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<blockquote data-quote="Manlio" data-source="post: 10882" data-attributes="member: 1997"><p>La grande riforma della casa diventerà legge regionale prima dell'estate. I tempi sono questi, ma la norma regionale legata alle modifiche delle abitazioni non sarà identica a quella che lo Stato convertirà in legge fra due mesi, seppure le linee generali saranno recepite totalmente. La Regione farà proprio il decreto del Governo, ma con alcune modifiche che terranno conto della specialità della nostra regione e la nostra riforma edilizia non sarà uguale per tutta l'Isola perché si terrà conto delle diverse valenze paesaggistiche che il nostro territorio presenta.Gli aumenti possibili di volumetrie non cambieranno, così come sarà confermata la fascia intoccabile dei 300 metri dal mare, entro la quale non saranno permessi interventi di alcun tipo.</p><p>Si Stabilirà una graduazione delle quote volumetriche che si potranno aggiungere poichè la Sardegna non è sempre uguale in ogni angolo edificato. Saranno quasi certamente stabilite limitazioni di aumento delle cubature nei centri storici di antica formazione, mentre negli edifici pluripiano, saranno possibili solo interventi edilizi che trovino i condomini tutti d'accordo, anche sulla data di inizio e fine dei lavori. La novità nazionale sui lavori consentiti anche su edifici di recente realizzazione trovano d'accordo anche la nostra Regione e non ci saranno restrizioni su questo punto. Nell'ipotesi di demolizione e ricostruzione l'utilizzo di materiali tipici della bio edilizia sarà obbligatorio, una politica legata al risparmio energetico che permetterà un effettivo miglioramento del patrimonio urbano della Sardegna. Non ci sarà conflitto fra Regione e Comuni sulle autorizzazioni,basterà la Dia firmata dal progettista, ma i Comuni potranno imporre, come dice il decreto, aggiustamenti tecnico-estetici».La Regione lascerà ai sindaci facoltà di decidere sul proprio territorio, ma nella norma regionale la questione sarà trattata con maggiore attenzione.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Manlio, post: 10882, member: 1997"] La grande riforma della casa diventerà legge regionale prima dell'estate. I tempi sono questi, ma la norma regionale legata alle modifiche delle abitazioni non sarà identica a quella che lo Stato convertirà in legge fra due mesi, seppure le linee generali saranno recepite totalmente. La Regione farà proprio il decreto del Governo, ma con alcune modifiche che terranno conto della specialità della nostra regione e la nostra riforma edilizia non sarà uguale per tutta l'Isola perché si terrà conto delle diverse valenze paesaggistiche che il nostro territorio presenta.Gli aumenti possibili di volumetrie non cambieranno, così come sarà confermata la fascia intoccabile dei 300 metri dal mare, entro la quale non saranno permessi interventi di alcun tipo. Si Stabilirà una graduazione delle quote volumetriche che si potranno aggiungere poichè la Sardegna non è sempre uguale in ogni angolo edificato. Saranno quasi certamente stabilite limitazioni di aumento delle cubature nei centri storici di antica formazione, mentre negli edifici pluripiano, saranno possibili solo interventi edilizi che trovino i condomini tutti d'accordo, anche sulla data di inizio e fine dei lavori. La novità nazionale sui lavori consentiti anche su edifici di recente realizzazione trovano d'accordo anche la nostra Regione e non ci saranno restrizioni su questo punto. Nell'ipotesi di demolizione e ricostruzione l'utilizzo di materiali tipici della bio edilizia sarà obbligatorio, una politica legata al risparmio energetico che permetterà un effettivo miglioramento del patrimonio urbano della Sardegna. Non ci sarà conflitto fra Regione e Comuni sulle autorizzazioni,basterà la Dia firmata dal progettista, ma i Comuni potranno imporre, come dice il decreto, aggiustamenti tecnico-estetici».La Regione lascerà ai sindaci facoltà di decidere sul proprio territorio, ma nella norma regionale la questione sarà trattata con maggiore attenzione. [/QUOTE]
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