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Agenzie Immobiliari e Associazioni di fronte alla sfida del mercato
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<blockquote data-quote="Bagudi" data-source="post: 78723" data-attributes="member: 3943"><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong>Ho trovato questo articolo, secondo me molto interessante e sul quale riflettere...</strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong>Che ne pensate ???</strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong>Silvana</strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong></strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong></strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong></strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong></strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong></strong></span></span></p><p><span style="font-size: 15px"><span style="color: #000000"><strong>Gli agenti e le loro associazioni di fronte alla sfida del mercato immobiliare</strong></span></span></p><p><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000"><em>Guglielmo Pelliccioli | Italia</em></span></span></p><p><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000"><img src="http://files.dailyre.it/Immagini/Personaggi/Pelliccioli_Guglielmo.jpg" alt="" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" />Negli ultimi venti anni il sistema immobiliare italiano ha radicalmente cambiato faccia passando da un approccio artigianale ad una visione internazionale delle sue attività. L’evoluzione ha avuto per protagonisti gli investitori istituzionali esteri che per affacciarsi in Italia hanno richiesto regole più precise e maggiore trasparenza; un contributo lo hanno apportato sicuramente i fondi immobiliari, a lmeno nella loro accezione normativa, con la rigida applicazione di principii amministrativi e di controllo; un loro contributo lo hanno dato anche le banche dotandosi di un sistema interno di funzionari in grado di dialogare con le imprese e i costruttori in termini più moderni.</span></span></p><p> <span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000">Ma la vera rivoluzione , secondo noi, è arrivata dalle famiglie che, nel loro approccio alla casa, hanno evidenziato una forte domanda di qualità sia nei prodotto immobiliari che nei servizi ad essi collegati. Che ruolo hanno avuto gli agenti immobiliari in questo passaggio? La categoria ha saputo innovarsi offrendo quella professionalità che il mercato andava chiedendo? Quali sono i fattori più evidenti di questo adeguamento? Più che dare risposte vorremmo sollecitarle dai diretti interessati a partire dai vertici delle tre principali associazioni ma anche dai singoli operatori. Nell’offrire il nostro contributo giornalistico alla categoria con la creazione di questo giornale abbiamo messo in conto di poter svolgere un lavoro a quattro mani: noi e voi. Offriamo queste pagine gratuitamente ( contro la logica imprenditoriale che vorrebbe che ad ogni costo corrispondesse un ricavo) perché crediamo fortemente nella categoria e, al tempo stesso, avvertiamo il forte bisogno della stessa di crescere. Ovviamente noi diamo ciò che ci compete, vale a dire informazione e comunicazione, non intendendoci sostituire agli organismi associativi che hanno come compito quello della formazione e della tutela della categoria. Proprio questi vertici però si palesano tra i più sordi e retrivi a collaborare scavalcati dai diretti associati che invece manifestano interesse vivo a collaborare e a fornire informazioni. Riteniamo e lo affermiamo anche in consessi più alti ( nel senso di dimensioni aziendali ) che l’industria immobiliare sia di fronte ad alcuni passaggi impegnativi dove, solo con il gioco di squadra e la collaborazione di tutti, si potrà pensare di superarli. Piaccia o non piaccia gli effetti della crisi non saranno n è brevi né indolori e, nella migliore delle ipotesi, se ne verrà fuori tra non meno di cinque anni. Già ma come? Le posizioni degli operatori immobiliare, agenti compresi, sono al riguardo di due tipi: attendista con aspettative di ripresa a breve; pessimista con una sostanziale visione negativa del futuro. Secondo i vari economisti sentiti in questi mesi non è possibile avvallare né una né l’altra posizione. Il chè è forse anche peggio perché lascia nel dubbio e soprattutto nella mancanza di prospettive. E’ indubbio però che qualcosa si può fare a prescindere dall’andamento e dalla durata della crisi. E questo qualcosa sta non all’este rno ma dentro la nostra impresa e il nostro modo di concepirla. </span></span></p><p> <span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000">La prima azione da intraprendere, subito, è la crescita della conoscenza: del mercato, degli altri operatori, del quadro generale in cui si opera. Solo conoscendo meglio il proprio settore si può infatti sperare di avere una visione d’insieme e comprendere ciò che sta succedendo; non solo ma sulla base di una conoscenza approfondita è possibile anche imprimere al proprio lavoro le sterzate necessarie per meglio orientarlo. Si può guardare un bel quadro da venti centimetri e vedere solo una macchia enorme oppure ci si può portare a distanza più ragionevole ed apprezzarne il campo visivo completo. Banale ma è così!