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Provvigione non riconosciuta e collega inadempiente ,come agire a mia tutela
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<blockquote data-quote="eva2008" data-source="post: 244352" data-attributes="member: 43298"><p>ciao a tutti,</p><p>a febbraio una cliente mi contatta per vendere il suo immobile in quanto interessata ad acquistare altro immobile in altra città visionato tramite altra agenzia,me ne consegna le chiavi e da quel momento inizio le visite con i possibili acquirenti.La cliente notte e giorno mi assilla di telefonate per conoscere l'esito di ogni appuntamento.Dopo qualche mese mi comunica la sua intenzione di proporre al proprietario della casa di suo interesse una permuta.Dopo qualche giorno mi contatta la collega (mai vista nè conosciuta!) per chiedermi una valutazione scritta dell'immobile e mi fa presente che di lì a breve sarebbe venuta con il cliente (il signore al quale sarebbe stata proposta la permuta) e che le sarebbero servite le chiavi dell'appartament<img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/scream.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":shock:" title="Shock :shock:" data-shortname=":shock:" />vviamente il giorno dopo invio la valutazione richiesta e do la mia disponibilità a consegnarle le chiavi.Passa qualche giorno e la collega mi contatta nuovamente per chiedermi se poteva dare il mio numero di telefono al cliente cosicchè avrebbe potuto mettersi in contatto direttamente con me per venire a visionare l'immobile (le nostre città distano 100 km).Il giorno seguente mi chiama il cliente e mi chiede di poter visionare l'immobile nella stessa giornata...disdico i miei appuntamenti e vado.Nel frattempo mi chiama la mia cliente (proprietaria dell'immobile oggetto di permuta) e mi implora di fare tutto il possibile per convincere il signore ad accettare la sua proposta.L'appuntamento dura quasi 2 ore...</p><p>Due settimane dopo mi contatta nuovamente la collega per dirmi che di lì a breve il cliente sarebbe voluto tornare a visionare l'immobile per prendere una decisione.Ecco che il giorno dopo torna con la famiglia...dopo più di un ora e mezzo mi comunica di accettare la permuta.Chiamo immediatamente la mia cliente per riferirle la buona notizia ed ella mi ringrazia.Da quel momento sono cessate le chiamate della mia cliente ed anche della collega.Passa un mesetto e decido di chiedere spiegazioni alla cliente circa l'andamento della trattiva...tutta entusiasta la cliente mi comunica che il giorno seguente presso l'ufficio della collega ci sarebbe stato il compromesso...alla mia richiesta di riconoscimento della parte di mediazione a me spettante la signora cade dalle nuvole dicendo che aveva già pattuito il costo con la collega e che a me avrebbe mandato un piccolo presente per ringraziarmi della mia gentilezza.A quel punto il giorno seguente mi presento nell'ufficio della collega e questa inizialmente non vuole riconoscere il mio diritto alla mediazione per poi invece chiedermi di trovare un accordo bonario...ecco che a questo punto entra la mia cliente che inizia ad offendermi dicendomi che sono una persona avida,da vomito...</p><p>Esco dall'ufficio contando nell'accordo pattuito.Il giorno seguente invio mail per chiedere tempi di pagamento della mia spettanza alla collega,ma non ricevo risposta alcuna.</p><p>Dopo una settimana invio lettera raccomandata A/R alla cliente e alla collega dove elenco i fatti e chiedo il pagamento della mia provvigione...la cliente l'ha ritirata ma non mi ha nè risposto nè mi ha contattata,la collega invece non ha neppure ritirato la raccomandata!</p><p>Cosa mi consigliate di fare a questo punto?Vado da un avvocato?</p><p>Siete d'accordo con me che mi spetti la mia provvigione?</p><p>Ps:ho dimenticato di sottolineare che agli appuntamenti fatti con il signore non si sono mai presentate nè la cliente nè la collega e che il tutto è dimostrabile da testi!</p><p>Grazie tante a chi mi vorrà rispondere!!!</p><p>Buon lavoro a tutti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="eva2008, post: 244352, member: 43298"] ciao a tutti, a febbraio una cliente mi contatta per vendere il suo immobile in quanto interessata ad acquistare altro immobile in altra città visionato tramite altra agenzia,me ne consegna le chiavi e da quel momento inizio le visite con i possibili acquirenti.La cliente notte e giorno mi assilla di telefonate per conoscere l'esito di ogni appuntamento.Dopo qualche mese mi comunica la sua intenzione di proporre al proprietario della casa di suo interesse una permuta.Dopo qualche giorno mi contatta la collega (mai vista nè conosciuta!) per chiedermi una valutazione scritta dell'immobile e mi fa presente che di lì a breve sarebbe venuta con il cliente (il signore al quale sarebbe stata proposta la permuta) e che le sarebbero servite le chiavi dell'appartamento.Ovviamente il giorno dopo invio la valutazione richiesta e do la mia disponibilità a consegnarle le chiavi.Passa qualche giorno e la collega mi contatta nuovamente per chiedermi se poteva dare il mio numero di telefono al cliente cosicchè avrebbe potuto mettersi in contatto direttamente con me per venire a visionare l'immobile (le nostre città distano 100 km).Il giorno seguente mi chiama il cliente e mi chiede di poter visionare l'immobile nella stessa giornata...disdico i miei appuntamenti e vado.Nel frattempo mi chiama la mia cliente (proprietaria dell'immobile oggetto di permuta) e mi implora di fare tutto il possibile per convincere il signore ad accettare la sua proposta.L'appuntamento dura quasi 2 ore... Due settimane dopo mi contatta nuovamente la collega per dirmi che di lì a breve il cliente sarebbe voluto tornare a visionare l'immobile per prendere una decisione.Ecco che il giorno dopo torna con la famiglia...dopo più di un ora e mezzo mi comunica di accettare la permuta.Chiamo immediatamente la mia cliente per riferirle la buona notizia ed ella mi ringrazia.Da quel momento sono cessate le chiamate della mia cliente ed anche della collega.Passa un mesetto e decido di chiedere spiegazioni alla cliente circa l'andamento della trattiva...tutta entusiasta la cliente mi comunica che il giorno seguente presso l'ufficio della collega ci sarebbe stato il compromesso...alla mia richiesta di riconoscimento della parte di mediazione a me spettante la signora cade dalle nuvole dicendo che aveva già pattuito il costo con la collega e che a me avrebbe mandato un piccolo presente per ringraziarmi della mia gentilezza.A quel punto il giorno seguente mi presento nell'ufficio della collega e questa inizialmente non vuole riconoscere il mio diritto alla mediazione per poi invece chiedermi di trovare un accordo bonario...ecco che a questo punto entra la mia cliente che inizia ad offendermi dicendomi che sono una persona avida,da vomito... Esco dall'ufficio contando nell'accordo pattuito.Il giorno seguente invio mail per chiedere tempi di pagamento della mia spettanza alla collega,ma non ricevo risposta alcuna. Dopo una settimana invio lettera raccomandata A/R alla cliente e alla collega dove elenco i fatti e chiedo il pagamento della mia provvigione...la cliente l'ha ritirata ma non mi ha nè risposto nè mi ha contattata,la collega invece non ha neppure ritirato la raccomandata! Cosa mi consigliate di fare a questo punto?Vado da un avvocato? Siete d'accordo con me che mi spetti la mia provvigione? Ps:ho dimenticato di sottolineare che agli appuntamenti fatti con il signore non si sono mai presentate nè la cliente nè la collega e che il tutto è dimostrabile da testi! Grazie tante a chi mi vorrà rispondere!!! Buon lavoro a tutti [/QUOTE]
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