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Il famoso "rent to buy"
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<blockquote data-quote="AndreaRusso" data-source="post: 410632" data-attributes="member: 6771"><p>Io sono perfettamente convinto che in giro ci siano dei disastri causati da pseudo Rent to Buy (che poi invece sono affitti con riscatto o preliminari ad effetti anticipati o vendite con riserva di proprietà) e sono altrettanto convinto che l'Art. 23 del Decreto Sblocca Italia non farà altro che incrementare il numero di questi disastri, semplicemente perché oramai sul Rent to Buy siamo in pieno "far west". Io però guardo le mie statistiche, e penso di essere l'unico in Italia in grado di fornire delle statistiche attendibili. Non a caso qualche giorno fa mi ha chiamato un giornalista del Sole 24 Ore, chiedendomi di fornirgli le mie statistiche e la descrizione delle ultime due operazioni concluse con il rogito. Vi incollo il contenuto della mail che gli ho inviato. L'articolo dovrebbe uscire giovedi prossimo sull'inserto Casa Plus 24. Ecco il testo della mia mail al giornalista.</p><p></p><p>I contratti di compravendita “Rent to Buy” conclusi con l'intervento consulenziale degli Specialisti della rete “Rent to Buy Consulting” ammontano ad oltre un centinaio e sono stati sottoscritti con la seguente progressione:</p><p>- 2% nel 2009</p><p>- 4% nel 2010</p><p>- 8% nel 2011</p><p>- 14% nel 2012</p><p>- 30% nel 2013</p><p>- 50% nel 2014</p><p></p><p>Dal 2013 abbiamo iniziato ad applicare il Rent to Buy anche ad immobili commerciali, capannoni artigianali/industriali e strutture alberghiere.</p><p>Abbiamo sempre fatto trascrivere tutti i preliminari di compravendita.</p><p>Abbiamo quasi sempre impostato le operazioni sulla durata di 3 anni, solo in casi particolari siamo andati oltre.</p><p></p><p>Sono state regolarmente concluse con il rogito tutte le operazioni accese fino al 2011, tranne una, che non è stata abortita ma si è resa necessaria una proroga di 2 anni sui 3 originariamente previsti a causa della temporanea perdita del posto di lavoro di uno dei due coniugi, la moglie.</p><p></p><p>Non vi è attualmente alcun aborto delle operazioni accese e nessun contenzioso tra acquirenti e venditori. Tutti gli acquirenti stanno pagando regolarmente.</p><p></p><p>Gli ultimi due rogiti sono stati quelli delle compravendite di seguito descritte.</p><p></p><p>Andrea ha acquistato in provincia di Brescia un immobile nel quale già viveva in quanto aveva sottoscritto con il costruttore un “affitto con riscatto”, molto artigianale, al termine del quale non riusciva però ad ottenere il mutuo perché con l'affitto con riscatto non aveva generato equity agli occhi del mondo bancario.</p><p></p><p>I contratti Rent to Buy (preliminare + locazione) sono stati stipulati in data 29/05/2012, il rogito è avvenuto in data 23/06/2014, con 11 mesi di anticipo sui tre anni previsti.</p><p></p><p>Grazie alla corretta creazione dell'equity con il Rent to Buy Andrea ha ottenuto il mutuo dalla propria banca, Credem, senza nemmeno chiedere l'assistenza del consulente finanziario.</p><p></p><p>Il programma Rent to Buy era stato così impostato:</p><p></p><p>- prezzo pattuito: 215.700 Euro</p><p></p><p>- caparra al preliminare 16.000 Euro</p><p></p><p>- versamenti mensili: 900 Euro, di cui 450 come acconto riferito al preliminare e 450 come affitto riferito al contratto di locazione</p><p></p><p>- saldo al rogito: 183.500 Euro</p><p></p><p></p><p>Edmond ha acquistato a Firenze, assieme alla moglie, un immobile che era di proprietà di una Signora che, dopo aver avuto una esperienza negativa con un inquilino, aveva deciso di vendere, ma non ci riusciva perché l'appartamento era da ristrutturare.</p><p></p><p>Gli acquirenti giravano da un anno per le banche senza riuscire ad ottenere il mutuo, pur avendo entrambi un contratto di lavoro a tempo indeterminato: non avevano sufficiente equity e chiedevano un mutuo al 100% che gli veniva puntualmente negato.</p><p></p><p>I contratti Rent to Buy (preliminare + locazione) sono stati sottoscritti in data 18/11/2011, il rogito è avvenuto in data 15/10/2014.</p><p></p><p>Gli acquirenti hanno innalzato il loro livello di equity grazie al programma Rent to Buy ed hanno anche accresciuto il valore dell'immobile effettuandone da subito la ristrutturazione.</p><p></p><p>Il mutuo è stato erogato da Ingdirect con l'assistenza di un consulente finanziario Credipass.