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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 678399" data-attributes="member: 55799"><p>Partiamo decisamente male Jordan.</p><p></p><p>Ti poni davvero male.</p><p></p><p>In questo momento, essendo tu alle primissime battute, sei tu ad avere più necessita' dell'agenzia e dei funzionari che ci lavorano dentro.</p><p></p><p>Percio', pensare di essere sfruttato, e' un timore decisamente infondato.</p><p>Come se un nullatenente avesse paura di essere derubato.</p><p></p><p>Il "ciclo", per imparare e poter esercitare a tutto tondo, come ti ha illustrato il [USER=45033]@RobertodaBangkok[/USER] , dura quattro anni.</p><p>Se sei uno "svelto".</p><p></p><p>Se sei uno molle come il fico, anche dopo dieci anni di esercizio, non imparerai mai a lavorare correttamente.</p><p></p><p>Cosi' come accade, a tantissimi agenti immobiliari che operano attualmente e da anni sul mercato.</p><p>Che riescono a stare in piedi o a galleggiare, solo grazie alle risorse e alle dotazioni di famiglia.</p><p>Come se corressero sulla ruota del criceto corrono senza andare da nessuna parte.</p><p></p><p>Proprio perche' la gavetta non l'hanno fatta e, se l'hanno fatta, ne hanno fatta troppo poca e pure male.</p><p>Per la stessa smania di "darsi un tono" e andare a vendere, che di tutte le azioni di un agente immobiliare, e' invece la più semplice e banale fra tutte.</p><p></p><p>Con in mano il prodotto giusto, questo e' il soggiorno, quella la cucina e quello il bagno, sarebbe capace anche un bambino di 13 anni.</p><p></p><p>Ecco che imparare e consolidarsi, nella ricerca dei prodotti e nel conferimento dell'incarico, resta l'azione primaria e fondamentale per ogni intermediario.</p><p></p><p>Senza i prodotti e senza i soldi di famiglia le agenzie chiudono.</p><p>Matematico.</p><p>Troppe le spese, gli oneri e gli adempimenti da sostenere.</p><p>Basta "bucare" un mese senza vendere e cominciano le tarantelle.</p><p>Perche' recuperare e' sempre difficoltoso.</p><p></p><p>Una regola, che vale sia per chi lavora autonomamente, sia per quelli che lavorano in via subordinata.</p><p></p><p>L'attesa passiva, le conoscenze, le frequentazioni, i passaparola, non porteranno nulla di buono.</p><p></p><p>Come aspettarsi che frutti buoni e genuini, ti piovano in mano dal cielo o che ti vengano portati in dono da qualche Remagio.</p><p></p><p>Se per quelle motivazioni, riesci a trattare un affare o una trattativa, il rischio e' che questa ti scoppi in faccia, proprio nel momento di concluderla.</p><p>Quando cio' accade era meglio restarsene sul divano invece di lavorare girando per nulla.</p><p></p><p>Solo un'azione, concentrata e fondata sul territorio, potra' portarti prodotti e risultati.</p><p>Se imparerai il lavoro, i trucchi, le abilita' e i sotterfugi di mestiere, diventando un lupo sulla strada, imparare tutte le altre fasi d'esercizio, sara' un gioco da ragazzi e nelle trattative di chiusura dietro alla scrivania, avrai la forza di un leone.</p><p></p><p>Tantissimi, degli agenti immobiliari che si credono capaci, laureati, patentati o pettinati, molto spesso non sanno neanche loro cosa vendono o come potrebbero venderlo.</p><p>Nella loro corsa, a rincorrere per accalappiare, il compratore di turno.</p><p>Che pure resta l'ultima ruota del carro.</p><p></p><p>La vendite, ancor di più quando si tratta di quelle "pesanti", le fai in fase di acquisizione e poi in quella dell'accettazione.</p><p></p><p>Avvenuta la vendita, oppure le cinque o le dieci vendite al mese, quando finisce la gavetta..?</p><p>MAI.</p><p></p><p>Perche' una volta che hai venduto e incassato, che hai speso, messo da parte o sciallaquato i quattrini, poco importa.</p><p>Bisogna ricominciare e ripartire da zero.</p><p></p><p>Occorrono i prodotti e ricaricare il fucile.</p><p></p><p>Per un mediatore capace il problema non si pone.