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<blockquote data-quote="CheCasa!" data-source="post: 576595" data-attributes="member: 56079"><p>Lo dico non tanto per te [USER=74881]@Luciano88[/USER] quanto per altri che ci leggono: evitate di acquistare immobili all'asta difformi se non disponete della somma necessaria a concludere l'acquisto in contanti o se non siete comunque in grado di reperire i fondi nell'ambiente familiare e/o professionale. Il rischio che si corre è alto.</p><p></p><p>Nella mia esperienza ho assistito a delibere andate lisce ma anche a delibere non andate a buon fine mentre la questione della regolarizzazione tra aggiudicazione e scadenza per il pagamento del saldo non può mai essere data per scontata.</p><p></p><p>Il consiglio è comunque di pianificare tutto prima, se sia indispensabile accedere ad un mutuo. Inviando un professionista presso l'ufficio tecnico anche perché, in alcuni casi, gli abusi non sono sanabili ma debbono essere ripristinati e non è possibile intervenire fisicamente sull'immobile prima dell'intestazione salvo autorizzazioni di custodi che ritengo assai improbabili.</p><p></p><p>Nel caso in questione, ad esempio, quello di cui mi preoccuperei di più riguarderebbe la difformità delle altezze che, spesso, rende impropria la destinazione di certi locali.</p><p></p><p>Infine va ricordato che, all'interno di condomini, le sanatorie che dovessero riguardare gli esterni, necessitano dell'approvazione dell'assemblea, o di una autorizzazione firmata da tutti i proprietari, altrimenti il comune non rilascia l'autorizzazione.</p><p></p><p>Viste le variabili in gioco, meglio agire preventivamente....</p><p></p><p>Vi faccio infine un esempio che penso possa definirsi... illuminante. Qualche mese fa un mio amico ha acquistato senza mutuo un immobile all'asta nella zona di Trarivi, una frazione di un comune alle spalle di Rimini. Nella perizia del tribunale veniva indicato che il secondo piano dell'immobile, destinato a sottotetto, reso accessibile da scala e comprendente una ripartizione in 3 vani ad uso ripostiglio, in comune risultava non rappresentato e privo di collegamento ma comunque sanabile con una spesa di xxxxxxx euro.</p><p></p><p>Ora, per fortuna questo amico ha acquistato in contanti perchè, dopo l'aggiudicazione, incaricato un tecnico di completare la sanatoria, il comune, rimangiandosi quanto comunicato al perito del tribunale, ha confermato che sì, l'abuso sarebbe stato tecnicamente sanabile ma che no, non era nei fatti sanabile perché il fabbricato aveva esaurito la superficie "non residenziale" a disposizione. Anche nel caso di una superficie residua, questa sarebbe comunque dovuta essere suddivisa trai diversi proprietari e, per questo motivo, sarebbe stata necessaria l'autorizzazione scritta di tutti i condomini.</p><p></p><p>Figurarsi in caso di mutuo con un piano insanabile completamente abusivo cosa sarebbe potuto succedere!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CheCasa!, post: 576595, member: 56079"] Lo dico non tanto per te [USER=74881]@Luciano88[/USER] quanto per altri che ci leggono: evitate di acquistare immobili all'asta difformi se non disponete della somma necessaria a concludere l'acquisto in contanti o se non siete comunque in grado di reperire i fondi nell'ambiente familiare e/o professionale. Il rischio che si corre è alto. Nella mia esperienza ho assistito a delibere andate lisce ma anche a delibere non andate a buon fine mentre la questione della regolarizzazione tra aggiudicazione e scadenza per il pagamento del saldo non può mai essere data per scontata. Il consiglio è comunque di pianificare tutto prima, se sia indispensabile accedere ad un mutuo. Inviando un professionista presso l'ufficio tecnico anche perché, in alcuni casi, gli abusi non sono sanabili ma debbono essere ripristinati e non è possibile intervenire fisicamente sull'immobile prima dell'intestazione salvo autorizzazioni di custodi che ritengo assai improbabili. Nel caso in questione, ad esempio, quello di cui mi preoccuperei di più riguarderebbe la difformità delle altezze che, spesso, rende impropria la destinazione di certi locali. Infine va ricordato che, all'interno di condomini, le sanatorie che dovessero riguardare gli esterni, necessitano dell'approvazione dell'assemblea, o di una autorizzazione firmata da tutti i proprietari, altrimenti il comune non rilascia l'autorizzazione. Viste le variabili in gioco, meglio agire preventivamente.... Vi faccio infine un esempio che penso possa definirsi... illuminante. Qualche mese fa un mio amico ha acquistato senza mutuo un immobile all'asta nella zona di Trarivi, una frazione di un comune alle spalle di Rimini. Nella perizia del tribunale veniva indicato che il secondo piano dell'immobile, destinato a sottotetto, reso accessibile da scala e comprendente una ripartizione in 3 vani ad uso ripostiglio, in comune risultava non rappresentato e privo di collegamento ma comunque sanabile con una spesa di xxxxxxx euro. Ora, per fortuna questo amico ha acquistato in contanti perchè, dopo l'aggiudicazione, incaricato un tecnico di completare la sanatoria, il comune, rimangiandosi quanto comunicato al perito del tribunale, ha confermato che sì, l'abuso sarebbe stato tecnicamente sanabile ma che no, non era nei fatti sanabile perché il fabbricato aveva esaurito la superficie "non residenziale" a disposizione. Anche nel caso di una superficie residua, questa sarebbe comunque dovuta essere suddivisa trai diversi proprietari e, per questo motivo, sarebbe stata necessaria l'autorizzazione scritta di tutti i condomini. Figurarsi in caso di mutuo con un piano insanabile completamente abusivo cosa sarebbe potuto succedere! [/QUOTE]
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