</span></span></p><p> <span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000">Dopo la conoscenza io aggiungerei anche il fare squadra. Non è possibile, in periodi di crisi ma anche quando le cose vanno bene, arroccarsi su posizioni individualistiche e chiuse. Così facendo non ci si fa conoscere e non ci si apre alle opportunità che offre il sistema. Occorre, in altre parole, diventare glocal: giocare globalmente mantenedo le propria dimensione locale. Per un agente la cosa è facilissima: si tratta di allargare il suo portafoglio condividendolo con altri mantenendo però i contatti sul territorio. Sarebbe bello rivolgersi ad un’ agenzia immobiliare per cercare case di vacanza, case di investimento, case da valorizzare, certi di entrare non in un ufficio ma nel mondo.</span></span></p><p><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000">La terza azione è quella di interfaccia con quanti operano a livello istituzionale sull’area ( banche, comuni, costruttori, professionisti) per creare una rete di rapporti finalizzata a recepire e a condividere le azioni che si stanno svilup pando sul territorio. Imparare cioè ad essere soggetti attivi e dialoganti e non semplici strumenti a monte delle decisioni. Mi pare evidente che su questo punto deve essere fondamentale il ruolo delle associazioni a livello nazionale e locale. Mi pare , anzi ne sono convinto, che le per le associazioni sia finito il tempo delle rivendicazioni e debba iniziare un’era diversa intesa ad operare e a stringere accordi di partenariato con tutti i soggetti che si correlano al mercato immobiliare, nessuno incluso. Credo che ognuno possa e debba leggere queste parole: </span></span></p><p><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000"><strong>"Nella mia vita, mi sono reso conto che ogni storia di successo si basa sulla capacità di donne e uomini di assumersi la responsabilità e l'impegno di imprimere una svolta culturale a un certo ordine di cose. Il cambiamento è una delle forze più potenti che abbiamo a disposizione e che possiamo controllare per costruire qualcosa di grande. </strong></span></span></p><p><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000"><strong>Questo vale per un sistema industriale, m a vale anche per la vita di ognuno di noi...". Chi le ha pronunciate? Il manager più di successo che opera oggi in Italia, Sergio Marchionne.</strong></span></span> </p><p> <span style="font-size: 15px"><span style="color: #ffffff"><strong>COMUNICATI</strong></span></span></p><p><span style="font-size: 9px"><span style="color: #000000"><a href="mailto:info@dailyre.info"><span style="font-size: 9px"><span style="color: #000000"></span></span></a></span></span></p><p><span style="font-size: 9px"><span style="color: #000000"><a href="mailto:info@dailyre.info"><span style="font-size: 9px"><span style="color: #000000"></span></span></a></span></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bagudi, post: 78723, member: 3943"] [SIZE=4][COLOR=#000000][B]Ho trovato questo articolo, secondo me molto interessante e sul quale riflettere... Che ne pensate ??? Silvana Gli agenti e le loro associazioni di fronte alla sfida del mercato immobiliare[/B][/COLOR][/SIZE] [SIZE=3][COLOR=#000000][I]Guglielmo Pelliccioli | Italia[/I][/COLOR][/SIZE] [SIZE=3][COLOR=#000000][IMG]http://files.dailyre.it/Immagini/Personaggi/Pelliccioli_Guglielmo.jpg[/IMG]Negli ultimi venti anni il sistema immobiliare italiano ha radicalmente cambiato faccia passando da un approccio artigianale ad una visione internazionale delle sue attività. L’evoluzione ha avuto per protagonisti gli investitori istituzionali esteri che per affacciarsi in Italia hanno richiesto regole più precise e maggiore trasparenza; un contributo lo hanno apportato sicuramente i fondi immobiliari, a lmeno nella loro accezione normativa, con la rigida applicazione di principii amministrativi e di controllo; un loro contributo lo hanno dato anche le banche dotandosi di un sistema interno di funzionari in grado di dialogare con le imprese e i costruttori in termini più moderni.