marcolino1962

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Salve sono comproprietario di un immobile indiviso con quote paritarie con altri due comproprietari. Ora uno di essi che ne usufruisce per una sua attività commerciale , senza per altro corrispondere alcunché agli altri , ed è per questo che è stata iniziata una causa per la divisione, sta facendo di sua iniziativa lavori di ammodernamento anche molto onerosi senza minimamente comunicarcelo e quindi senza neanche chiederci se saremmo d'accordo sulla esecuzione e sui costi . oltretutto ora ci chiede il contributo alle spese senza contare che il 90% dei lavori sono stati fatti per rendere più competitiva l'attività stessa .Tutto questo è regolare , essendo un comproprietario pensionato come può contribuire a spese cosi ingenti? Vi ringrazio Marco
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Caro Marco: il fatto che tu sia pensionato con difficoltà ad affrontare spese ingenti, è irrilevante. Ma resta il fatto che il tuo comproprietario non può avanzare solo pretese.

Visto che siete ormai in causa, , non mi preoccupererei troppo di contribuire a queste spese di ammodernamento. Fatti fare una dettagliata relazione dei lavori da fare e fatti, dei preventivi richiesti e delle regolari spese fatturate.

Se non le ha concordate con voi altri non potrà pretendere il contributo ed il giudice ne terrà conto.

Però un consiglio: se l'immobile è indivisibile, il giudice se non trovate un accordo sarà costretto a metterlo in vendita, e magari all'asta: sareste tutti danneggiati nel doverlo cedere a valori forse inferiori a quelli di mercato.

Proponete quindi al comproprietario che ne sta godendo di rilevare la vostra quota: arriverete al medesimo risultato, forse con maggior ricavo.
 

planet01

Membro Ordinario
Sono concorde con Bastimento, ma visto che non ha mai pagato canoni, il valore della quota andrebbe valutato allo stato attuale, cioè con lavori di miglioramento eseguiti, perché se avesse pagato regolarmente i canoni, forse il pensionate avrebbe avuto un tesoretto da spendere per il miglioramento della proprietà, e non sentirsi su un piano inferiore perché un comproprietario ha arbitrariamente speso tanti soldini per migliorare la sua attività, facendola pagare agli altri e soprattutto senza dare la possibilità agli altri di verificare l'utilità dei lavori ed i prezzi dei lavori, sinceramente sembra una manovra per costringere gli altri due comproprietari a regalare le proprie quote. Vanno computati i lavori necessari per il mantenimento dell'immobile e non per il miglioramento dell'attività, vanno applicati i prezzi correnti di mercato e non quelli che sono stati "fatturati", vanno computati i mancati canoni con i relativi interessi legali. Solo dopo ci si può sedere e ragionare sulla possibilità di cedere le quote.
 

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