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Testo
<blockquote data-quote="giovamari" data-source="post: 611442" data-attributes="member: 77281"><p>Buonasera, sono il conduttore di un immobile situato nella città di Napoli e</p><p>vorrei porre alla vs attenzione il seguente problema:</p><p>nel 2009 stipulai un contratto di locazione con durata 6+6 per svolgere attività di B&B.</p><p>Per i primi 2 anni svolsi l'attività come società in accomandita semplice e quindi con partita IVA ma nel 2001, con l'autorizzazione scritta del proprietario, chiusi la p.IVA e continuai l'attività con il codice fiscale, come previsto dal regolamento della Regiona Campania. Registrai il tutto alla Agenzia delle entrate dove mi dissero che, pur con il codice fiscale, il contratto si confermava di uso cxommerciale equindi della durata di 6 +6 anni.</p><p>Alla prima scadenza del 2015 (dopo i primi 6 anni) il proprietario confermò il prosieguo per il secondo periodo di altri 6 anni.</p><p>Purtroppo, nel 2016 il proprietario vendette l'immobile ed il nuovo proprietario mi comunicò con lettera che il contratto proseguiva e che non c'era novazione.</p><p>Ora vi chiedo di approfondire la situazione ed aiutarmi a comprendere se il nuovo proprietario, alla fine del secondo periodo, mi deve l'indennità di avviamento. E' prevista per il B&B che è svolto con codice fiscale?</p><p>L'aspetto fiscale potrebbe anche essere di secondaria importanza perchè il mio lavoro comporta intensi contatti con il pubblico ed il contratto è per uso commerciale turistico, come previsto dall'art. 34 della legge 392/78. </p><p>Chiedo questo approfondimento perchè l' intenzione del nuovo proprietario è quella di non rinnovare se non a canone inaccettabile e quindi sarò costretto a lasciare l'immobile.</p><p>Inoltre vi chiedo se il nuovo proprietario può pretendere che lasci i locali adibiti a B&B (con bagno in ogni camera) oppure posso attenermi al contratto che descrive 5 vani ed accessori e quindi demolire il tutto. E' vero che avrà per me un costo (che io cercherei di contenere al minimo) ma il nuovo proprietario, se intende continuare l'attività, dovrà provvedere ex novo.</p><p>Inoltre vi chiedo se si può applicare al mio contratto il criterio che, essendo una attività extralberghiera, la durata prevista dalla legge è di 9+9 per cui la disdetta del nuovo proprietario doveva pervenire entro i 12 mesi precedenti la scadenza 2018 (2009 + 9 anni del primo periodo contrattuale).</p><p>Aspetto con ansia di leggere i vs pareri.</p><p>Grazie e buona serata</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="giovamari, post: 611442, member: 77281"] Buonasera, sono il conduttore di un immobile situato nella città di Napoli e vorrei porre alla vs attenzione il seguente problema: nel 2009 stipulai un contratto di locazione con durata 6+6 per svolgere attività di B&B. Per i primi 2 anni svolsi l'attività come società in accomandita semplice e quindi con partita IVA ma nel 2001, con l'autorizzazione scritta del proprietario, chiusi la p.IVA e continuai l'attività con il codice fiscale, come previsto dal regolamento della Regiona Campania. Registrai il tutto alla Agenzia delle entrate dove mi dissero che, pur con il codice fiscale, il contratto si confermava di uso cxommerciale equindi della durata di 6 +6 anni. Alla prima scadenza del 2015 (dopo i primi 6 anni) il proprietario confermò il prosieguo per il secondo periodo di altri 6 anni. Purtroppo, nel 2016 il proprietario vendette l'immobile ed il nuovo proprietario mi comunicò con lettera che il contratto proseguiva e che non c'era novazione. Ora vi chiedo di approfondire la situazione ed aiutarmi a comprendere se il nuovo proprietario, alla fine del secondo periodo, mi deve l'indennità di avviamento. E' prevista per il B&B che è svolto con codice fiscale? L'aspetto fiscale potrebbe anche essere di secondaria importanza perchè il mio lavoro comporta intensi contatti con il pubblico ed il contratto è per uso commerciale turistico, come previsto dall'art. 34 della legge 392/78. Chiedo questo approfondimento perchè l' intenzione del nuovo proprietario è quella di non rinnovare se non a canone inaccettabile e quindi sarò costretto a lasciare l'immobile. Inoltre vi chiedo se il nuovo proprietario può pretendere che lasci i locali adibiti a B&B (con bagno in ogni camera) oppure posso attenermi al contratto che descrive 5 vani ed accessori e quindi demolire il tutto. E' vero che avrà per me un costo (che io cercherei di contenere al minimo) ma il nuovo proprietario, se intende continuare l'attività, dovrà provvedere ex novo. Inoltre vi chiedo se si può applicare al mio contratto il criterio che, essendo una attività extralberghiera, la durata prevista dalla legge è di 9+9 per cui la disdetta del nuovo proprietario doveva pervenire entro i 12 mesi precedenti la scadenza 2018 (2009 + 9 anni del primo periodo contrattuale). Aspetto con ansia di leggere i vs pareri. Grazie e buona serata [/QUOTE]
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