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l'Agente Immobiliare e le Nuove Normative
Partite IVA, il nuovo regime fiscale dei minimi al 15% non convince
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<blockquote data-quote="topcasa" data-source="post: 418750" data-attributes="member: 49727"><p>[USER=55493]@Mark79[/USER]</p><p>10/12/2014 - La riforma dei minimi non convince. A dirlo non sono solo i professionisti, ma il Servizio bilancio del Senato, che ha esaminato il testo della <a href="http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2014/disposizioni-per-la-formazione-del-bilancio-annuale-e-pluriennale-dello-stato-%28legge-di-stabilit%C3%A0-2015%29_15527.html" target="_blank"><strong>Legge di Stabilità per il 2015</strong></a>.</p><p></p><p><span style="font-size: 18px"><strong>Norme correlate</strong></span></p><p><span style="font-size: 15px"><strong><a href="http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2014/disposizioni-per-la-formazione-del-bilancio-annuale-e-pluriennale-dello-stato-%28legge-di-stabilit%C3%A0-2015%29.._15527.html" target="_blank">Bozza non ancora in vigore 30/11/ 2014</a></strong></span></p><p>Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)..</p><p></p><p> </p><p><strong>Cosa prevede il nuovo sistema</strong></p><p>Con il nuovo sistema, il reddito degli autonomi sarà tassato con un’imposta sostitutiva al 15%. Per accedere al regime agevolato, sono previste delle soglie di ricavi diverse a seconda del tipo di attività esercitata, che vanno dai <strong>15 mila euro per i professionisti </strong>ai 40 mila euro per i commercianti. Si tratta di un aumento rispetto all’attuale regime dei minimi, che prevede una tassazione dei ricavi del 5%.</p><p></p><p>In compenso non ci saranno più <strong>limiti né di età né temporali </strong>(al momento si può usufruire della minore tassazione per cinque anni, o comunque fino al compimento del trentacinquesimo anno di età).</p><p></p><p>Possono accedere al sistema della tassazione forfetaria i professionisti che nell’anno precedente hanno sostenuto <strong>spese fino a 5 mila euro </strong>lordi per lavoro accessorio e lavoratori assunti anche a progetto e che, al momento della chiusura dell’esercizio finanziario, hanno registrato un costo dei beni strumentali (tra cui non rientrano gli immobili usati per l’esercizio della professione) fino a 20 mila euro.</p><p></p><p>Non vanno conteggiati i ricavi ed i compensi derivanti dall’adeguamento agli studi di settore. Chi entra nel regime forfetario è inoltre <strong>escluso dagli studi di settore </strong>e può destinare fino al 49% del proprio reddito per eventuali collaboratori.</p><p></p><p>Per favorire l’avvio di nuove attività, per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i due successivi, il reddito è <strong>ridotto di un terzo</strong>, a condizione che il professionista non abbia esercitato un’attività professionale nei tre anni precedenti e che l’attività iniziata non rappresenti il proseguimento di una svolta in precedenza sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.</p><p></p><p>I <strong>vecchi minimi</strong>, cioè quelli con ricavi fino a 30 mila euro, che pagano l'imposta al 5%, non passeranno automaticamente al nuovo sistema, ma resteranno nel vecchio regime fino al compimento del trentacinquesimo anno di età o allo scadere del quinquennio agevolato.</p><p></p><p><strong>Le osservazioni del Senato</strong></p><p>Secondo il Servizio Bilancio del Senato, la relazione tecnica del disegno di legge non indica il numero di contribuenti potenzialmente interessati né quello attuale di soggetti che hanno optato per i vigenti regimi agevolati. Inoltre, non ci sono <strong>informazioni sulle aliquote IRPEF </strong>pagate dai potenziali beneficiari, che invece dovrebbero essere confrontate con l’aliquota al 15% dell’imposta sostitutiva per capire l’impatto della misura.</p><p></p><p>A parere del Servizio Bilancio del Senato, con il nuovo sistema potrebbero verificarsi <strong>due scenari</strong>. Potrebbero esserci sempre più soggetti aderenti ai nuovi minimi per effetto della crisi, che mantiene bassi i ricavi. D’altra parte, si potrebbe registrare un interesse crescente ad aderire ai nuovi minimi per i minori controlli cui sono assoggettati.</p><p></p><p>In generale, conclude il Senato, resta <strong>poco chiara la portata economica </strong>del nuovo sistema di tassazione degli autonomi con redditi bassi.</p><p></p><p><strong>Le critiche dei professionisti</strong></p><p>I nuovi minimi hanno suscitato lo scontento del mondo delle professioni. Secondo il <strong>Consiglio nazionale degli architetti</strong>, pianificatori, paesaggisti e conservatori, la misura danneggia i professionisti triplicando dall’attuale 5% al 15%, l’imposta forfettizzata che sostituisce IRPEF, Irap e altre tasse. Il fatto, poi, che la soglia di accesso al regime forfetizzato sia stata abbassata da 30 mila a 15 mila euro riduce fortemente la platea di possibili beneficiari.</p><p></p><p>Parere negativo è stato espresso nei giorni scorsi anche dal <strong>Consiglio nazionale degli ingegneri</strong>, che in base ad alcune simulazioni ha affermato che in alcuni casi il nuovo regime dei minimi risulta <strong><a href="http://www.edilportale.com/news/2014/12/professione/partite-IVA-ingegneri-contrari-al-nuovo-regime-fiscale-dei-minimi_42898_33.html" target="_blank"><strong>non avere alcuna convenienza</strong></a></strong> rispetto a quello ordinario.