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Affittare un immobile come attività commerciale pur avendo destinazione d'uso abitativo
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<blockquote data-quote="fornillo" data-source="post: 208003" data-attributes="member: 14946"><p>Salve a tutti, riapro questa discussione perchè trovo gli utenti molto preparati in materia.</p><p> </p><p>Possiedo dal 7/2010 un appartamento su cui pago mutuo per acquisto e ristrutturazione.</p><p>Per quell'appartamento esiste un contratto di affitto ad uso commerciale (scuola privata per recupero di anni scolastici) un scadenza del 12° anno a Luglio 2012.</p><p> </p><p>Il mio appartamento è accatastato come A/3 e non si spiega come sia stato possibile stipulare 12 anni fa un contratto ad uso commerciale.</p><p>Nell'atto notarile di compravendita non è citato lo status di "affittato"</p><p>Io vorrei andarci a vivere con la mia famiglia, e su suggerimento dell'agenzia immobiliare (mi dissero "se gli fai una proposta troppo alta, lui rifiuta e se ne va"), 12 mesi prima della scadenza ho inviato una raccomandata al conduttore, in cui indicavo la non volontà a proseguire con il contratto attuale, ma che comunque ero disponibile per una nuova contrattazione.</p><p>L'altro giorno, durante una contrattazione verbale, lui mi ha proposto 400 euro contro i 600 che chiedevo io, in alternativa minaccia di andarsene <strong>chiedendomi l'indennità di avviamento</strong> che corrisponde a 18x300=5400 euro.</p><p> </p><p>io allarmato mi sono rivolto all'agente immobiliare che ancora convinto mi dice che non gli spetta.</p><p> </p><p>Ripeto, è mia intenzione ristrutturare l'appartamento per andarci a vivere, e il mutuo di acquisto + ristrutturazione lo conferma, ma mi serve un appiglio legale per non dovergli pagare l'indennità di avviamento.</p><p></p><p>Se per legge non posso rinnovargli il contratto per via della categoria A/3, magari non gli spetta alcuna indennità.....</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="fornillo, post: 208003, member: 14946"] Salve a tutti, riapro questa discussione perchè trovo gli utenti molto preparati in materia. Possiedo dal 7/2010 un appartamento su cui pago mutuo per acquisto e ristrutturazione. Per quell'appartamento esiste un contratto di affitto ad uso commerciale (scuola privata per recupero di anni scolastici) un scadenza del 12° anno a Luglio 2012. Il mio appartamento è accatastato come A/3 e non si spiega come sia stato possibile stipulare 12 anni fa un contratto ad uso commerciale. Nell'atto notarile di compravendita non è citato lo status di "affittato" Io vorrei andarci a vivere con la mia famiglia, e su suggerimento dell'agenzia immobiliare (mi dissero "se gli fai una proposta troppo alta, lui rifiuta e se ne va"), 12 mesi prima della scadenza ho inviato una raccomandata al conduttore, in cui indicavo la non volontà a proseguire con il contratto attuale, ma che comunque ero disponibile per una nuova contrattazione. L'altro giorno, durante una contrattazione verbale, lui mi ha proposto 400 euro contro i 600 che chiedevo io, in alternativa minaccia di andarsene [B]chiedendomi l'indennità di avviamento[/B] che corrisponde a 18x300=5400 euro. io allarmato mi sono rivolto all'agente immobiliare che ancora convinto mi dice che non gli spetta. Ripeto, è mia intenzione ristrutturare l'appartamento per andarci a vivere, e il mutuo di acquisto + ristrutturazione lo conferma, ma mi serve un appiglio legale per non dovergli pagare l'indennità di avviamento. Se per legge non posso rinnovargli il contratto per via della categoria A/3, magari non gli spetta alcuna indennità..... [/QUOTE]
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