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<blockquote data-quote="ingelman" data-source="post: 771973" data-attributes="member: 9646"><p>Ciao [USER=43308]@gciriani[/USER] </p><p>Detta così sembrerebbe solo un errore dell'atto</p><p></p><p>Questo non credo in quanto la riunione d'usufrutto avviene esclusivamente con un semplice aggiornamento catastale (sempreche l'usufrutto non sia stato alienato per atto tra vivi )</p><p></p><p>Ovviamente da quello che scrivi mi sembra evidente che gli edintificativi catastali risultino essere solo foglio e particella (no subalterni riferiti a piano primo e secondo) quindi unico identificativo catastale per entrambi i livelli</p><p></p><p>(così a naso mi suona strano anche proceduralmente parlando usucapire un immobile senza una precisa identità catastale, mi riferisco al piano superiore, quando di fatto è già unito ed identificato unitamente al piano sottostante).</p><p>Verrebbe da dire che sicuramente l'atto di rettifica di certo è la cosa più lineare.</p><p></p><p>Le date che citi (anni 60) sembrerebbero abbastanza recenti e lascerebbero pensare che sia facile risalire anche all'aspetto urbanistico, ma a sensazione credo che l'immobile sia decisamente più vetusto dato che parli di passaggio da rurale al catasto urbano.</p><p></p><p>Forse erano quelle case rurali che venivano date in concessione unitamente ai terreni da Enti, affrancati successivamente dal vecchio Enfiteuta?</p><p></p><p>Dovresti ricostruire anche la storia di questa proprietà anche dal punto di vista urbanistico.</p><p>Sul fatto dell'Usucapione a mio dire stona la non identificazione del piano superiore come subalterno a se stante.</p><p>Del resto ora l'immobile risulta essere un unica unità immobiliare.</p><p>Spingi sul discorso della Rettifica, credo sia la cosa migliore.</p><p></p><p>Mi fermo per ora (avrei da dire ma non voglio scrivere un post chilometrico poi mi sgridano <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/upside_down.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":giocherellone:" title="giocherellone :giocherellone:" data-shortname=":giocherellone:" /> </p><p></p><p>Thread molto interessante comunque.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ingelman, post: 771973, member: 9646"] Ciao [USER=43308]@gciriani[/USER] Detta così sembrerebbe solo un errore dell'atto Questo non credo in quanto la riunione d'usufrutto avviene esclusivamente con un semplice aggiornamento catastale (sempreche l'usufrutto non sia stato alienato per atto tra vivi ) Ovviamente da quello che scrivi mi sembra evidente che gli edintificativi catastali risultino essere solo foglio e particella (no subalterni riferiti a piano primo e secondo) quindi unico identificativo catastale per entrambi i livelli (così a naso mi suona strano anche proceduralmente parlando usucapire un immobile senza una precisa identità catastale, mi riferisco al piano superiore, quando di fatto è già unito ed identificato unitamente al piano sottostante). Verrebbe da dire che sicuramente l'atto di rettifica di certo è la cosa più lineare. Le date che citi (anni 60) sembrerebbero abbastanza recenti e lascerebbero pensare che sia facile risalire anche all'aspetto urbanistico, ma a sensazione credo che l'immobile sia decisamente più vetusto dato che parli di passaggio da rurale al catasto urbano. Forse erano quelle case rurali che venivano date in concessione unitamente ai terreni da Enti, affrancati successivamente dal vecchio Enfiteuta? Dovresti ricostruire anche la storia di questa proprietà anche dal punto di vista urbanistico. Sul fatto dell'Usucapione a mio dire stona la non identificazione del piano superiore come subalterno a se stante. Del resto ora l'immobile risulta essere un unica unità immobiliare. Spingi sul discorso della Rettifica, credo sia la cosa migliore. Mi fermo per ora (avrei da dire ma non voglio scrivere un post chilometrico poi mi sgridano :giocherellone: Thread molto interessante comunque. [/QUOTE]
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