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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 607228" data-attributes="member: 55799"><p>Quattro domande Marta.</p><p></p><p>Una in fila all’altra.</p><p>Sia che sei al citofono, al telefono, faccia a faccia (che e’ sempre meglio) oppure se sei al bar.</p><p></p><p>Col tempo imparerai.</p><p></p><p>Ad utilizzare pause ed intercalari.</p><p>Per catturare, per prima cosa, l’attenzione del tuo interlocutore.</p><p></p><p>Solo dopo si comincia con l’interrogatorio e mai prima.</p><p>Ricordati che sono i contatti che devono “cantare” e non tu.</p><p></p><p>Pensa che molto spesso, per le case indipendenti, al proprietario che domanda al citofono, nemmeno gli rispondo.</p><p>Mi allontano dall’apparecchio.</p><p>Alla ricerca di un contatto faccia a faccia.</p><p>Senz’altro più rivelatore di un microfono di plastica.</p><p></p><p>Perche’ se sprechi il fiato inutilmente, senza farti capire oppure usando argomenti e presentazioni sterili, dopo dieci contatti sarai gia’ esausta e scoraggiata.</p><p>Senza esperienza e’ sicuramente molto dura.</p><p>Ma Senza entusiasmo invece e’ praticamente finita.</p><p>Se e quando scoppi ritorna in ufficio.</p><p>Sempre meglio, di quei tanti ciabattini perdigiorno, che si imboscano in macchina, ad attendere l’orario di rientro. </p><p></p><p>Non appena catturi l’attenzione del tuo contatto, per prima cosa, chiedi se qualcuno Li’ vende.</p><p>Non altrove e ci mancherebbe.</p><p>Nove volte su Dieci incassi una risposta negativa se non seccata.</p><p></p><p>Come un duello di fioretto.</p><p></p><p>Incassi il colpo, rispondendo con cautela, quasi a dargli ragione, facendo un passo indietro, ma subito dopo avanzerai in attacco facendone due avanti, sempre con prudenza.</p><p>Che e’ proprio, cio’ che invece, devono perdere loro.</p><p></p><p>Perche’ nessuno, vuole rivelare i fatti suoi eo dei suoi vicini, ad un perfetto sconosciuto.</p><p>La motivazione e’ molto semplice:</p><p>Hanno paura.</p><p></p><p>Finche’ avranno paura resteranno abbottonati.</p><p>Pure se ti presentassi, con una bella torta al cioccolato per semplice timore, la rifiuterebbero con diffidenza.</p><p>Figuriamoci aiutare qualche avvoltoio delle agenzie immobiliari.</p><p></p><p>Le domande, le altre tre della sceneggiatura, servono proprio a spazzare via la paura e la diffidenza, affinche’ si aprano e vuotino il sacco sganciando le informazioni o le rivelazioni che ti servono.</p><p></p><p>Nell’ordine, gli chiedi se ha sentito qualcuno che vuole andar via o cambiare casa, stavolta nella zona o nell’edificio, se si tratta di un condominio.</p><p></p><p>Poi se ha notizia, di qualche casa vuota oppure che si e’ appena liberata.</p><p></p><p>Infine se e’ proprio lui che vorrebbe vendere e o cambiare.</p><p>Ecco che si comincia a dialogare entrando perfino scavando nel loro personale.</p><p></p><p>Le risposte che riceverai o che avrai ricevuto nel frattempo, più o meno, sono sempre le stesse:</p><p></p><p>Son tutti proprietari.</p><p>Stanno tutti bene.</p><p>La zona non la cambierebbero mai.</p><p>Se vendo dove vado? sotto il ponte?</p><p></p><p>In tutta questa sceneggiata, nelle pause, negli intercalari, tra una battuta di repertorio e l’altra, piano piano ti rappresenti.</p><p></p><p>Bigliettini da visita sempre pronti.</p><p></p><p>Col tempo e l’esperienza, imparerai i trucchi e le tecniche, per strappare le notizie dalla bocca delle persone, senza che queste, nemmeno se ne accorgono.</p><p></p><p>Prima un pezzettino di biscotto.</p><p>Poi mezzo biscotto.</p><p>Un biscotto intero e poi si mangeranno anche la torta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 607228, member: 55799"] Quattro domande Marta. Una in fila all’altra. Sia che sei al citofono, al telefono, faccia a faccia (che e’ sempre meglio) oppure se sei al bar. Col tempo imparerai. Ad utilizzare pause ed intercalari. Per catturare, per prima cosa, l’attenzione del tuo interlocutore. Solo dopo si comincia con l’interrogatorio e mai prima. Ricordati che sono i contatti che devono “cantare” e non tu. Pensa che molto spesso, per le case indipendenti, al proprietario che domanda al citofono, nemmeno gli rispondo. Mi allontano dall’apparecchio. Alla ricerca di un contatto faccia a faccia. Senz’altro più rivelatore di un microfono di plastica. Perche’ se sprechi il fiato inutilmente, senza farti capire oppure usando argomenti e presentazioni sterili, dopo dieci contatti sarai gia’ esausta e scoraggiata. Senza esperienza e’ sicuramente molto dura. Ma Senza entusiasmo invece e’ praticamente finita. Se e quando scoppi ritorna in ufficio. Sempre meglio, di quei tanti ciabattini perdigiorno, che si imboscano in macchina, ad attendere l’orario di rientro. Non appena catturi l’attenzione del tuo contatto, per prima cosa, chiedi se qualcuno Li’ vende. Non altrove e ci mancherebbe. Nove volte su Dieci incassi una risposta negativa se non seccata. Come un duello di fioretto. Incassi il colpo, rispondendo con cautela, quasi a dargli ragione, facendo un passo indietro, ma subito dopo avanzerai in attacco facendone due avanti, sempre con prudenza. Che e’ proprio, cio’ che invece, devono perdere loro. Perche’ nessuno, vuole rivelare i fatti suoi eo dei suoi vicini, ad un perfetto sconosciuto. La motivazione e’ molto semplice: Hanno paura. Finche’ avranno paura resteranno abbottonati. Pure se ti presentassi, con una bella torta al cioccolato per semplice timore, la rifiuterebbero con diffidenza. Figuriamoci aiutare qualche avvoltoio delle agenzie immobiliari. Le domande, le altre tre della sceneggiatura, servono proprio a spazzare via la paura e la diffidenza, affinche’ si aprano e vuotino il sacco sganciando le informazioni o le rivelazioni che ti servono. Nell’ordine, gli chiedi se ha sentito qualcuno che vuole andar via o cambiare casa, stavolta nella zona o nell’edificio, se si tratta di un condominio. Poi se ha notizia, di qualche casa vuota oppure che si e’ appena liberata. Infine se e’ proprio lui che vorrebbe vendere e o cambiare. Ecco che si comincia a dialogare entrando perfino scavando nel loro personale. Le risposte che riceverai o che avrai ricevuto nel frattempo, più o meno, sono sempre le stesse: Son tutti proprietari. Stanno tutti bene. La zona non la cambierebbero mai. Se vendo dove vado? sotto il ponte? In tutta questa sceneggiata, nelle pause, negli intercalari, tra una battuta di repertorio e l’altra, piano piano ti rappresenti. Bigliettini da visita sempre pronti. Col tempo e l’esperienza, imparerai i trucchi e le tecniche, per strappare le notizie dalla bocca delle persone, senza che queste, nemmeno se ne accorgono. Prima un pezzettino di biscotto. Poi mezzo biscotto. Un biscotto intero e poi si mangeranno anche la torta. [/QUOTE]
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