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<blockquote data-quote="aleardi" data-source="post: 31145" data-attributes="member: 3247"><p>Ciao Daniele,</p><p>Sono Maurizio e mi occupo di consulenza per acquisti di immobili alle aste giudiziarie.</p><p> </p><p>Vediamo se riesco a mettere un po’ d'ordine nella tua confusione.</p><p></p><p>Premessa: </p><p>alcuni articoli delle vigente normativa vengono interpretati in maniera diversa da un tribunale all’altro. Quindi il conteggio finale derivante potrebbe variare; </p><p>due esempi:</p><p>1) costi di cancellazione in conservatoria: alcuni tribunale li imputano alla procedura altri all’aggiudicatario. Questa notizia solitamente è presente sull’avviso di vendita emesso dal giudice e cmq. lo puoi chiedere al professionista delegato (prima dell’asta)</p><p>2) La liquidazione del compenso ai professionisti incaricati della vendita ha abissali differenze da un tribunale all’altro e, all’interno dello stesso tribunale, da un professionista all’altro. Quindi questo è da chiedere prima dell’asta al professionista delegato alla vendita.</p><p></p><p>Cominciamo con il correggere un errore: tu non hai versato 15000 per le spese ma 7500, se avanza qualche cosa, e ribadisco se, ti verrà restituito</p><p></p><p>Questi sono i conti:</p><p>saldo prezzo € 45.000,00</p><p>imposte € 5.000,00</p><p>spese di trascrizione conservatoria€ 149,00</p><p>spese per copie autentiche decreto di trasferimento € 14,16</p><p>eventuali spese di cancellazione € …………</p><p>compenso al professionista delegato …………………………..auguri!!</p><p></p><p>Per quanto riguarda le spese condominiali insolute ti verrà data notizia dei conteggi, tramite raccomandata A.R., dall’amministratore, in seguito alla trascrizione, a tuo nome, in conservatoria. </p><p></p><p>Tu non acquisti da privato o da società tu acquisti dal tribunale. </p><p></p><p>Se metti in vendita l’immobile tramite agenzia hai ovviamente una differenza di costi, nessuno lavora gratis.</p><p></p><p>A quanto ho capito, in sintesi, tu vuoi sapere se ti conviene o meno aprire una società per svolgere questa attività. Dipende da alcuni fattori, primo tra i quali il volume d’affari che intendi avere e i capitali di cui disponi. Perché ne valga la pena devono essere cifre importanti.</p><p></p><p>Si, una società deve emettere fattura soggetta ad IVA per la vendita di un bene, tranne in un caso: l’immobile deve essere dichiarato “collabente” (che cade a pezzi).</p><p>I cinque anni dall’acquisto comportano differenze al fine fiscale per un privato. </p><p>Per una società va in conto ricavo. </p><p></p><p>Esiste la possibilità di costituire una società “ che acquista per rivendere entro i tre anni”.</p><p>Questi ha il vantaggio di una tassazione agevolata sia sull’acquisto sia sulla rivendita.</p><p></p><p>Cmq. su questi ultimi argomenti potrà essere più esaustivo di me il tuo commercialista.</p><p></p><p>La legislazione completa sulle aste giudiziarie la puoi trovare su questo link:</p><p><a href="http://www.astegiudiziarie.it/normativa.aspx" target="_blank">http://www.astegiudiziarie.it/normativa.aspx</a></p><p></p><p>Maurizio</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="aleardi, post: 31145, member: 3247"] Ciao Daniele, Sono Maurizio e mi occupo di consulenza per acquisti di immobili alle aste giudiziarie. Vediamo se riesco a mettere un po’ d'ordine nella tua confusione. Premessa: alcuni articoli delle vigente normativa vengono interpretati in maniera diversa da un tribunale all’altro. Quindi il conteggio finale derivante potrebbe variare; due esempi: 1) costi di cancellazione in conservatoria: alcuni tribunale li imputano alla procedura altri all’aggiudicatario. Questa notizia solitamente è presente sull’avviso di vendita emesso dal giudice e cmq. lo puoi chiedere al professionista delegato (prima dell’asta) 2) La liquidazione del compenso ai professionisti incaricati della vendita ha abissali differenze da un tribunale all’altro e, all’interno dello stesso tribunale, da un professionista all’altro. Quindi questo è da chiedere prima dell’asta al professionista delegato alla vendita. Cominciamo con il correggere un errore: tu non hai versato 15000 per le spese ma 7500, se avanza qualche cosa, e ribadisco se, ti verrà restituito Questi sono i conti: saldo prezzo € 45.000,00 imposte € 5.000,00 spese di trascrizione conservatoria€ 149,00 spese per copie autentiche decreto di trasferimento € 14,16 eventuali spese di cancellazione € ………… compenso al professionista delegato …………………………..auguri!! Per quanto riguarda le spese condominiali insolute ti verrà data notizia dei conteggi, tramite raccomandata A.R., dall’amministratore, in seguito alla trascrizione, a tuo nome, in conservatoria. Tu non acquisti da privato o da società tu acquisti dal tribunale. Se metti in vendita l’immobile tramite agenzia hai ovviamente una differenza di costi, nessuno lavora gratis. A quanto ho capito, in sintesi, tu vuoi sapere se ti conviene o meno aprire una società per svolgere questa attività. Dipende da alcuni fattori, primo tra i quali il volume d’affari che intendi avere e i capitali di cui disponi. Perché ne valga la pena devono essere cifre importanti. Si, una società deve emettere fattura soggetta ad IVA per la vendita di un bene, tranne in un caso: l’immobile deve essere dichiarato “collabente” (che cade a pezzi). I cinque anni dall’acquisto comportano differenze al fine fiscale per un privato. Per una società va in conto ricavo. Esiste la possibilità di costituire una società “ che acquista per rivendere entro i tre anni”. Questi ha il vantaggio di una tassazione agevolata sia sull’acquisto sia sulla rivendita. Cmq. su questi ultimi argomenti potrà essere più esaustivo di me il tuo commercialista. La legislazione completa sulle aste giudiziarie la puoi trovare su questo link: [url="http://www.astegiudiziarie.it/normativa.aspx"]http://www.astegiudiziarie.it/normativa.aspx[/url] Maurizio [/QUOTE]
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