</p><p></p><p>Per gli incapaci e' un dramma.</p><p></p><p>Mentre per chi non vuole sporcarsi le mani non resta altro che pagare quelli che lo sanno fare.</p><p></p><p>Diversamente l'attesa passiva non porta da nessuna parte.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 678399, member: 55799"] Partiamo decisamente male Jordan. Ti poni davvero male. In questo momento, essendo tu alle primissime battute, sei tu ad avere più necessita' dell'agenzia e dei funzionari che ci lavorano dentro. Percio', pensare di essere sfruttato, e' un timore decisamente infondato. Come se un nullatenente avesse paura di essere derubato. Il "ciclo", per imparare e poter esercitare a tutto tondo, come ti ha illustrato il [USER=45033]@RobertodaBangkok[/USER] , dura quattro anni. Se sei uno "svelto". Se sei uno molle come il fico, anche dopo dieci anni di esercizio, non imparerai mai a lavorare correttamente. Cosi' come accade, a tantissimi agenti immobiliari che operano attualmente e da anni sul mercato. Che riescono a stare in piedi o a galleggiare, solo grazie alle risorse e alle dotazioni di famiglia. Come se corressero sulla ruota del criceto corrono senza andare da nessuna parte. Proprio perche' la gavetta non l'hanno fatta e, se l'hanno fatta, ne hanno fatta troppo poca e pure male. Per la stessa smania di "darsi un tono" e andare a vendere, che di tutte le azioni di un agente immobiliare, e' invece la più semplice e banale fra tutte. Con in mano il prodotto giusto, questo e' il soggiorno, quella la cucina e quello il bagno, sarebbe capace anche un bambino di 13 anni. Ecco che imparare e consolidarsi, nella ricerca dei prodotti e nel conferimento dell'incarico, resta l'azione primaria e fondamentale per ogni intermediario. Senza i prodotti e senza i soldi di famiglia le agenzie chiudono. Matematico. Troppe le spese, gli oneri e gli adempimenti da sostenere. Basta "bucare" un mese senza vendere e cominciano le tarantelle. Perche' recuperare e' sempre difficoltoso. Una regola, che vale sia per chi lavora autonomamente, sia per quelli che lavorano in via subordinata. L'attesa passiva, le conoscenze, le frequentazioni, i passaparola, non porteranno nulla di buono. Come aspettarsi che frutti buoni e genuini, ti piovano in mano dal cielo o che ti vengano portati in dono da qualche Remagio. Se per quelle motivazioni, riesci a trattare un affare o una trattativa, il rischio e' che questa ti scoppi in faccia, proprio nel momento di concluderla. Quando cio' accade era meglio restarsene sul divano invece di lavorare girando per nulla. Solo un'azione, concentrata e fondata sul territorio, potra' portarti prodotti e risultati. Se imparerai il lavoro, i trucchi, le abilita' e i sotterfugi di mestiere, diventando un lupo sulla strada, imparare tutte le altre fasi d'esercizio, sara' un gioco da ragazzi e nelle trattative di chiusura dietro alla scrivania, avrai la forza di un leone. Tantissimi, degli agenti immobiliari che si credono capaci, laureati, patentati o pettinati, molto spesso non sanno neanche loro cosa vendono o come potrebbero venderlo. Nella loro corsa, a rincorrere per accalappiare, il compratore di turno. Che pure resta l'ultima ruota del carro. La vendite, ancor di più quando si tratta di quelle "pesanti", le fai in fase di acquisizione e poi in quella dell'accettazione. Avvenuta la vendita, oppure le cinque o le dieci vendite al mese, quando finisce la gavetta..? MAI. Perche' una volta che hai venduto e incassato, che hai speso, messo da parte o sciallaquato i quattrini, poco importa. Bisogna ricominciare e ripartire da zero. Occorrono i prodotti e ricaricare il fucile. Per un mediatore capace il problema non si pone. Per gli incapaci e' un dramma. Mentre per chi non vuole sporcarsi le mani non resta altro che pagare quelli che lo sanno fare. Diversamente l'attesa passiva non porta da nessuna parte. [/QUOTE]
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