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Testo
<blockquote data-quote="Graziano Cavallini" data-source="post: 31548"><p>.Concordo con te Susi quando fai l'esempio della donna trentenne con 2 figli che resta vedova con un mutuo da pagare, potrei portarti l'esempio della villetta nuova che brucia perchè le scintille prodotte dal camino incendiano i giochi di plastica dei bambini, oppure le case ditrutte dal terremoto e via di seguito. Svolgendo l'attività di consulente assicurativo e finanziario conosco i rischi che possono compromettere la stabilità economica della famiglia, ma per quanto riguarda le polizze sottoscritte in banca su "consiglio" della stessa stiamo parlando di un'altra cosa. Parliamo di contratti assicurativi venduti da persone che non sanno di cosa parlano e che in molti casi queste polizze non pagheranno sinistri e per chiarire mi rifaccio al tuo esempio della moglie trentenne che resta vedova, se alla sottoscrizione del mutuo avessero sottoscritto la polizza in caso di morte si sarebbe potuto verificare che la compagnia avrebbe potuto rifiutare l'indennizzo in caso di decesso dell'assicurato, uno pensa "ma se mi assicuro per il caso di morte e muoio cosa può avere la compagnia da obiettare?", risposta: alla sottoscrizione della polizza se il capitale o l'età non superano i limiti fissati, il cliente firma una dichiarazione che è in buono stati di salute senza compilare questionari anamnestici, se per disgrazia dovesse risultare dalla cartella clinica che l'assicurato era affetto da una malattia ad esempio diabete prima della stipula e muore per infarto/ictus o trombosi, trattandosi di malattie dell'apparato circolatorio, conseguenza della malattia pregressa (diabete) e come tali escluse dall'indennizzo, come se non bastasse avendo taciuto informazioni che influenzano la valutazione del rischio o fornito informazioni errate e reticenti e per gli art. 1892-93-94 del codice civile perdo il diritto all'indennizzo o peggio se le informazioni sono state taciute volutamente rischio una denuncia per truffa. In sintesi il problema è che le banche collocano polizze che le compagnie gli remunerano profumatamente (fino al 50% del premio pagato dal cliente), inoltre essendo finanziata insieme al mutuo la banca guadagna anche sul finanziamento, mentre i premi delle polizze vengono incassati dala compagnia alla stipula, non c'è che dire un bel giochino.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graziano Cavallini, post: 31548"] .Concordo con te Susi quando fai l'esempio della donna trentenne con 2 figli che resta vedova con un mutuo da pagare, potrei portarti l'esempio della villetta nuova che brucia perchè le scintille prodotte dal camino incendiano i giochi di plastica dei bambini, oppure le case ditrutte dal terremoto e via di seguito. Svolgendo l'attività di consulente assicurativo e finanziario conosco i rischi che possono compromettere la stabilità economica della famiglia, ma per quanto riguarda le polizze sottoscritte in banca su "consiglio" della stessa stiamo parlando di un'altra cosa. Parliamo di contratti assicurativi venduti da persone che non sanno di cosa parlano e che in molti casi queste polizze non pagheranno sinistri e per chiarire mi rifaccio al tuo esempio della moglie trentenne che resta vedova, se alla sottoscrizione del mutuo avessero sottoscritto la polizza in caso di morte si sarebbe potuto verificare che la compagnia avrebbe potuto rifiutare l'indennizzo in caso di decesso dell'assicurato, uno pensa "ma se mi assicuro per il caso di morte e muoio cosa può avere la compagnia da obiettare?", risposta: alla sottoscrizione della polizza se il capitale o l'età non superano i limiti fissati, il cliente firma una dichiarazione che è in buono stati di salute senza compilare questionari anamnestici, se per disgrazia dovesse risultare dalla cartella clinica che l'assicurato era affetto da una malattia ad esempio diabete prima della stipula e muore per infarto/ictus o trombosi, trattandosi di malattie dell'apparato circolatorio, conseguenza della malattia pregressa (diabete) e come tali escluse dall'indennizzo, come se non bastasse avendo taciuto informazioni che influenzano la valutazione del rischio o fornito informazioni errate e reticenti e per gli art. 1892-93-94 del codice civile perdo il diritto all'indennizzo o peggio se le informazioni sono state taciute volutamente rischio una denuncia per truffa. In sintesi il problema è che le banche collocano polizze che le compagnie gli remunerano profumatamente (fino al 50% del premio pagato dal cliente), inoltre essendo finanziata insieme al mutuo la banca guadagna anche sul finanziamento, mentre i premi delle polizze vengono incassati dala compagnia alla stipula, non c'è che dire un bel giochino. [/QUOTE]
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