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<blockquote data-quote="chiotas" data-source="post: 395363" data-attributes="member: 48508"><p>DEDA ho degli amici che si trovano nella tua stessa identica situazione. La maggior parte si trova ad aver pagato circa il 90% del prezzo pattuito, alcuni hanno fidejussioni bancarie che coprono intaramente gli acconti versati, i più tranquilli, altri circa il 50% del versato, altri 0%. Dopo aver sentito associazioni consumatori, avvocati, notai, associazione nazionale vittime fallimenti immobiliari la risposta è stata pressochè univoca ... non fare nulla (cioè stare fermi ed aspettare gli eventi). Le banche non hanno in questo momento nessun interesse a far fallire le imprese come gli artigiani che hanno lavorato per l'impresa. Tutti attendono l'evoluzione del mercato (nel lungo periodo 10 anni circa). Le banche devono fare i conti con gli stress test previsti dal Basilea 3, non dichiarano inesigibili i crediti dai mutui fondiari (quello da cui deriva, penso la tua ipoteca) per loro sono e devono rimanere crediti esigibili, hanno pensato alle bad-bank ma non credo nessuno le abbia istituite . Nessuno degli amici ha il preliminare trascritto (il cui effetto prenotativo è limitato a due anni, dopodichè diventa attaccabile) e si trovano con gli appartamenti con iscritte diverse ipoteche (8 per essere precisi). Solo uno di loro sta vagliando l'ipotesi di ricorrere all'atto coatto sapendo che si troverebbe comunque tutte le ipoteche a proprio carico. Non ho risposto alla tua domanda, ma di certo, dall'idea che mi sono fatto tanti italiani si trovano in questa situazione. Il meccanismo dei crediti/debiti che ha fatto funzionare l'edilizia fino ad ora mi pare si sia bloccato al 2012, se non si inizia a edificare nuovamente le imprese non riescono a chiudere i contratti esistenti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="chiotas, post: 395363, member: 48508"] DEDA ho degli amici che si trovano nella tua stessa identica situazione. La maggior parte si trova ad aver pagato circa il 90% del prezzo pattuito, alcuni hanno fidejussioni bancarie che coprono intaramente gli acconti versati, i più tranquilli, altri circa il 50% del versato, altri 0%. Dopo aver sentito associazioni consumatori, avvocati, notai, associazione nazionale vittime fallimenti immobiliari la risposta è stata pressochè univoca ... non fare nulla (cioè stare fermi ed aspettare gli eventi). Le banche non hanno in questo momento nessun interesse a far fallire le imprese come gli artigiani che hanno lavorato per l'impresa. Tutti attendono l'evoluzione del mercato (nel lungo periodo 10 anni circa). Le banche devono fare i conti con gli stress test previsti dal Basilea 3, non dichiarano inesigibili i crediti dai mutui fondiari (quello da cui deriva, penso la tua ipoteca) per loro sono e devono rimanere crediti esigibili, hanno pensato alle bad-bank ma non credo nessuno le abbia istituite . Nessuno degli amici ha il preliminare trascritto (il cui effetto prenotativo è limitato a due anni, dopodichè diventa attaccabile) e si trovano con gli appartamenti con iscritte diverse ipoteche (8 per essere precisi). Solo uno di loro sta vagliando l'ipotesi di ricorrere all'atto coatto sapendo che si troverebbe comunque tutte le ipoteche a proprio carico. Non ho risposto alla tua domanda, ma di certo, dall'idea che mi sono fatto tanti italiani si trovano in questa situazione. Il meccanismo dei crediti/debiti che ha fatto funzionare l'edilizia fino ad ora mi pare si sia bloccato al 2012, se non si inizia a edificare nuovamente le imprese non riescono a chiudere i contratti esistenti. [/QUOTE]
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