gmp

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L'agente ha parlato di rogito non di compromesso, comunque come dici tu non è proprio una questione da poco, intanto gli dai dei soldi, e prima di un anno non puoi dire ne fare nulla
..lasciate perdere... la cosa piu sicura in assoluto è saltare proprio il compromesso e andare direttamente al rogito... anche solo in un mese o due, possono accadere tante cose... piu o meno volontarie...

tornando all'incipit del romanzo, fossi in voi solleciterei il ribasso delle richieste per i cespiti calabresi a chi di dovere, inutile aspettare chimeriche riprese del mercato specialmente in quelle zone oramai alla deriva macroeconomica e geopolitica, meglio s-vendere oggi che pagare IMU per i prossimi decenni e nel frattempo regalare pure interessi alle banche. Per quanto poco possa apparire, meglio incassare subito del cash.
 
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Vince86

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Privato Cittadino
..lasciate perdere... la cosa piu sicura in assoluto è saltare proprio il compromesso e andare direttamente al rogito... anche solo in un mese o due, possono accadere tante cose... piu o meno volontarie...

tornando all'incipit del romanzo, fossi in voi solleciterei il ribasso delle richieste per i cespiti calabresi a chi di dovere, inutile aspettare chimeriche riprese del mercato specialmente in quelle zone oramai alla deriva macroeconomica e geopolitica, meglio s-vendere oggi che pagare IMU per i prossimi decenni e nel frattempo regalare pure interessi alle banche. Per quanto poco possa apparire, meglio incassare subito del cash.
@gmp
Ti ringrazio del consiglio, perché un consiglio è sempre un consiglio, però tu forse pensi di parlare con un lombardo che ha qualcosa in calabria... non con un terrone... se mi suggerisci di svendere tutto quello che abbiamo per comprare qui a milano dove tutto è sopravvalutato allora preparo le valigie e provo in una nazione più civile.
Comunque non credo che tu conosca la situazione economica delle nostre parti. Si vive con poco, si è sempre risparmiato e i soldi ci sono... solo che visto il periodo la gente o non vuole rischiare o fa finta di non potere.
Comunque per un terreno che in questo momento ci era stato valutato 100.000 e noi vorremmo vendere a 90.000 la migliore offerta è stata 70.000, tutta da verificare, quando nel 2006 (appena morta la nonna) ce ne hanno offerti 120.000...

Poi vieni qui a Milano e non riesci a comprare nemmeno una casa occupata che nessun altro vuole e sai perché? non perché non te la puoi permettere ma solo per limiti culturali, quelli degli italiani però...
 

Vince86

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Privato Cittadino
secondo me però ha ragione.
nelle grandi città ci sono delle zone talmente conce che la cosa migliore da augurargli è un terremoto 8 grado.
alla fine il valore del cespite, ridotto a solo terreno, sarà maggiore di quello iniziale.
Ciao, su questo ti do ragione, ma i terremoti non sono selettivi, prima o poi bisogna che qualcuno faccia qualcosa. Io in via Imbonati ci andrei a vivere a mio rischio, ma sono convinto che le cose possano cambiare.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Ciao, su questo ti do ragione, ma i terremoti non sono selettivi, prima o poi bisogna che qualcuno faccia qualcosa. Io in via Imbonati ci andrei a vivere a mio rischio, ma sono convinto che le cose possano cambiare.
beh, ovviamente era una boutade :)
sulle speranze di riqualificazione però ho dei seri dubbi.
io da quelle parti ci ho lavorato, 15 anni fa (in realtà in piazzale istria, ma una volta ogni 15 giorni ero in piazzale maciachini).
la zona non era spettacolare, ma - a memoria - era senz'altro parecchio meglio di come è ora.
metti anche che, da quando sono... emigrato ho alzato un pochino l'asticella della misurazione delle qualità della vita.
rimane sempre il fatto che a me sembra che sia una zona che sta via via scivolando verso un progressivo abbrutimento che ben difficilmente potrà essere interrotto da una qualsivoglia iniziativa di recupero.
sui limiti culturali (degli italiani) si apre un mondo, estremamente variopinto e variegato.
rimane il fatto che nei quartieri... com'è che li chiamano ora? multietnici, mi pare... spesso è molto difficile vivere e convivere.
 