</p><p></p><p>Le regole per i nuovi minimi potrebbero però essere <strong>ancora modificate </strong>durante il passaggio del provvedimento in Senato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="topcasa, post: 418750, member: 49727"] [USER=55493]@Mark79[/USER] 10/12/2014 - La riforma dei minimi non convince. A dirlo non sono solo i professionisti, ma il Servizio bilancio del Senato, che ha esaminato il testo della [URL='http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2014/disposizioni-per-la-formazione-del-bilancio-annuale-e-pluriennale-dello-stato-%28legge-di-stabilit%C3%A0-2015%29_15527.html'][B]Legge di Stabilità per il 2015[/B][/URL]. [SIZE=5][B]Norme correlate[/B][/SIZE] [SIZE=4][B][URL='http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2014/disposizioni-per-la-formazione-del-bilancio-annuale-e-pluriennale-dello-stato-%28legge-di-stabilit%C3%A0-2015%29.._15527.html']Bozza non ancora in vigore 30/11/ 2014[/URL][/B][/SIZE] Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015).. [B]Cosa prevede il nuovo sistema[/B] Con il nuovo sistema, il reddito degli autonomi sarà tassato con un’imposta sostitutiva al 15%. Per accedere al regime agevolato, sono previste delle soglie di ricavi diverse a seconda del tipo di attività esercitata, che vanno dai [B]15 mila euro per i professionisti [/B]ai 40 mila euro per i commercianti. Si tratta di un aumento rispetto all’attuale regime dei minimi, che prevede una tassazione dei ricavi del 5%. In compenso non ci saranno più [B]limiti né di età né temporali [/B](al momento si può usufruire della minore tassazione per cinque anni, o comunque fino al compimento del trentacinquesimo anno di età). Possono accedere al sistema della tassazione forfetaria i professionisti che nell’anno precedente hanno sostenuto [B]spese fino a 5 mila euro [/B]lordi per lavoro accessorio e lavoratori assunti anche a progetto e che, al momento della chiusura dell’esercizio finanziario, hanno registrato un costo dei beni strumentali (tra cui non rientrano gli immobili usati per l’esercizio della professione) fino a 20 mila euro. Non vanno conteggiati i ricavi ed i compensi derivanti dall’adeguamento agli studi di settore. Chi entra nel regime forfetario è inoltre [B]escluso dagli studi di settore [/B]e può destinare fino al 49% del proprio reddito per eventuali collaboratori. Per favorire l’avvio di nuove attività, per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i due successivi, il reddito è [B]ridotto di un terzo[/B], a condizione che il professionista non abbia esercitato un’attività professionale nei tre anni precedenti e che l’attività iniziata non rappresenti il proseguimento di una svolta in precedenza sotto forma di lavoro dipendente o autonomo. I [B]vecchi minimi[/B], cioè quelli con ricavi fino a 30 mila euro, che pagano l'imposta al 5%, non passeranno automaticamente al nuovo sistema, ma resteranno nel vecchio regime fino al compimento del trentacinquesimo anno di età o allo scadere del quinquennio agevolato. [B]Le osservazioni del Senato[/B] Secondo il Servizio Bilancio del Senato, la relazione tecnica del disegno di legge non indica il numero di contribuenti potenzialmente interessati né quello attuale di soggetti che hanno optato per i vigenti regimi agevolati. Inoltre, non ci sono [B]informazioni sulle aliquote IRPEF [/B]pagate dai potenziali beneficiari, che invece dovrebbero essere confrontate con l’aliquota al 15% dell’imposta sostitutiva per capire l’impatto della misura. A parere del Servizio Bilancio del Senato, con il nuovo sistema potrebbero verificarsi [B]due scenari[/B]. Potrebbero esserci sempre più soggetti aderenti ai nuovi minimi per effetto della crisi, che mantiene bassi i ricavi. D’altra parte, si potrebbe registrare un interesse crescente ad aderire ai nuovi minimi per i minori controlli cui sono assoggettati. In generale, conclude il Senato, resta [B]poco chiara la portata economica [/B]del nuovo sistema di tassazione degli autonomi con redditi bassi. [B]Le critiche dei professionisti[/B] I nuovi minimi hanno suscitato lo scontento del mondo delle professioni. Secondo il [B]Consiglio nazionale degli architetti[/B], pianificatori, paesaggisti e conservatori, la misura danneggia i professionisti triplicando dall’attuale 5% al 15%, l’imposta forfettizzata che sostituisce IRPEF, Irap e altre tasse. Il fatto, poi, che la soglia di accesso al regime forfetizzato sia stata abbassata da 30 mila a 15 mila euro riduce fortemente la platea di possibili beneficiari. Parere negativo è stato espresso nei giorni scorsi anche dal [B]Consiglio nazionale degli ingegneri[/B], che in base ad alcune simulazioni ha affermato che in alcuni casi il nuovo regime dei minimi risulta [B][URL='http://www.edilportale.com/news/2014/12/professione/partite-IVA-ingegneri-contrari-al-nuovo-regime-fiscale-dei-minimi_42898_33.html'][B]non avere alcuna convenienza[/B][/URL][/B] rispetto a quello ordinario. Le regole per i nuovi minimi potrebbero però essere [B]ancora modificate [/B]durante il passaggio del provvedimento in Senato. [/QUOTE]
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