[/COLOR][/SIZE] [SIZE=3][COLOR=#000000]Ma la vera rivoluzione , secondo noi, è arrivata dalle famiglie che, nel loro approccio alla casa, hanno evidenziato una forte domanda di qualità sia nei prodotto immobiliari che nei servizi ad essi collegati. Che ruolo hanno avuto gli agenti immobiliari in questo passaggio? La categoria ha saputo innovarsi offrendo quella professionalità che il mercato andava chiedendo? Quali sono i fattori più evidenti di questo adeguamento? Più che dare risposte vorremmo sollecitarle dai diretti interessati a partire dai vertici delle tre principali associazioni ma anche dai singoli operatori. Nell’offrire il nostro contributo giornalistico alla categoria con la creazione di questo giornale abbiamo messo in conto di poter svolgere un lavoro a quattro mani: noi e voi. Offriamo queste pagine gratuitamente ( contro la logica imprenditoriale che vorrebbe che ad ogni costo corrispondesse un ricavo) perché crediamo fortemente nella categoria e, al tempo stesso, avvertiamo il forte bisogno della stessa di crescere. Ovviamente noi diamo ciò che ci compete, vale a dire informazione e comunicazione, non intendendoci sostituire agli organismi associativi che hanno come compito quello della formazione e della tutela della categoria. Proprio questi vertici però si palesano tra i più sordi e retrivi a collaborare scavalcati dai diretti associati che invece manifestano interesse vivo a collaborare e a fornire informazioni. Riteniamo e lo affermiamo anche in consessi più alti ( nel senso di dimensioni aziendali ) che l’industria immobiliare sia di fronte ad alcuni passaggi impegnativi dove, solo con il gioco di squadra e la collaborazione di tutti, si potrà pensare di superarli. Piaccia o non piaccia gli effetti della crisi non saranno n è brevi né indolori e, nella migliore delle ipotesi, se ne verrà fuori tra non meno di cinque anni. Già ma come? Le posizioni degli operatori immobiliare, agenti compresi, sono al riguardo di due tipi: attendista con aspettative di ripresa a breve; pessimista con una sostanziale visione negativa del futuro. Secondo i vari economisti sentiti in questi mesi non è possibile avvallare né una né l’altra posizione. Il chè è forse anche peggio perché lascia nel dubbio e soprattutto nella mancanza di prospettive. E’ indubbio però che qualcosa si può fare a prescindere dall’andamento e dalla durata della crisi. E questo qualcosa sta non all’este rno ma dentro la nostra impresa e il nostro modo di concepirla. [/COLOR][/SIZE] [SIZE=3][COLOR=#000000]La prima azione da intraprendere, subito, è la crescita della conoscenza: del mercato, degli altri operatori, del quadro generale in cui si opera. Solo conoscendo meglio il proprio settore si può infatti sperare di avere una visione d’insieme e comprendere ciò che sta succedendo; non solo ma sulla base di una conoscenza approfondita è possibile anche imprimere al proprio lavoro le sterzate necessarie per meglio orientarlo. Si può guardare un bel quadro da venti centimetri e vedere solo una macchia enorme oppure ci si può portare a distanza più ragionevole ed apprezzarne il campo visivo completo. Banale ma è così![/COLOR][/SIZE] [SIZE=3][COLOR=#000000]Dopo la conoscenza io aggiungerei anche il fare squadra. Non è possibile, in periodi di crisi ma anche quando le cose vanno bene, arroccarsi su posizioni individualistiche e chiuse. Così facendo non ci si fa conoscere e non ci si apre alle opportunità che offre il sistema. Occorre, in altre parole, diventare glocal: giocare globalmente mantenedo le propria dimensione locale. Per un agente la cosa è facilissima: si tratta di allargare il suo portafoglio condividendolo con altri mantenendo però i contatti sul territorio. Sarebbe bello rivolgersi ad un’ agenzia immobiliare per cercare case di vacanza, case di investimento, case da valorizzare, certi di entrare non in un ufficio ma nel mondo. La terza azione è quella di interfaccia con quanti operano a livello istituzionale sull’area ( banche, comuni, costruttori, professionisti) per creare una rete di rapporti finalizzata a recepire e a condividere le azioni che si stanno svilup pando sul territorio. Imparare cioè ad essere soggetti attivi e dialoganti e non semplici strumenti a monte delle decisioni. Mi pare evidente che su questo punto deve essere fondamentale il ruolo delle associazioni a livello nazionale e locale. Mi pare , anzi ne sono convinto, che le per le associazioni sia finito il tempo delle rivendicazioni e debba iniziare un’era diversa intesa ad operare e a stringere accordi di partenariato con tutti i soggetti che si correlano al mercato immobiliare, nessuno incluso. Credo che ognuno possa e debba leggere queste parole: [B]"Nella mia vita, mi sono reso conto che ogni storia di successo si basa sulla capacità di donne e uomini di assumersi la responsabilità e l'impegno di imprimere una svolta culturale a un certo ordine di cose. Il cambiamento è una delle forze più potenti che abbiamo a disposizione e che possiamo controllare per costruire qualcosa di grande. Questo vale per un sistema industriale, m a vale anche per la vita di ognuno di noi...". Chi le ha pronunciate? Il manager più di successo che opera oggi in Italia, Sergio Marchionne.[/B][/COLOR][/SIZE] [SIZE=4][COLOR=#ffffff][B]COMUNICATI[/B][/COLOR][/SIZE] [SIZE=4][COLOR=#000000][/COLOR][/SIZE][SIZE=3][COLOR=#000000][/COLOR][/SIZE][SIZE=3][COLOR=#000000][/COLOR][/SIZE][SIZE=1][COLOR=#000000][EMAIL="info@dailyre.info"][SIZE=1][COLOR=#000000] [/COLOR][/SIZE][/EMAIL][/COLOR][/SIZE] [/QUOTE]
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