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<blockquote data-quote="Diego Antonello" data-source="post: 155589" data-attributes="member: 34195"><p>qua ovviamente ssi sta parlando di RISCHI....che è quallo che interessa: il rischio del classico proposta-compromesso-rogito è quella che, nel caso ci fossero dei problemi , si corre il rischio di vedersi annullare l'accordo a causa del richiamo, nella proposta, pur accettata, a un successivo atto intermedio.</p><p>questi i fatti.</p><p>sinceramente non ho letto le sentenze in cui le proposte col richiamo a un successivo preliminare sono state annullate, quindi non conosco i casi concreti e le motivazioni le posso solo intuire: se ho già un preliminare efficace (come è e resta una proposta accettata), non c'è bisogno di un ulteriore preliminare (probabilmente sulle proposte oggetto di queste sentenze l'atto intermedio era chiamato proprio "contratto preliminare").</p><p>consiglio mio, odne evitare rischi e problemi: o non prevedere espressamente l'atto intermedio oppure definirlo (come faccio io) "scrittura privata integrativa"...........con quest'ultima definizione, infatti, non è eccepibile alcuna motivazione di invalidità della proposta, in quanto la scrittura intermedia va a inserirsi, appunto, espressamente solo come INTEGRAZIONE al precedente accordo, mantenendone la validità ma integrandone i dettagli</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Diego Antonello, post: 155589, member: 34195"] qua ovviamente ssi sta parlando di RISCHI....che è quallo che interessa: il rischio del classico proposta-compromesso-rogito è quella che, nel caso ci fossero dei problemi , si corre il rischio di vedersi annullare l'accordo a causa del richiamo, nella proposta, pur accettata, a un successivo atto intermedio. questi i fatti. sinceramente non ho letto le sentenze in cui le proposte col richiamo a un successivo preliminare sono state annullate, quindi non conosco i casi concreti e le motivazioni le posso solo intuire: se ho già un preliminare efficace (come è e resta una proposta accettata), non c'è bisogno di un ulteriore preliminare (probabilmente sulle proposte oggetto di queste sentenze l'atto intermedio era chiamato proprio "contratto preliminare"). consiglio mio, odne evitare rischi e problemi: o non prevedere espressamente l'atto intermedio oppure definirlo (come faccio io) "scrittura privata integrativa"...........con quest'ultima definizione, infatti, non è eccepibile alcuna motivazione di invalidità della proposta, in quanto la scrittura intermedia va a inserirsi, appunto, espressamente solo come INTEGRAZIONE al precedente accordo, mantenendone la validità ma integrandone i dettagli [/QUOTE]
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