sid

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Ho chiesto diverse cose nei mesi passati in questo forum, per un disaccordo su successione ereditaria che contrappone me e mia madre a mio fratello, designato praticamente erede universale dal testamento di mio padre. Ora, credo, si potrebbe risolvere la mediazione obbligatoria, che fra l’altro è stata protratta oltre i termini di legge di 3 mesi.

Un paio di domande : il notaio mi ha detto ieri che, contestualmente al pagamento delle imposte, egli deve fare un atto in cui trasferisce praticamente tutta la roba a mio fratello in base al testamento. Subito dopo prende il nostro accordo di mediazione e lo trascrive, e quindi nuovo atto e nuova intestazione. La cosa a me sembra stranissima. Cosa mi potete dire ?

Problema per trovare le percentuali con cui pagare la tassa di successione (fra l’altro ritardo di quasi un anno e 6 mesi, mi dicono col 40% di sanzione) : i geometri fanno riferimento ai valori dati in mediazione (e ne risulta un 47 % per me), ben diversi da quelli assegnati dall’impiegata notarile, con cui io dovrei essere a poco più di un 30% ( ad esempio con due campi agricoli il notaio va via a 2 euro contro i 15, mentre i capannoni agricoli dati a mio fratello hanno un alto valore catastale; altro discorso invece per 3.000 di terreno edificabile). Qui di solito quali valori si prendono, quelli di mediazione o quelli che l’impiegata notarile ci scrive accanto ai vari mappali ? O si cerca di contrattare anche nelle fase delle percentuali per pagare le tasse ?
Grazie
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao,
rispondo alla prima delle tue domande: l'attività del Notaio dipenderà dal contenuto dell'accordo di mediazione. Ma vi siete già accordati?
 

sid

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Grazie
stiamo accordandoci, ad ogni modo abbiamo una bozza avanzata di accordo in mano, e la previsione è quella di arrivare alla definitiva, e con quella procedere. Questo accordo di mediazione obbligatorio non divide i beni in base al testamento, ma in base ad una legittima che le parti (io e mia mamma da una e mio fratello dall'altra ) hanno ipotizzato. Il testamento è stato pubblicato da mio fratello 18 mesi fa. L'impiegata notarile dice che, essendo stato pubblicato il testamento, di prima botta l'intestazione della roba va fatta in base a quello.
Che sia il caso di sentire un secondo notaio per capire ?
 

sid

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L’altra volta avevo parlato con una impiegata notarile, questa volta col notaio in persona. Egli redigerà un atto in cui tiene conto del testamento e dell’accordo. Ma è saltato fuori un problema enorme :

Il notaio ha rilevato che l’accordo di mediazione, così come anche in fretta si doveva firmare, è una bomba fiscale. visto il primo foglio dell’accordo di mediazione stragiudiziale ha detto :” ma come me lo presentate, per me questo è un trasferimento di beni, e io oltre i 50.000 euro vado via con la tassa di registro al 9% per i fabbricati e al 12 per i terreni …praticamente oltre alla tassa di successione, ulteriori 25.000 euro; qui non c’è neanche scritto come titolo Reintegrazione Di Legittima, non c’è il calcolo usuale –calcolo ben preciso- con cui il legittimario beneficiario della lesiva reintegra gli altri, si capisce chiaramente che c’è qualcosa che esula dalla pura reintegrazione…(e qui non mi dilungo). Se dovete firmare questa cosa qui e i vostri legali non vi garantiscono le tasse che vi posso garantire io, ovvero tassa di registro fissa di 200 euro( e eventualmente un ulteriore 1% se c’è una divisione,ma secondo me no perché non siete in comunione ereditaria) non firmate, venite qua che ve lo faccio io l’accordo di reintegrazione . Per gli altri punti aggiuntivi cercate di mettervi d’accordo. “ Il notaio si è anche leggermente arrabbiato perché quando si pubblica un testamento e l’erede beneficiario della disposizione lesiva decide di reintegrare gli altri, quello che il notaio alla fine redige è proprio un atto di questo tipo, indipendentemente da diverse cose.... Se si va in tribunale, quello che si chiede è proprio la reintegrazione… noi eredi fra l’altro nell’accordo di mediazione abbiamo tenuto conto delle volontà del de cuius e abbiamo cercato di reintegrare, pur con qualche scarto e negozio, se vogliamo. Ma proprio queste ultime condizioni inficiano tutto, e le imposte di registro sarebbero di migliaia di euro, a fronte dei 200 euro di un reintegrazione pura. Quindi perché non fare uno sforzo per evitare di pagare la tassa di registro ? inutile dire che noi eredi siamo d’accordissimo con notaio, neanche bisogno di pensarci su.