Vince86

Membro Attivo
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beh, ovviamente era una boutade :)
sulle speranze di riqualificazione però ho dei seri dubbi.
io da quelle parti ci ho lavorato, 15 anni fa (in realtà in piazzale istria, ma una volta ogni 15 giorni ero in piazzale maciachini).
la zona non era spettacolare, ma - a memoria - era senz'altro parecchio meglio di come è ora.
metti anche che, da quando sono... emigrato ho alzato un pochino l'asticella della misurazione delle qualità della vita.
rimane sempre il fatto che a me sembra che sia una zona che sta via via scivolando verso un progressivo abbrutimento che ben difficilmente potrà essere interrotto da una qualsivoglia iniziativa di recupero.
sui limiti culturali (degli italiani) si apre un mondo, estremamente variopinto e variegato.
rimane il fatto che nei quartieri... com'è che li chiamano ora? multietnici, mi pare... spesso è molto difficile vivere e convivere.
Be sai anche nel civilissimo palazzo dove sto ora qualche scaramuccia da parte di certi vicini l'ho ricevuta, in più dei quattro piani di scale, gli spifferi, il rumore, la pioggia nel sottotetto... con la differenza che qui spendiamo 9.000 all'anno di affitto...
Poi sai ogni tanto vado a fare la spesa in via Clitumno, traversa di viale Padova, e insomma il quartiere ha alti e bassi,
 

Mil

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..
tornando all'incipit del romanzo, fossi in voi solleciterei il ribasso delle richieste per i cespiti calabresi a chi di dovere, inutile aspettare chimeriche riprese del mercato specialmente in quelle zone oramai alla deriva macroeconomica e geopolitica, meglio s-vendere oggi che pagare IMU per i prossimi decenni e nel frattempo regalare pure interessi alle banche. Per quanto poco possa apparire, meglio incassare subito del cash.
In generale ciò che dici può essere giusto, ma non bisogna dimenticare che la deriva macroeconomica sta colpendo il centro e soprattutto il nord, ipervalutato, con un gap del 120% nel costo della vita rispetto al sud Italia, alle prese oramai da qualche anno con una delocalizzazione produttiva da paura, non più attrattivo per condizioni lavorative ma con costi nel commerciale e residenziale rimasti al palo...In altre parole quando sei salito molto in alto il tonfo è una catastrofe.
Il sud non ha avuto gli stessi problemi, ma questo a prescindere dalle reali condizioni economiche o dalle problematiche note. E' il nulla intrinseco stesso di certe zone, che l'ha salvaguardato dalla speculazione, unito al fatto che mediamente un meridionale non lo invaghisci più di tanto con l'indebitamento a 45 anni che fa da volano per le bolle speculative. E' una questione culturale, basta guardare la mappa dell'incidenza dell'indebitamento ipotecario, con nord ovest in testa e sud e isole in coda.
La perdita di valore dei cespiti ci sarà senz'altro anche per le proprietà di Vince, perchè c'è stata ovunque ma io sono del parere che sia un errore mettere tutte le zone ad uno stesso livello di rischiosità per quanto attiene a una probabile svalutazione. Dipende da quanto alta è stata tenuta immotivatamente l'asticella.
 

Massimo Ulmini

Membro Junior
Professionista
Il vero problema in questa storia non è tanto il tempo che ci vorrebbe per entrare in possesso dell'immobile, ma che uno degli intestatari è un minore e per tanto deve passare tutto per il tribunale dei minori, processi burocratici lunghi in cui è il giudice a dare il benestare alla conclusione dell'affare in quanto deve tutelare il diritto del minore stesso per far sì che la sua quota non venga dilapidata ma al contrario vincolata in un altro acquisto in cui reinvestire la somma o vincolarla fino a quando non raggiunge la maggiore età, a allora si spiegherebbero anche le ragioni di una attesa così lunga, che comunque nasconde insidie. Ho già lavorato su una situazione del genere e bisogna andare con i piedi di piombo ed essere chiari sin da subito con il cliente. Pensiero personale, lasciare perdere visto che chi ha proposto l'immobile non è stato trasparente.
 

Vince86

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao @Massimo Ulmini, a quanto pare non c'è nessun minore d'egitto... martedì uno degli utenti che è intervenuto nella discussione mi ha scritto in privato e mi ha dato una mano a fare chiarezza. Dalle informazioni che ha reperito ( non chiedetemi come ) non ci sarebbe nessun appartamento al piano terra intestato a un egiziano.
Secondo la sue esperienza i proprietari devono dare lo sfratto ai tipi che vivono al momento nell'appartamento e quando io ho chiesto se quelle persone avessero un contratto l'agente, inesperto, piuttosto che dirmi la verità ha detto che erano parenti del proprietario e poi che c'era di mezzo un minore per giustificare le lungaggini.
Se è vero io non capisco proprio che strategia sia questa, tanto se uno si interessa alla fine la reale situazione bisogna spiegargliela. A me spaventa di più avere a che fare con professionisti poco trasparenti.
Tra l'altro lunedì dopo aver letto un po' di risposte al post ho richiamato in agenzia, mi ha risposto il ragazzo, sempre lui, e gli ho domandato esattamente "...quindi il proprietario vorrebbe firmare subito il compromesso e fissare il rogito a un anno dopo?", mi ha risposto che devo parlare con l'incaricato e che mi farà richiamare, ma fino ad oggi non si sono fatti sentire.
Non vedo perché prendersi un incarico così difficile se poi non si impegnano per concludere, anche perché mi sa che sono l'unico a cui interessa questa casa.
 

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