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Mercati immobiliari: il ciclo del 1992-1997 e il "monopattino" del 2007-2012
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<blockquote data-quote="Alessandro Frisoli" data-source="post: 252518" data-attributes="member: 634"><p>Quoto totalmente.</p><p> </p><p>Le compravendite ci sono e ci saranno sempre, è da rivedere tutta la struttura dell'intermediazione.</p><p> </p><p>Chiuderanno e stanno chiudendo le microagenzie, quelle fatte nel salotto di casa, solo su internet, quelle coll'ufficetto defilato e a poco costo.</p><p> </p><p>Intendiamoci, non voglio dire che chi opera in quel modo non sia un serio professionista e chi opera in una struttura organizzata sia un ottimo professionista, anzi, a volte è il contrario.</p><p> </p><p>Voglio dire che l'unica via d'uscita è l'aggregazione, la concetrazione, la creazione di piccole economie di scala, o la voglia imprenditoriale di farlo, adesso, sapendo che occorreranno un po' di soldini.</p><p> </p><p>Non si può più operare come in passato, pensate solo alla mole di lavoro burocratico creato nell'ultimo quinquennio.</p><p> </p><p>Inoltre non c'è niente da fare, bisogna far percepire al cliente che quando si affida a noi trova tutte le risposte alle sue domande, e le soluzioni ai suoi problemi.</p><p> </p><p>Chi vende vuole vendere, e chi compra vuole comprare avendo un'ampia scelta di immobili, delle soluzioni finanziarie, deve pensare alla ristrutturazione, deve pensare all'arredamento, deve pensare agli allacciamenti, deve pensare al trasloco, deve pensare all'idraulico, all'imbianchino, al geometra, alle pratiche burocratiche ecc ecc.</p><p> </p><p>Il cliente è molto più esigente di prima e a fronte delle mediazioni, che saranno sempre ritenute un costo aggiuntivo, occorrerà offrire un servizio degno di questo nome.</p><p> </p><p>Chi avrà voglia di strutturasi in questa maniera vincerà la sfida, gli altri dovranno aspettare un altro periodo di vacche grasse.</p><p> </p><p>P.s. chi sta scrivendo questo post non è un fanatico entusiasta, anzi, faccio parte di quelli che. dopo quasi 20 anni di onorata attività, non hanno più voglia di rimettersi in gioco. Ma è un discorso assolutamente personale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Alessandro Frisoli, post: 252518, member: 634"] Quoto totalmente. Le compravendite ci sono e ci saranno sempre, è da rivedere tutta la struttura dell'intermediazione. Chiuderanno e stanno chiudendo le microagenzie, quelle fatte nel salotto di casa, solo su internet, quelle coll'ufficetto defilato e a poco costo. Intendiamoci, non voglio dire che chi opera in quel modo non sia un serio professionista e chi opera in una struttura organizzata sia un ottimo professionista, anzi, a volte è il contrario. Voglio dire che l'unica via d'uscita è l'aggregazione, la concetrazione, la creazione di piccole economie di scala, o la voglia imprenditoriale di farlo, adesso, sapendo che occorreranno un po' di soldini. Non si può più operare come in passato, pensate solo alla mole di lavoro burocratico creato nell'ultimo quinquennio. Inoltre non c'è niente da fare, bisogna far percepire al cliente che quando si affida a noi trova tutte le risposte alle sue domande, e le soluzioni ai suoi problemi. Chi vende vuole vendere, e chi compra vuole comprare avendo un'ampia scelta di immobili, delle soluzioni finanziarie, deve pensare alla ristrutturazione, deve pensare all'arredamento, deve pensare agli allacciamenti, deve pensare al trasloco, deve pensare all'idraulico, all'imbianchino, al geometra, alle pratiche burocratiche ecc ecc. Il cliente è molto più esigente di prima e a fronte delle mediazioni, che saranno sempre ritenute un costo aggiuntivo, occorrerà offrire un servizio degno di questo nome. Chi avrà voglia di strutturasi in questa maniera vincerà la sfida, gli altri dovranno aspettare un altro periodo di vacche grasse. P.s. chi sta scrivendo questo post non è un fanatico entusiasta, anzi, faccio parte di quelli che. dopo quasi 20 anni di onorata attività, non hanno più voglia di rimettersi in gioco. Ma è un discorso assolutamente personale. [/QUOTE]
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