Abbiamo letto assieme al una pubblicazione di un commercialista su come il notaio procede con le tasse, che egli ha confermato:

**Ma, quindi, come va tassato l’accordo- atto pubblico o scrittura privata autenticata- in questione?
Se esso va inquadrato nell’ambito della vicenda successoria, atteso che di esso deve tenersi conto nella determinazione dell’imposta sulle successioni, dovrebbe concludersi che esso sia soggetto ad imposta di registro fissa.

Contro la pretesa dell’Erario presentava ricorso il Notaio, sostenendo che l’Ufficio avesse errato nel ricondurre l’accordo tra eredi e legittimari all’art. 9 della Tariffa, Parte I, allegata al DPR 131/86, in quanto esso configurava, invece, un atto mortis causa, di cui tenere contonella determinazione dell’imposta sulle successioni, come espressamente previsto dall’art. 43 del DLgs. 346/90. Pertanto, in applicazione del “pacifico principio di alternatività tra l’imposta di successione e l’imposta di registro”, tale atto, secondo il notaio, andava assoggettato ad imposta di registro in misura fissa.
Se l’atto comporta una divisione, l’imposta è dell’1%**


Quello che dice il notaio è vero, mi son letta un paio di cose interessanti, due pubblicazioni online.

Chiamo l’avvocatessa che è in riva al mare, non le riferisco del colloquio ma semplicemente la interrogo. Vi faccio un riassunto:

Le chiedo l’ esenzione oltre i 50.000 euro cosa riguarda?

RISPOSTA :Tasse che verrebbero pagate comunque nella intestazione degli immobili. E’ uno dei benefici della mediazione avere questa esenzione. Dal notaio non si avrebbe questa esenzione, questo beneficio. Riguardo alle tasse, sarà il notaio che dirà quali tasse sono da pagare, il mediatore professionista sa dire solo che c’è un beneficio in ragione del fatto che questo accordo viene fatto nell’ambito di una mediazione. Comunque c’è sempre un vantaggio rispetto ad un atto di integrazione di legittima (l’avvocatessa nomina per la prima volta questa fatidica parola, reintegrazione di legittima, perché era nella mia domanda) fatto dal notaio. Se si conclude un accordo nell’ambito della procedura di mediazione, rispetto di andare direttamente dal notaio per fare la divisione, c’è questo vantaggio fiscale. IL calcolo specifico ce lo dà il notaio nel momento in cui si fanno le intestazioni degli immobili. Si può dare al notaio solo il criterio, perché noi abbiamo stabilito nell’accordo che le tasse sono in ragione della percentuale degli immobili che toccano a ciascuno.

Le chiedo nuovamente :L’accordo di mediazione rispetta il maggiore vantaggio fiscale possibile che noi possiamo avere da un accordo di questo tipo? Nell’ambito di una analisi fiscale globale, un qualsiasi mediatore professionista prende in mano questo accordo e può dire : dal punto di vista fiscale avete fatte la cosa migliore?

RISPOSTA :Certamente, deve stare tranquilla; questo posso dirglielo io senza bisogno di andare dal mediatore professionista romano autore di una pubblicazione ( avv. Giuseppe Marottoli). Non posso dire quanto, in quanto è un calcolo che fa il notaio, non lo posso dire io, non è in grado di dirlo l’avvocato della controparte né il mediatore al tribunale.

**

Da notare che circa 40 giorni fa tutti- i due avvocati, i due geometri e il mediatore erano contro me (e mio marito che mi aiuta) perché volevano che l’accordo praticamente approntato al 4° incontro in tribunale, venisse firmato in fretta; noi ci siamo impuntati per analizzare meglio.

Cosa sarebbe successo se fosse stato firmato l’accordo definitivo di chiusura positiva della mediazione ? Ora dicono sempre tutti che nel momento in cui l’accordo sarebbe arrivato dal notaio che deve autenticare le firme in caso di trasferimenti immobiliari, in quel momento, rendendoci conto dell’errore, avremmo riscritto l’accordo.

Io ho letto che l’accordo di mediazione stragiudiziale viene depositato in segreteria per le copie, non credo che dopo una decina di giorni possiamo chiedere al mediatore di rivedere leggermente l’accordo.


Sono comunque disgustata dalla mancanza di preparazione dei legali. in questi giorni ero quasi fuori di me. Oppure sono esagerata io? Fra l’altro come è capitato a qualcun altro in questo forum, l’avvocato mi ha fatto il preventivo, su mia richiesta, solo alla fine di questo quarto incontro.Mentre proprio da un vostro thread ho appreso che è obbligatorio. Perchè non glielo avevo chiesto prima ? perché nella fase prima era stata a buon mercato, il mio geometra che me l’aveva presentata aveva detto che era tale.

Ora il geometra se ne lava le mani, lui non si intromette. Anzi è arrabbiato con me perché secondo lui è stato tutto professionale.
 

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