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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 342693" data-attributes="member: 6214"><p>Ciao Ludovica: sono troppo inesperto sulle pratiche IVA per entrare nel tecnicismo e nella variante del prima e dopo da te citati: concedimi di considerarle una differenza/correttivo temporale, che ovviamente è interessante sul piano pratico perchè corregge lo sfasamento tra l'introito e l'esborso. </p><p></p><p>Non sono in grado di apprezzare altro, e non ho speso molto per capirlo a fondo.</p><p></p><p>Credo anche tu abbia forse frainteso la mia affermazione, dato che dic i per contestare la mia affermazione:</p><p></p><p></p><p>La frase è corretta, ma non mi pare pertinente al mio esempio: lo traduco con un esempio numerico:</p><p></p><p>L'idraulico compra la caldaia ed i radiatori e sborsa 1000€+IVA 22%=1220€</p><p></p><p>Non credo che a sua volta possa fatturare la caldaia a 1000€ applicando l'IVA al 10%: perchè nel qual caso ci perderebbe 120€ secchi. Se poi si considera che la fatturazione della caldaia "girata" va ad incrementare il suo fatturato annuo, facendo scattare la progressività d'imposta, non capisco come possa non fare un ricarico sul prezzo di ri-vendita della caldaia. Salvo che il suo volume d'acquisto sia premiato con uno sconto da parte del grossista, superiore alla differenza d'IVA </p><p></p><p>In conclusione io ritengo che:</p><p>a) se sono interventi di manutenzione ord o straordinaria, l'artigiano in buona fede consiglierà al cliente di acquistare direttamente i beni significativi, anche al 22% IVA</p><p>b) se sono interventi di restauro o ristrutturazione, a maggior ragione il cliente potrà acquistare direttamente con IVA al 10%.</p><p></p><p>In tutti e due i casi sarà invece molto più "comodo" far fare tutto all'idraulico , ma la comodità si paga.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 342693, member: 6214"] Ciao Ludovica: sono troppo inesperto sulle pratiche IVA per entrare nel tecnicismo e nella variante del prima e dopo da te citati: concedimi di considerarle una differenza/correttivo temporale, che ovviamente è interessante sul piano pratico perchè corregge lo sfasamento tra l'introito e l'esborso. Non sono in grado di apprezzare altro, e non ho speso molto per capirlo a fondo. Credo anche tu abbia forse frainteso la mia affermazione, dato che dic i per contestare la mia affermazione: La frase è corretta, ma non mi pare pertinente al mio esempio: lo traduco con un esempio numerico: L'idraulico compra la caldaia ed i radiatori e sborsa 1000€+IVA 22%=1220€ Non credo che a sua volta possa fatturare la caldaia a 1000€ applicando l'IVA al 10%: perchè nel qual caso ci perderebbe 120€ secchi. Se poi si considera che la fatturazione della caldaia "girata" va ad incrementare il suo fatturato annuo, facendo scattare la progressività d'imposta, non capisco come possa non fare un ricarico sul prezzo di ri-vendita della caldaia. Salvo che il suo volume d'acquisto sia premiato con uno sconto da parte del grossista, superiore alla differenza d'IVA In conclusione io ritengo che: a) se sono interventi di manutenzione ord o straordinaria, l'artigiano in buona fede consiglierà al cliente di acquistare direttamente i beni significativi, anche al 22% IVA b) se sono interventi di restauro o ristrutturazione, a maggior ragione il cliente potrà acquistare direttamente con IVA al 10%. In tutti e due i casi sarà invece molto più "comodo" far fare tutto all'idraulico , ma la comodità si paga. [/QUOTE]
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