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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
Compravendita immobile ante 67 senza certificato di abitabilità
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Testo
<blockquote data-quote="sgranchio" data-source="post: 81882" data-attributes="member: 18614"><p>salve,</p><p>ho stipulato alcuni gg fa un preliminare di vendita per l'acquisto di un appartamento situtato alla periferia della città. Al momento della stipula del preliminare ho scoperto che l'immobile manca di certificato di abitabilità. Il notaio (scelto da me, non quello suggerito dall'agenzia) mi ha assicurato che ciò non è un problema e che per immobili ante 67 non è richiesta l'abitabilità. Nel preliminare è stata inserita la dicitura secondo cui la parte venditrice dihiara che l'immobile è stato costruito prima del I settembre 1967 e che successivamente non sono stati eseguiti lavori che necessitassero di condono, inoltre la parte venditrice"garantisced la regolarità edilizia del fabbricato". Devo premettere alcune cose:</p><p>-l'immobile è accatatato A3;</p><p>-la planimetria catastale corrisponde allo stato di fatto</p><p>-il venditore si è obbligato a produrre certificazione di conformità degli impianti (la conformità dell'impianto termico risulta depositata in comune)</p><p>-l'accatastamento risale al 1955</p><p>-la zona è nella periferia estrema della città in una zona verde</p><p>-io ho richiesto di anticipare il preliminare di alcuni gg per mie problemi ed il notaio mi ha detto che non ha avuto il tempo di eseguire ricerche approfondite; secondo lui il certificato di abitabilità potrebbe saltare fuori perchè al catasto per un banale errore è stato ricercato con una numerazione sbagliata del foglio catastale,</p><p>-io sono andato a richiederlo all'ufficio edilizia ed urbanistica del comune dove non ne hanno traccia</p><p>- il notaio ha sostenuto che lui non poteva obbligare il venditore a richiedere un nuove certificato di abitabilità perchè ciò dipende anche dalla volontà degli altri condomini, ma mi ha assicurato che non avrei nessun problema ad ottenerlo una volta proprietario (se gli altri condomini sono d'accordo)</p><p>-nell'atto di comparvendita precedente (1999) con cui l'attuale proprietario ha acquistato l'immobile non viene fatta menzione all'abitabilità e lui dice di non sapere nulla di questo problema</p><p>-al comune mi hanno detto che io potrei anche non ottenere l'abitabilità perchè anche se il mio appartamento è a posto, non è certo che lo siano le parti comuni dell'edificio, ma anche che secondo la legislazione comunale, dal 2000 tutti i condomini sono obbligati a mettere a norma le parti comuni</p><p>-il prezzo dell'appartamento è vantaggioso e la zona in cui si trova molto bella per cui mi dispiacerebbe non prenderlo</p><p></p><p>vorrei chiedere:</p><p>-cosa comporta per me, nuovo propietario, la mancanza dell'abitabilità (per esempio=problemi a rivenderlo o ad affittarlo un domani?)</p><p>-è vero che il certificato di abitabilità potrebbe essere al catasto e non in comune?</p><p>-ci potrebbero essere problemi con la concessione del mutuo (premetto che attualmente sull'immobile c'è un mutuo, chiesto dall'attuale proprietario)</p><p>-quanto costerebbe richiedere l'abitabilità a patto che non ci siano particolari lavori da fare?</p><p>- al comune mi hanno detto che io potrei anche richieder l'abitabilità da singolo condomino ma che questo non mi conviene perhè dovrei pagare da solo tutte le pratiche e, un volta fatte le dovute certificazioni, gli altri condomini avrebbero già tutto pronto per chiedere la loro abitabilità spendendo meno</p><p>-è possibile che in futuro il mio condominio venga obbligato a produrre il certificato?</p><p>grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sgranchio, post: 81882, member: 18614"] salve, ho stipulato alcuni gg fa un preliminare di vendita per l'acquisto di un appartamento situtato alla periferia della città. Al momento della stipula del preliminare ho scoperto che l'immobile manca di certificato di abitabilità. Il notaio (scelto da me, non quello suggerito dall'agenzia) mi ha assicurato che ciò non è un problema e che per immobili ante 67 non è richiesta l'abitabilità. Nel preliminare è stata inserita la dicitura secondo cui la parte venditrice dihiara che l'immobile è stato costruito prima del I settembre 1967 e che successivamente non sono stati eseguiti lavori che necessitassero di condono, inoltre la parte venditrice"garantisced la regolarità edilizia del fabbricato". Devo premettere alcune cose: -l'immobile è accatatato A3; -la planimetria catastale corrisponde allo stato di fatto -il venditore si è obbligato a produrre certificazione di conformità degli impianti (la conformità dell'impianto termico risulta depositata in comune) -l'accatastamento risale al 1955 -la zona è nella periferia estrema della città in una zona verde -io ho richiesto di anticipare il preliminare di alcuni gg per mie problemi ed il notaio mi ha detto che non ha avuto il tempo di eseguire ricerche approfondite; secondo lui il certificato di abitabilità potrebbe saltare fuori perchè al catasto per un banale errore è stato ricercato con una numerazione sbagliata del foglio catastale, -io sono andato a richiederlo all'ufficio edilizia ed urbanistica del comune dove non ne hanno traccia - il notaio ha sostenuto che lui non poteva obbligare il venditore a richiedere un nuove certificato di abitabilità perchè ciò dipende anche dalla volontà degli altri condomini, ma mi ha assicurato che non avrei nessun problema ad ottenerlo una volta proprietario (se gli altri condomini sono d'accordo) -nell'atto di comparvendita precedente (1999) con cui l'attuale proprietario ha acquistato l'immobile non viene fatta menzione all'abitabilità e lui dice di non sapere nulla di questo problema -al comune mi hanno detto che io potrei anche non ottenere l'abitabilità perchè anche se il mio appartamento è a posto, non è certo che lo siano le parti comuni dell'edificio, ma anche che secondo la legislazione comunale, dal 2000 tutti i condomini sono obbligati a mettere a norma le parti comuni -il prezzo dell'appartamento è vantaggioso e la zona in cui si trova molto bella per cui mi dispiacerebbe non prenderlo vorrei chiedere: -cosa comporta per me, nuovo propietario, la mancanza dell'abitabilità (per esempio=problemi a rivenderlo o ad affittarlo un domani?) -è vero che il certificato di abitabilità potrebbe essere al catasto e non in comune? -ci potrebbero essere problemi con la concessione del mutuo (premetto che attualmente sull'immobile c'è un mutuo, chiesto dall'attuale proprietario) -quanto costerebbe richiedere l'abitabilità a patto che non ci siano particolari lavori da fare? - al comune mi hanno detto che io potrei anche richieder l'abitabilità da singolo condomino ma che questo non mi conviene perhè dovrei pagare da solo tutte le pratiche e, un volta fatte le dovute certificazioni, gli altri condomini avrebbero già tutto pronto per chiedere la loro abitabilità spendendo meno -è possibile che in futuro il mio condominio venga obbligato a produrre il certificato? grazie [/QUOTE]
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