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Piano casa a misura di Sardegna.
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<blockquote data-quote="Manlio" data-source="post: 12975" data-attributes="member: 1997"><p><strong>Re: Piano casa sardo al traguardo.</strong></p><p></p><p><span style="color: #FF0000">Il Piano casa sardo vedrà la luce entro la prossima settimana</span>. Ma la sorpresa arriva dagli aggiornamenti al Ppr: «Intendiamo ripristinare la certezza del diritto dove norme scorrette hanno creato grossi problemi di interpretazione». Sono parole del presidente Cappellacci che fa riferimento a decine di cantieri bloccati dalla precedente Giunta nelle città e lungo le coste e al conseguente grave danno causato al sistema economico. «Meccanismi come l'intesa di programma, che la Regione utilizzava per autorizzare interventi anche nelle zone off limits, saranno eliminati». </p><p>Per il presidente Ugo Cappellacci servono «regole chiare che garantiscano equità e certezza di diritto», perché «il sistema non ha bisogno di valutazioni di principio». Quindi svela le strategie sulla pianificazione generale: «In prospettiva», aggiunge il governatore, «va rivisitata la legge quadro urbanistica». Le scadenze più immediate sono gli adeguamenti per abbattere le criticità del Piano paesaggistico, con la garanzia che «non ci saranno più problemi di interpretazione su ciò che si può fare e su ciò che è vietato, situazione che ha creato un grave danno al sistema economico», e il Piano casa. Su questo fronte, la Regione ha deciso di chiudere la partita: «La prossima settimana il piano strategico di riqualificazione della Sardegna sarà portato al confronto delle forze politiche di maggioranza». La presentazione in Consiglio «potrebbe avvenire entro luglio». Ieri sera, durante l'assemblea provinciale della Confindustria, Cappellacci ha ribadito che «il disegno di legge regionale ha le stesse potenzialità del Piano casa proposto dal presidente Berlusconi e sarà formulato sulla base del contributo che abbiamo fornito durante i lavori della conferenza Stato-Regioni». La filosofia portante «sarà il rilancio economico nel rispetto dell'ambiente».</p><p>Il timore che il Piano casa potesse essere condizionato dall'eventuale conferma dei vincoli nel Piano paesaggistico nei giorni scorsi ha scatenato le reazioni un po' di tutti i settori economici. <span style="color: #FF0000">Proprio ieri i vertici di Confindustria sarda hanno chiesto «l'immediata attuazione del Piano casa». </span>E la filosofia deve ricalcare quella della proposta di legge nazionale, presentata dal deputato Mauro Pili e sottoscritta da 140 parlamentari del Pdl, soprattutto sul versante del risparmio energetico e sulla qualità degli interventi. Da Massimo Putzu, leader degli industriali, arriva un invito alla Giunta regionale: «Serve un atto di coraggio, una decisione forte da assumere immediatamente: il programma di riqualificazione deve essere recepito nel collegato alla Finanziaria».</p><p>In mattinata, a Cagliari, Pili ha esposto le linee generali del programma ai vertici degli industriali, ricevendo attestazioni di sostanziale accoglimento. «L'interesse di Confindustria sarda per il piano strategico nazionale è fondamentale», ha detto l'ex presidente della Regione. «Dobbiamo mettere a punto anche in Sardegna una proposta moderna e innovativa che possa realizzare un vero e proprio piano di rinascita fondato sullo sviluppo economico e sull'efficienza energetica e ambientale, che consenta di riqualificare l'intero patrimonio edilizio sardo. Dopo cinque anni di carestia occorre volare alto per recuperare il tempo perso». Al vertice era presente anche il deputato del Pdl Settimo Nizzi, che ha ribadito agli industriali il suo pensiero sul programma strategico di riqualificazione: «È un'opportunità unica, che la Sardegna non può farsi sfuggire». Sulle novità del Ppr, ha aggiunto, «bisogna scardinare le intese di programma, non era il massimo che la Giunta regionale decidesse su tutto, saltando i Comuni. Dobbiamo fare in modo che, nella nuova filosofia, non ci siano più distinzioni tra bianchi e neri».