</p><p></p><p>Il programma Rent to Buy era così impostato:</p><p></p><p>- prezzo pattuito: 170.000 Euro</p><p></p><p>- caparra al preliminare 5.100 Euro</p><p></p><p>- versamenti mensili: 850 Euro, di cui 570 come acconto riferito al preliminare e 280 come affitto riferito al contratto di locazione</p><p></p><p>- saldo al rogito: 144.380 Euro</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AndreaRusso, post: 410632, member: 6771"] Io sono perfettamente convinto che in giro ci siano dei disastri causati da pseudo Rent to Buy (che poi invece sono affitti con riscatto o preliminari ad effetti anticipati o vendite con riserva di proprietà) e sono altrettanto convinto che l'Art. 23 del Decreto Sblocca Italia non farà altro che incrementare il numero di questi disastri, semplicemente perché oramai sul Rent to Buy siamo in pieno "far west". Io però guardo le mie statistiche, e penso di essere l'unico in Italia in grado di fornire delle statistiche attendibili. Non a caso qualche giorno fa mi ha chiamato un giornalista del Sole 24 Ore, chiedendomi di fornirgli le mie statistiche e la descrizione delle ultime due operazioni concluse con il rogito. Vi incollo il contenuto della mail che gli ho inviato. L'articolo dovrebbe uscire giovedi prossimo sull'inserto Casa Plus 24. Ecco il testo della mia mail al giornalista. I contratti di compravendita “Rent to Buy” conclusi con l'intervento consulenziale degli Specialisti della rete “Rent to Buy Consulting” ammontano ad oltre un centinaio e sono stati sottoscritti con la seguente progressione: - 2% nel 2009 - 4% nel 2010 - 8% nel 2011 - 14% nel 2012 - 30% nel 2013 - 50% nel 2014 Dal 2013 abbiamo iniziato ad applicare il Rent to Buy anche ad immobili commerciali, capannoni artigianali/industriali e strutture alberghiere. Abbiamo sempre fatto trascrivere tutti i preliminari di compravendita. Abbiamo quasi sempre impostato le operazioni sulla durata di 3 anni, solo in casi particolari siamo andati oltre. Sono state regolarmente concluse con il rogito tutte le operazioni accese fino al 2011, tranne una, che non è stata abortita ma si è resa necessaria una proroga di 2 anni sui 3 originariamente previsti a causa della temporanea perdita del posto di lavoro di uno dei due coniugi, la moglie. Non vi è attualmente alcun aborto delle operazioni accese e nessun contenzioso tra acquirenti e venditori. Tutti gli acquirenti stanno pagando regolarmente. Gli ultimi due rogiti sono stati quelli delle compravendite di seguito descritte. Andrea ha acquistato in provincia di Brescia un immobile nel quale già viveva in quanto aveva sottoscritto con il costruttore un “affitto con riscatto”, molto artigianale, al termine del quale non riusciva però ad ottenere il mutuo perché con l'affitto con riscatto non aveva generato equity agli occhi del mondo bancario. I contratti Rent to Buy (preliminare + locazione) sono stati stipulati in data 29/05/2012, il rogito è avvenuto in data 23/06/2014, con 11 mesi di anticipo sui tre anni previsti. Grazie alla corretta creazione dell'equity con il Rent to Buy Andrea ha ottenuto il mutuo dalla propria banca, Credem, senza nemmeno chiedere l'assistenza del consulente finanziario. Il programma Rent to Buy era stato così impostato: - prezzo pattuito: 215.700 Euro - caparra al preliminare 16.000 Euro - versamenti mensili: 900 Euro, di cui 450 come acconto riferito al preliminare e 450 come affitto riferito al contratto di locazione - saldo al rogito: 183.500 Euro Edmond ha acquistato a Firenze, assieme alla moglie, un immobile che era di proprietà di una Signora che, dopo aver avuto una esperienza negativa con un inquilino, aveva deciso di vendere, ma non ci riusciva perché l'appartamento era da ristrutturare. Gli acquirenti giravano da un anno per le banche senza riuscire ad ottenere il mutuo, pur avendo entrambi un contratto di lavoro a tempo indeterminato: non avevano sufficiente equity e chiedevano un mutuo al 100% che gli veniva puntualmente negato. I contratti Rent to Buy (preliminare + locazione) sono stati sottoscritti in data 18/11/2011, il rogito è avvenuto in data 15/10/2014. Gli acquirenti hanno innalzato il loro livello di equity grazie al programma Rent to Buy ed hanno anche accresciuto il valore dell'immobile effettuandone da subito la ristrutturazione. Il mutuo è stato erogato da Ingdirect con l'assistenza di un consulente finanziario Credipass. Il programma Rent to Buy era così impostato: - prezzo pattuito: 170.000 Euro - caparra al preliminare 5.100 Euro - versamenti mensili: 850 Euro, di cui 570 come acconto riferito al preliminare e 280 come affitto riferito al contratto di locazione - saldo al rogito: 144.380 Euro [/QUOTE]
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