Una app ci estinguerà - oliver

gmp ha scritto:

se poi per prati intendi via della giuliana o clodio..

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ingelman ha scritto:

e Via della Giuliana in che quartiere attuale si troverebbe? ... secondo il tuo ragionamento Roma fuori dal primo municipio, amministrativamente vechio ormai, è già periferia (ps hanno inglobato i Municipi oramai anche il XVII municipio è diventato parte del primo

quindi torni al mio ragionamento ... correggo il tiro non il 5% delle abitazioni, forse il 4%

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gmp ha scritto:

si certo mi riferisco a prati porzione I municipio, la parte pregiata

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• R. XIV Borgo

• R. XXII Prati

• Q. XIV Trionfale

• Q.XV Della Vittoria

• ponte Principe Amedeo di Savoia Aosta - piazza della Rovere - piazza S. Uffizio - piazza San Pietro - mura della Città del Vaticano
• viale Vaticano - Porta Pertusa - ferrovia metropolitana FR3 - via Anastasio II - via Pietro De Cristofaro - via Simone Simoni - via Antonio Labriola
• via Platone - via Trionfale - via Igea - via della Camilluccia - via Edmondo De Amicis - Stadio Olimpico - viale delle Olimpiadi - via Roberto Morra di Lavriano
• Tevere da lungotevere della Vittoria a lungotevere in Sassia.

ingelman ha scritto:

allora correggo ... non più 4% del realizzato attuale ... 3%

visto che tanto ti piace WiKi ...

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Municipio Roma XVII
municipio

Sito istituzionale
Municipio Roma XVII, già Circoscrizione XVII, fu il nome della diciassettesima suddivisione amministrativa di Roma Capitale, in parte ricadente nell'area nord-ovest del centro storico.

Con la delibera numero 11 dell'11 marzo 2013, l'Assemblea Capitolina lo accorpa con l'ex Municipio Roma I ed istituisce il nuovo Municipio Roma I.

Il suo territorio era suddiviso in tre Zone Urbanistiche e la sua popolazione così distribuita[1]:

M. Roma XVII (Prati)
17a Prati 20.538
17b Delle Vittorie 27.750
17c Eroi 21.199
Non Localizzati 128
Totale 69.615
Il territorio si estendeva sui seguenti rioni:

• R. XIV Borgo

• R. XXII Prati

e sui seguenti quartieri:

• Q. XIV Trionfale

• Q.XV Della Vittoria

I confini erano:

• ponte Principe Amedeo di Savoia Aosta - piazza della Rovere - piazza S. Uffizio - piazza San Pietro - mura della Città del Vaticano
• viale Vaticano - Porta Pertusa - ferrovia metropolitana FR3 - via Anastasio II - via Pietro De Cristofaro - via Simone Simoni - via Antonio Labriola
• via Platone - via Trionfale - via Igea - via della Camilluccia - via Edmondo De Amicis - Stadio Olimpico - viale delle Olimpiadi - via Roberto Morra di Lavriano
• Tevere da lungotevere della Vittoria a lungotevere in Sassia.

... in sintesi l'edificazione prevalente è del 1940 in poi tranne quel 3% d'edificato che piace a te

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ingelman ha scritto:

Il problema di quell'edilizia che ad onor del vero ha il suo fascino è che ti ci devi adattare .. le personalizzazioni sono pressochè impossibili, la distribuzione degli spazi è scomoda e inappropriata agli standard attuali
su un immobile di gradi dimensioni potrebbe comunque essere un elemento di pregio inquanto racchiude un fascino particolare
su tipologie più modeste è una grossa limitazione (l'ottimizzazione degli spazi e praticamente impossibile) però sono scelte soggettive
se ti piace avere il salone in fondo al corridoio dove per arrivarci devi attraversare tutte le camere comprese quelle della zona notte ... de gustibus

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cafelab ha scritto:

150 -200 mila euro di ristrutturazione e personalizzi quanto vuoi

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cafelab ha scritto:

"Una volta che il materiale è stato usato nella costruzione fisica, passa alla storia come risultato di opera umana. Prendendo lo stesso tipo di marmo dalla stessa cava in due tempi differenti, uno al tempo della creazione originale e l’altro all’epoca del restauro, la materia è la stessa chimicamente, ma con una differente rilevanza storica sia nella esecuzione sia nell’aspetto. Non si può, perciò, pretendere che una ricostruzione possa avere lo stesso significato dell’originale; essa potrebbe diventare invece, storicamente ed esteticamente, un falso. Il materiale ha inoltre un rapporto con il suo contesto, ambientale e di luce, che contribuisce al carattere dell'immagine. (...)
La ‘patina’ deriva dal processo di invecchiamento e la sua rimozione priverebbe il materiale della sua antichità e ciò potrebbe disturbare l’immagine"

Cesare Brandi - La teoria del restauro

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