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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 355035" data-attributes="member: 6214"><p>Sul piano strettamente tecnico la riduzione dell'affitto potrebbe anche non essere registrata, rimanendo come scrittura privata.</p><p>Sul piano pratico è invece vivamente consigliabile farlo: è l'unico modo certo per dimostrare e documentare alla AdE la riduzione di reddito rispetto al contratto originario, soprattutto in relazione all'imposta sul reddito (IRPEF o cedolare che sia).</p><p>La scrittura dovrà richiamare il vecchio contratto, e specificare la variazione del canone e la eventuale durata di detta variazione; per essere registrata, va fatta in bollo (oggi 16€): l'imposta di registro sarà di 67€ fissi (almeno lo scorso anno era ancora così).</p><p>Il vecchio contratto continuerà quindi ad esistere con tutte le altre condizioni e durata complessiva, fatta eccezione per il canone variato.</p><p></p><p>p.s.: ho sovrapposto involontariamente la mia risposta a quella esaurientissima di Studio CR</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 355035, member: 6214"] Sul piano strettamente tecnico la riduzione dell'affitto potrebbe anche non essere registrata, rimanendo come scrittura privata. Sul piano pratico è invece vivamente consigliabile farlo: è l'unico modo certo per dimostrare e documentare alla AdE la riduzione di reddito rispetto al contratto originario, soprattutto in relazione all'imposta sul reddito (IRPEF o cedolare che sia). La scrittura dovrà richiamare il vecchio contratto, e specificare la variazione del canone e la eventuale durata di detta variazione; per essere registrata, va fatta in bollo (oggi 16€): l'imposta di registro sarà di 67€ fissi (almeno lo scorso anno era ancora così). Il vecchio contratto continuerà quindi ad esistere con tutte le altre condizioni e durata complessiva, fatta eccezione per il canone variato. p.s.: ho sovrapposto involontariamente la mia risposta a quella esaurientissima di Studio CR [/QUOTE]
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