiari, sono condizioni al contorno, ma non sono determinanti e rilevanti per il caso che hai esposto. Anche se sono per te molto più importanti e difficili da risolvere: auguri.

Soppesa le argomentazioni, e considera per quel che sono le opinioni: doppiamente auguri.
 

nuova H&F

Membro Attivo
Privato Cittadino
:innocente::^^:

Richiamo i principi base di facile verifica :
Legge 431 :
1 locatore
+
1 conduttore
= 2 parti

Contratto ai sensi art.1571 CC
1 locatore
+
1 conduttore ( persona giuridica)
+
1 utilizzatore ( individuato )
= 3 parti
( esempio : foresteria scopo beneficienza )

Secondo il racconto di abcdefghilo, il conduttore ha dato disdetta.
;)
 
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