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l'Agente Immobiliare e le Nuove Normative
GDPR Regolamento UE privacy e Agenti Immobiliari Le novità e la scadenza per adeguarsi
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<blockquote data-quote="StLegaleDeValeriRoma" data-source="post: 575609" data-attributes="member: 14894"><p>Non mancano le PMI e i professionisti con i quali mi rapporto per motivi di assistenza legale che ritengono di osservare il codice privacy, il noto <strong>D.Lgs. 196 del 2003,</strong> con una attività assai "semplice" che si esplicita con la redazione, magari copiata dal web, di una informativa per il trattamento dei dati personali da inserire nel proprio sito o poco più.</p><p>Attenzione perchè rimanere di questa idea sarà scelta del tutto rischiosa e lo sarà sempre più dal 25 maggio prossimo quando le sanzioni economiche e non solo previste dalla normativa UE potranno anche porre fine di riflesso alle imprese responsabili di irregolarità e aprire la strada alle richieste di risarcimento danni degli interessati.</p><p>Infatti è prossima la scadenza per l'adeguamento in Italia e in tutti gli stati della UE al nuovo <strong>Regolamento UE 2016/679,</strong> direttamente applicabile in Italia, prevede che le imprese e i professionisti assumano misure organizzative e di sicurezza idonee a limitare i rischi derivanti dal trattamento dei dati personali adeguandosi alle nuove prescrizioni del legislatore europeo.</p><p>Il <strong>GDPR, General Data Protection Regulation,</strong> che sostituisce in parte il Codice della Privacy D. Lgs. 196/2003, prevede importanti novità per tutti i soggetti, società e professionisti, che trattano i dati personali identificativi tra cui i dati sensibili, es. in ambito sanitario, e i dati giudiziari.</p><p></p><p>Ecco le principali novità di cui il titolare del trattamento dei dati personali deve tener conto:</p><p></p><p>- il principio di <strong>accountability </strong>per cui è responsabilità dei titolari dei dati di clienti, dipendenti, fornitori, ecc. conformarsi alle nuove prescrizioni e dimostrare in caso di controlli di aver adottato modelli e informative aggiornate, misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati, formazione continua;</p><p>- the “<strong>Data Protection Impact Assessment</strong>” obbligo di valutazione dell’impatto privacy in caso di rischi elevati nel trattamento dei dati, ad es. profilazione, dati biometrici, dati riferiti a minori, ecc.;</p><p>- <strong>il titolare del trattamento deve pretendere dai fornitori l’uso di software conformi quanto al trattamento dei dati personali alle prescrizioni del GDPR; </strong></p><p>- the right to be forgotten, il <strong>diritto all’oblio</strong> e the right to data portability, il <strong>diritto alla portabilità dei dati; </strong></p><p>- l’<strong>obbligo di comunicare entro 72 ore agli interessati e al Garante le violazioni alla sicurezza</strong> che comportano la divulgazione non autorizzata, l’accesso ai dati personali trattati, la perdita, ecc. (data breach);</p><p>- il concetto di “<strong>privacy by design”</strong> e “<strong>privacy by default”</strong>;</p><p>- il <strong>registro del trattamento dati </strong>per le imprese con almeno 250 dipendenti;</p><p>- la nomina di un Data Protection Officer per chi deve svolgere il trattamento dei dati su larga scala.</p><p></p><p><strong>La scadenza per adeguarsi è il 24 maggio prossimo e interessa ovviamente anche i titolari e i responsabili del trattamento dei dati personali con le loro agenzie immobiliari.</strong></p><p>Ergo... nessun timore ma occhio al trattamento dei dati personali di clienti, collaboratori e dipendenti, fornitori, ecc. da curarsi con l'apporto di professionisti di Privacy Law.</p><p>Al prossimo post per approfondire il tema.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="StLegaleDeValeriRoma, post: 575609, member: 14894"] Non mancano le PMI e i professionisti con i quali mi rapporto per motivi di assistenza legale che ritengono di osservare il codice privacy, il noto [B]D.Lgs. 196 del 2003,[/B] con una attività assai "semplice" che si esplicita con la redazione, magari copiata dal web, di una informativa per il trattamento dei dati personali da inserire nel proprio sito o poco più. Attenzione perchè rimanere di questa idea sarà scelta del tutto rischiosa e lo sarà sempre più dal 25 maggio prossimo quando le sanzioni economiche e non solo previste dalla normativa UE potranno anche porre fine di riflesso alle imprese responsabili di irregolarità e aprire la strada alle richieste di risarcimento danni degli interessati. Infatti è prossima la scadenza per l'adeguamento in Italia e in tutti gli stati della UE al nuovo [B]Regolamento UE 2016/679,[/B] direttamente applicabile in Italia, prevede che le imprese e i professionisti assumano misure organizzative e di sicurezza idonee a limitare i rischi derivanti dal trattamento dei dati personali adeguandosi alle nuove prescrizioni del legislatore europeo. Il [B]GDPR, General Data Protection Regulation,[/B] che sostituisce in parte il Codice della Privacy D. Lgs. 196/2003, prevede importanti novità per tutti i soggetti, società e professionisti, che trattano i dati personali identificativi tra cui i dati sensibili, es. in ambito sanitario, e i dati giudiziari. Ecco le principali novità di cui il titolare del trattamento dei dati personali deve tener conto: - il principio di [B]accountability [/B]per cui è responsabilità dei titolari dei dati di clienti, dipendenti, fornitori, ecc. conformarsi alle nuove prescrizioni e dimostrare in caso di controlli di aver adottato modelli e informative aggiornate, misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati, formazione continua; - the “[B]Data Protection Impact Assessment[/B]” obbligo di valutazione dell’impatto privacy in caso di rischi elevati nel trattamento dei dati, ad es. profilazione, dati biometrici, dati riferiti a minori, ecc.; - [B]il titolare del trattamento deve pretendere dai fornitori l’uso di software conformi quanto al trattamento dei dati personali alle prescrizioni del GDPR; [/B] - the right to be forgotten, il [B]diritto all’oblio[/B] e the right to data portability, il [B]diritto alla portabilità dei dati; [/B] - l’[B]obbligo di comunicare entro 72 ore agli interessati e al Garante le violazioni alla sicurezza[/B] che comportano la divulgazione non autorizzata, l’accesso ai dati personali trattati, la perdita, ecc. (data breach); - il concetto di “[B]privacy by design”[/B] e “[B]privacy by default”[/B]; - il [B]registro del trattamento dati [/B]per le imprese con almeno 250 dipendenti; - la nomina di un Data Protection Officer per chi deve svolgere il trattamento dei dati su larga scala. [B]La scadenza per adeguarsi è il 24 maggio prossimo e interessa ovviamente anche i titolari e i responsabili del trattamento dei dati personali con le loro agenzie immobiliari.[/B] Ergo... nessun timore ma occhio al trattamento dei dati personali di clienti, collaboratori e dipendenti, fornitori, ecc. da curarsi con l'apporto di professionisti di Privacy Law. Al prossimo post per approfondire il tema. [/QUOTE]
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