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L'Esperto Immobiliare Risponde
Fisco Tasse e Agevolazioni per la Casa
Cambio di residenza entro i 5 anni dall'acquisto prima casa
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Testo
<blockquote data-quote="od1n0" data-source="post: 359099" data-attributes="member: 52418"><p>Questa e' la nota II-bis contenuta nel dpr 131/1986 lettera a che riguarda la residenza:</p><p>"a) che l'immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l'acquirente ha o stabilisca entro diciotto mesi dall'acquisto la propria residenza o, se diverso, in quello in cui l'acquirente svolge la propria attivita' ovvero, se trasferito all'estero per ragioni di lavoro, in quello in cui ha sede o esercita l'attivita' il soggetto da cui dipende ovvero, nel caso in cui l'acquirente sia cittadino italiano emigrato all'estero, che l'immobile sia acquisito come prima casa sul territorio italiano. La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune ove e' ubicato l'immobile acquistato deve essere resa, a pena di decadenza, dall'acquirente nell'atto di acquisto;"</p><p></p><p>Dire che se l'ADE lo pizzica e non ha giustizicazioni molto convincenti perche' non e' restato due anni mi sembra quantomeno allarmistico piu' che cauto e prevede che ci siano precedenti giurisprudenziali in tal senso ma non c'e' nessuna base su cui affermare un limite di tempo di due anni p che ci debbano essere cause di forza maggiore.Potrei aver benissimo cambiato idea sul posto vivendoci. Potrebbe essere 6 mesi 3 anni o 5 anni ma non essendo indicato in nessuna norma credo sia molto difficile che l'ADE esca vittoriosa da un eventuale contenzioso.</p><p>Poi che la norma non dica nulla in tal senso e' che ci sia un rischio remoto che l'ADE abbia qualcosa da dire si c'e' ma bisogna dare la giusta dimensione al problema. Questo rischio comunque vale per l'interpretazione di qualsiasi norma.</p><p>Ti dico e' mia opinione che l'ADE non si imbarcherà mai in un contenzioso simile altrimenti se avesse avuto la possibilità anche minima di spuntarla l'avrebbe gia' fatto da tempo e di precedenti ne avresti trovati. I dati dei trasferimenti di residenza le vengono comunicati e incrociarli con le agevolazioni non e' eccessivamente difficile e se si puo' far cassa i funzionari non si tirano indietro.</p><p>Secondo me il principio che sta dietro alla normativa e' agevolare l'acquisto della prima casae ed evitare speculazioni. Poi come uno usa la sua casa sono affari suoi l'importante e' che non usufruisca piu' volte di tale agevolazione.</p><p>Se vedi addirittura se sei residente all'estero puoi usufruire dell'agevolazione.</p><p>Il limite minimo per quel che mi riguarda sono i 45 giorni che l'anagrafe ha di tempo per negare il cambio di residenza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="od1n0, post: 359099, member: 52418"] Questa e' la nota II-bis contenuta nel dpr 131/1986 lettera a che riguarda la residenza: "a) che l'immobile sia ubicato nel territorio del comune in cui l'acquirente ha o stabilisca entro diciotto mesi dall'acquisto la propria residenza o, se diverso, in quello in cui l'acquirente svolge la propria attivita' ovvero, se trasferito all'estero per ragioni di lavoro, in quello in cui ha sede o esercita l'attivita' il soggetto da cui dipende ovvero, nel caso in cui l'acquirente sia cittadino italiano emigrato all'estero, che l'immobile sia acquisito come prima casa sul territorio italiano. La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune ove e' ubicato l'immobile acquistato deve essere resa, a pena di decadenza, dall'acquirente nell'atto di acquisto;" Dire che se l'ADE lo pizzica e non ha giustizicazioni molto convincenti perche' non e' restato due anni mi sembra quantomeno allarmistico piu' che cauto e prevede che ci siano precedenti giurisprudenziali in tal senso ma non c'e' nessuna base su cui affermare un limite di tempo di due anni p che ci debbano essere cause di forza maggiore.Potrei aver benissimo cambiato idea sul posto vivendoci. Potrebbe essere 6 mesi 3 anni o 5 anni ma non essendo indicato in nessuna norma credo sia molto difficile che l'ADE esca vittoriosa da un eventuale contenzioso. Poi che la norma non dica nulla in tal senso e' che ci sia un rischio remoto che l'ADE abbia qualcosa da dire si c'e' ma bisogna dare la giusta dimensione al problema. Questo rischio comunque vale per l'interpretazione di qualsiasi norma. Ti dico e' mia opinione che l'ADE non si imbarcherà mai in un contenzioso simile altrimenti se avesse avuto la possibilità anche minima di spuntarla l'avrebbe gia' fatto da tempo e di precedenti ne avresti trovati. I dati dei trasferimenti di residenza le vengono comunicati e incrociarli con le agevolazioni non e' eccessivamente difficile e se si puo' far cassa i funzionari non si tirano indietro. Secondo me il principio che sta dietro alla normativa e' agevolare l'acquisto della prima casae ed evitare speculazioni. Poi come uno usa la sua casa sono affari suoi l'importante e' che non usufruisca piu' volte di tale agevolazione. Se vedi addirittura se sei residente all'estero puoi usufruire dell'agevolazione. Il limite minimo per quel che mi riguarda sono i 45 giorni che l'anagrafe ha di tempo per negare il cambio di residenza. [/QUOTE]
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