</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Manlio, post: 12975, member: 1997"] [b]Re: Piano casa sardo al traguardo.[/b] [color=#FF0000]Il Piano casa sardo vedrà la luce entro la prossima settimana[/color]. Ma la sorpresa arriva dagli aggiornamenti al Ppr: «Intendiamo ripristinare la certezza del diritto dove norme scorrette hanno creato grossi problemi di interpretazione». Sono parole del presidente Cappellacci che fa riferimento a decine di cantieri bloccati dalla precedente Giunta nelle città e lungo le coste e al conseguente grave danno causato al sistema economico. «Meccanismi come l'intesa di programma, che la Regione utilizzava per autorizzare interventi anche nelle zone off limits, saranno eliminati». Per il presidente Ugo Cappellacci servono «regole chiare che garantiscano equità e certezza di diritto», perché «il sistema non ha bisogno di valutazioni di principio». Quindi svela le strategie sulla pianificazione generale: «In prospettiva», aggiunge il governatore, «va rivisitata la legge quadro urbanistica». Le scadenze più immediate sono gli adeguamenti per abbattere le criticità del Piano paesaggistico, con la garanzia che «non ci saranno più problemi di interpretazione su ciò che si può fare e su ciò che è vietato, situazione che ha creato un grave danno al sistema economico», e il Piano casa. Su questo fronte, la Regione ha deciso di chiudere la partita: «La prossima settimana il piano strategico di riqualificazione della Sardegna sarà portato al confronto delle forze politiche di maggioranza». La presentazione in Consiglio «potrebbe avvenire entro luglio». Ieri sera, durante l'assemblea provinciale della Confindustria, Cappellacci ha ribadito che «il disegno di legge regionale ha le stesse potenzialità del Piano casa proposto dal presidente Berlusconi e sarà formulato sulla base del contributo che abbiamo fornito durante i lavori della conferenza Stato-Regioni». La filosofia portante «sarà il rilancio economico nel rispetto dell'ambiente». Il timore che il Piano casa potesse essere condizionato dall'eventuale conferma dei vincoli nel Piano paesaggistico nei giorni scorsi ha scatenato le reazioni un po' di tutti i settori economici. [color=#FF0000]Proprio ieri i vertici di Confindustria sarda hanno chiesto «l'immediata attuazione del Piano casa». [/color]E la filosofia deve ricalcare quella della proposta di legge nazionale, presentata dal deputato Mauro Pili e sottoscritta da 140 parlamentari del Pdl, soprattutto sul versante del risparmio energetico e sulla qualità degli interventi. Da Massimo Putzu, leader degli industriali, arriva un invito alla Giunta regionale: «Serve un atto di coraggio, una decisione forte da assumere immediatamente: il programma di riqualificazione deve essere recepito nel collegato alla Finanziaria». In mattinata, a Cagliari, Pili ha esposto le linee generali del programma ai vertici degli industriali, ricevendo attestazioni di sostanziale accoglimento. «L'interesse di Confindustria sarda per il piano strategico nazionale è fondamentale», ha detto l'ex presidente della Regione. «Dobbiamo mettere a punto anche in Sardegna una proposta moderna e innovativa che possa realizzare un vero e proprio piano di rinascita fondato sullo sviluppo economico e sull'efficienza energetica e ambientale, che consenta di riqualificare l'intero patrimonio edilizio sardo. Dopo cinque anni di carestia occorre volare alto per recuperare il tempo perso». Al vertice era presente anche il deputato del Pdl Settimo Nizzi, che ha ribadito agli industriali il suo pensiero sul programma strategico di riqualificazione: «È un'opportunità unica, che la Sardegna non può farsi sfuggire». Sulle novità del Ppr, ha aggiunto, «bisogna scardinare le intese di programma, non era il massimo che la Giunta regionale decidesse su tutto, saltando i Comuni. Dobbiamo fare in modo che, nella nuova filosofia, non ci siano più distinzioni tra bianchi e neri». [/QUOTE]
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