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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 504375" data-attributes="member: 6214"><p>Scusa se rispondo solo adesso, ma il PC si era addormentato a mia insaputa.... ed ho dovuto riavviarlo. Capita anche alle macchine.</p><p></p><p>Provo cominciando dal fondo:</p><p>nella dichiarazione dei redditi si deve considerare l'ammontare lordo della pensione, che viene indicato sulla certificazione unica emessa dell'Inps (o tuo ente pensionistico): una volta questa certificazione si chiamava se non ricordo male Modello 101. Essa riporta la pensione lorda, le trattenute operate sia come imposte dirette, come addizionali regionali e comunali, e anche le altre trattenute sanitarie.</p><p></p><p>In sostanza nella dichiarazione dei redditi tutto entra al lordo, proprio perchè a priori non si può sapere con che percentuale deve essere tassato il tuo reddito: nella medesima dichiarazione vengono poi riportate anche le trattenute già operate, ( che avevano preso in considerazione solo la tua pensione, non altri redditi all'Inps sconosciuti), così come gli acconti di imposta già versati da te nei precedenti acconti..</p><p></p><p>Sulla somma dei vari redditi tassabili si calcola l'imposta lorda dovuta: a questa si sottraggono gli oneri detraibili, nelle percentuali di legge (esempio per le ristrutturazioni si ha diritto a detrarre il 50% di 1/10 di spesa ogni anno), ed altre detrazioni legate ai carichi di famiglia, fascia di reddito ecc: si ha quindi l'imposta netta. A questa si sottraggono gli acconti di imposta già versati o trattenuti dall'Inps: il risultato è la <strong>Differenza</strong> cioè la parte di imposta che rimane ancora da versare a saldo.</p><p></p><p>Tutti questi conteggi non sono più fatti a mano praticamente da nessuno: la stessa Ag. Entrate mette a disposizione i programmi dove il contribuente inserisce i vari dati in suo possesso: ed il programma completa la modulistica e calcola le imposte dovute.</p><p></p><p>Ecco perchè ti dicevo è importante verificare che siano contemplate le varie voci: al calcolo ci penserà un software. (o quasi)</p><p></p><p>La cosa più rapida quindi per avere la risposta su quale fascia di reddito sei posizionato, basta tu lo chieda al tuo ragioniere: che potrebbe dirti come sei posizionato con la sola pensione, e dove si collocano i redditi aggiuntivi che vanno a sommarsi. Però forse potrei tentare una risposta anche per quello.</p><p>Hai detto che:</p><p></p><p></p><p>Ora la aliquota del 22% in effetti non esiste: la aliquota minima è del 23%; ma è pur vero che gli affitti tassati in modo ordinario (non in CS) non sono da considerare per intero, ma solo per il 95%: ora 95% per 23% fa proprio 22% (arrotondando); come dire che anche con gli affitti rimani nella prima fascia di reddito.</p><p></p><p>sarei più propenso a ritenere che il 22% sia stato solo un esempio (il minimo tassato in modo ordinario) per farti capire che la cedolare secca è sostanzialmente più favorevole, qualunque sia il tuo reddito..</p><p></p><p>Per finire, ricordo che non è che per ogni singolo reddito si debba versare una tassa (un tot per il primo contratto, tot altro per il secondo ecc).</p><p></p><p>Si cumulano le entrate annuali, si calcola come somma l' imposta dovuta, e si versa la differenza tra l' imposta dovuta e quelle già accantonate o versate. Il dettaglio analitico è solo una esercitazione mentale</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 504375, member: 6214"] Scusa se rispondo solo adesso, ma il PC si era addormentato a mia insaputa.... ed ho dovuto riavviarlo. Capita anche alle macchine. Provo cominciando dal fondo: nella dichiarazione dei redditi si deve considerare l'ammontare lordo della pensione, che viene indicato sulla certificazione unica emessa dell'Inps (o tuo ente pensionistico): una volta questa certificazione si chiamava se non ricordo male Modello 101. Essa riporta la pensione lorda, le trattenute operate sia come imposte dirette, come addizionali regionali e comunali, e anche le altre trattenute sanitarie. In sostanza nella dichiarazione dei redditi tutto entra al lordo, proprio perchè a priori non si può sapere con che percentuale deve essere tassato il tuo reddito: nella medesima dichiarazione vengono poi riportate anche le trattenute già operate, ( che avevano preso in considerazione solo la tua pensione, non altri redditi all'Inps sconosciuti), così come gli acconti di imposta già versati da te nei precedenti acconti.. Sulla somma dei vari redditi tassabili si calcola l'imposta lorda dovuta: a questa si sottraggono gli oneri detraibili, nelle percentuali di legge (esempio per le ristrutturazioni si ha diritto a detrarre il 50% di 1/10 di spesa ogni anno), ed altre detrazioni legate ai carichi di famiglia, fascia di reddito ecc: si ha quindi l'imposta netta. A questa si sottraggono gli acconti di imposta già versati o trattenuti dall'Inps: il risultato è la [B]Differenza[/B] cioè la parte di imposta che rimane ancora da versare a saldo. Tutti questi conteggi non sono più fatti a mano praticamente da nessuno: la stessa Ag. Entrate mette a disposizione i programmi dove il contribuente inserisce i vari dati in suo possesso: ed il programma completa la modulistica e calcola le imposte dovute. Ecco perchè ti dicevo è importante verificare che siano contemplate le varie voci: al calcolo ci penserà un software. (o quasi) La cosa più rapida quindi per avere la risposta su quale fascia di reddito sei posizionato, basta tu lo chieda al tuo ragioniere: che potrebbe dirti come sei posizionato con la sola pensione, e dove si collocano i redditi aggiuntivi che vanno a sommarsi. Però forse potrei tentare una risposta anche per quello. Hai detto che: Ora la aliquota del 22% in effetti non esiste: la aliquota minima è del 23%; ma è pur vero che gli affitti tassati in modo ordinario (non in CS) non sono da considerare per intero, ma solo per il 95%: ora 95% per 23% fa proprio 22% (arrotondando); come dire che anche con gli affitti rimani nella prima fascia di reddito. sarei più propenso a ritenere che il 22% sia stato solo un esempio (il minimo tassato in modo ordinario) per farti capire che la cedolare secca è sostanzialmente più favorevole, qualunque sia il tuo reddito.. Per finire, ricordo che non è che per ogni singolo reddito si debba versare una tassa (un tot per il primo contratto, tot altro per il secondo ecc). Si cumulano le entrate annuali, si calcola come somma l' imposta dovuta, e si versa la differenza tra l' imposta dovuta e quelle già accantonate o versate. Il dettaglio analitico è solo una esercitazione mentale [/QUOTE]
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