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L'Esperto Immobiliare Risponde
Compravendita, Professionisti, Aste e Pignoramenti
E' obbligatorio registrare lo scioglimento di un compromesso decaduto?
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Testo
<blockquote data-quote="svankmajer" data-source="post: 216210" data-attributes="member: 39862"><p>Ciao a tutti,</p><p>vorrei chiedervi un consiglio (spero di non sbagliare sezione, nel caso ditemelo e sposterò).</p><p>Mia moglie ha sottoscritto un compromesso per acquistare un appartamento, compromesso che poi è stato regolarmente registrato. Per inadempienza del venditore, i termini stabiliti dal compromesso sono scaduti. Il venditore ha risolto la sua inadempienza e intendiamo comunque comprare l’appartamento. Nel frattempo, abbiamo deciso di intestarlo a me (mia moglie ed io siamo in separazione dei beni).</p><p>Pensavamo dunque, semplicemente, di sciogliere consensualmente mediante scrittura privata il compromesso, con restituzione a mezzo assegno da parte del venditore della caparra che mia moglie (sempre a mezzo assegno, come prassi) aveva a suo tempo versato. Immediatamente dopo questo, pensavamo di procedere alla compravendita, con un rogito in cui l’acquirente sono io – rogito che non ha nessun rapporto con il precedente compromesso, nel frattempo sciolto, e che prevederà il pagamento a mezzo assegno circolare dell’intera somma pattuita per la compravendita.</p><p> </p><p>L’agente immobiliare sostiene però che siamo obbligati a registrare la risoluzione del compromesso a mezzo F24 pagando 168 euro e consegnarne copia all’Agenzia delle Entrate. Il notaio sostiene invece che non sia necessario. Chi dei due ha ragione?</p><p> </p><p>Ci pare assurdo dover pagare per sciogliere un contratto che nel frattempo è decaduto, e non per causa nostra, e che siamo d’accordo di cancellare consensualmente mediante scrittura privata… </p><p>Che ne pensate?</p><p>Grazie in anticipo a tutti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="svankmajer, post: 216210, member: 39862"] Ciao a tutti, vorrei chiedervi un consiglio (spero di non sbagliare sezione, nel caso ditemelo e sposterò). Mia moglie ha sottoscritto un compromesso per acquistare un appartamento, compromesso che poi è stato regolarmente registrato. Per inadempienza del venditore, i termini stabiliti dal compromesso sono scaduti. Il venditore ha risolto la sua inadempienza e intendiamo comunque comprare l’appartamento. Nel frattempo, abbiamo deciso di intestarlo a me (mia moglie ed io siamo in separazione dei beni). Pensavamo dunque, semplicemente, di sciogliere consensualmente mediante scrittura privata il compromesso, con restituzione a mezzo assegno da parte del venditore della caparra che mia moglie (sempre a mezzo assegno, come prassi) aveva a suo tempo versato. Immediatamente dopo questo, pensavamo di procedere alla compravendita, con un rogito in cui l’acquirente sono io – rogito che non ha nessun rapporto con il precedente compromesso, nel frattempo sciolto, e che prevederà il pagamento a mezzo assegno circolare dell’intera somma pattuita per la compravendita. L’agente immobiliare sostiene però che siamo obbligati a registrare la risoluzione del compromesso a mezzo F24 pagando 168 euro e consegnarne copia all’Agenzia delle Entrate. Il notaio sostiene invece che non sia necessario. Chi dei due ha ragione? Ci pare assurdo dover pagare per sciogliere un contratto che nel frattempo è decaduto, e non per causa nostra, e che siamo d’accordo di cancellare consensualmente mediante scrittura privata… Che ne pensate? Grazie in anticipo a tutti. [/QUOTE]
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