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Vendere l'80% di una proprietà a Firenze? Possibile?
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<blockquote data-quote="skywalker" data-source="post: 403148" data-attributes="member: 14323"><p>Che rimangano a poltrire o meno è ininfluente così come è ininfluente il fatto che la figlia sia minorenne o che la situazione di salute degli occupanti siano buone o no.</p><p>Forse non mi sono spiegato bene...</p><p>Non è fatto divieto al proprietario che non vuol vendere la casa di rilevarla pagando all'altro la proporzionale quota, se non ha soldi può chiedere un mutuo e se anche questa possibilità gli è negata non ha scelta se non quella di consentire la vendita vista sancita la valenza legale dell'altro comunista che non può essere obbligato a mantenere una quota che non desidera più.</p><p>In questo caso colui che rifiuta sia l'acquisto in proprio dalla controparte che di consentire alla vendita ha legalmente torto in quanto nega un diritto all'altro comunista visto che così facendo compromette la proprietà altrui.</p><p>La figlia minorenne ha si diritto di avere un'abitazione ma la legge non prevede che tale abitazione debba essere di proprietà ma solo idonea all'uso, considera inoltre che in caso di vendita lui verrebbe liquidato con il 20% del ricavato e non buttato in mezzo ad una strada quindi...nulla di anomalo.</p><p>Non c'è in questo caso la possibilità di perdere tutto come pensi ma solo quella di fare o un buon affare...o uno ottimo!</p><p>E sai perché?</p><p>Forse non hai capito o non sai cosa avviene in questi casi.</p><p>Avviene che in assenza di accordo (cosa che ritengo improbabile visto che ripicca o no nei confronti della moglie sicuramente il marito interverrà per evitare l'irreparabile) la casa viene messa all'asta ed in quel caso sì che difficilmente qualcuno acquisterebbe il 20% di detta proprietà tranne che il proprietario del restante 80% che a questo punto aspetterà fino a quando la casa non abbia raggiunto un valore tanto basso da essere addirittura ininfluente rispetto al tempo trascorso per concludere l'affare.</p><p>In quest'ultimo caso il fatto che ci siano o meno dei minorenni, dei moribondi o dei mutilati diviene se possibile ancora più irrilevante visto che la procedura avviata si può concludere solo con la vendita del bene.</p><p>Uno speculatore capace non perde tutto con una cosuccia così, al limite realizza un 200 o 300% di quanto investito.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="skywalker, post: 403148, member: 14323"] Che rimangano a poltrire o meno è ininfluente così come è ininfluente il fatto che la figlia sia minorenne o che la situazione di salute degli occupanti siano buone o no. Forse non mi sono spiegato bene... Non è fatto divieto al proprietario che non vuol vendere la casa di rilevarla pagando all'altro la proporzionale quota, se non ha soldi può chiedere un mutuo e se anche questa possibilità gli è negata non ha scelta se non quella di consentire la vendita vista sancita la valenza legale dell'altro comunista che non può essere obbligato a mantenere una quota che non desidera più. In questo caso colui che rifiuta sia l'acquisto in proprio dalla controparte che di consentire alla vendita ha legalmente torto in quanto nega un diritto all'altro comunista visto che così facendo compromette la proprietà altrui. La figlia minorenne ha si diritto di avere un'abitazione ma la legge non prevede che tale abitazione debba essere di proprietà ma solo idonea all'uso, considera inoltre che in caso di vendita lui verrebbe liquidato con il 20% del ricavato e non buttato in mezzo ad una strada quindi...nulla di anomalo. Non c'è in questo caso la possibilità di perdere tutto come pensi ma solo quella di fare o un buon affare...o uno ottimo! E sai perché? Forse non hai capito o non sai cosa avviene in questi casi. Avviene che in assenza di accordo (cosa che ritengo improbabile visto che ripicca o no nei confronti della moglie sicuramente il marito interverrà per evitare l'irreparabile) la casa viene messa all'asta ed in quel caso sì che difficilmente qualcuno acquisterebbe il 20% di detta proprietà tranne che il proprietario del restante 80% che a questo punto aspetterà fino a quando la casa non abbia raggiunto un valore tanto basso da essere addirittura ininfluente rispetto al tempo trascorso per concludere l'affare. In quest'ultimo caso il fatto che ci siano o meno dei minorenni, dei moribondi o dei mutilati diviene se possibile ancora più irrilevante visto che la procedura avviata si può concludere solo con la vendita del bene. Uno speculatore capace non perde tutto con una cosuccia così, al limite realizza un 200 o 300% di quanto investito. [/QUOTE]
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