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PROGETTO_CASA

Ospite
non siete imprenditori, semmai consulenti... non investite capitali, solo il vostro proprio lavoro e le spese relative...

E' interessante questo punto di vista di una persona che va sempre a letto dopo le 3,00 di notte e si sveglia verso mezzogiorno.
GMP invece di pensare a cosa non siano gli altri pensa a te stesso, ormai sei grande.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mi è chiara la parte sopra. In questo cosa intendi nello specifico?
Un imprenditore è libero di fare impresa. Cioè, se apri un negozio di scarpe, e il giorno dopo apri una salumeria, e il giorno dopo ancora apri una società di import di bigiotteria, non hai alcun problema. Ma l'imprenditore agente immobiliare, è incompatibile con tutte le attività economiche. Quindi hai limitazioni che somigliano a quelle dei professionisti. Allora sei un professionista? No, perchè non hai i loro vantaggi. Un esempio? Un commercialista può vantare il proprio credito come privilegiato nei confronti di una società in fallimento. A te, una volta citata in atto come mediatore, non ti pagano, hai questi privilegi sulle somme liquidate? Ancora, per fare determinate operazioni ha per forza bisogno di un professionista: geometra, avvocato, commercialista, ecc. Per vendere una casa e operazioni analoghe non c'è alcun bisogno di un mediatore, per cui non sei un professionista
 
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Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
E' interessante questo punto di vista di una persona che va sempre a letto dopo le 3,00 di notte e si sveglia verso mezzogiorno.
GMP invece di pensare a cosa non siano gli altri pensa a te stesso, ormai sei grande.
Ma @gmp ha dato un suo punto di vista non essendo del settore. Quello che più mi spaventa sono le tesi di ex agenti immobiliari. Ma quando esercitava lo sapeva chi era? Bah.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Un imprenditore è libero di fare impresa. Cioè, se apri un negozio di scarpe, e il giorno dopo apri una salumeria, e il giorno dopo ancora apri una società di import di bigiotteria, non hai alcun problema. Ma l'imprenditore agente immobiliare, è incompatibile con tutte le attività economiche.
Io questa cosa la estenderei ad un sacco di altre attività, perché dato che sono pochi quelli che stanno fare cose estremamente diverse in contemporanea... non amo i minestroni.
Toglierei assolutamente la possibilità del part-time del pubblico impiego (che poi fa altro anche durante l'orario di lavoro > vedi quello alle cronache con l'agenzia di scuola guida che timbrava il cartellino ed usciva ed andava nella sua agenzia... e la scusa era che non gli piaceva il suo lavoro statale... non aveva da fare... Però lo stipendio a fine mese quello lo ritirava!!) ed anche l'aspettativa finalizzata all'apertura di impresa.
Il dipendente che vuole cambiare si dimette.

Quindi hai limitazioni che somigliano a quelle dei professionisti. Allora sei un professionista? No, perchè non hai i loro vantaggi. Un esempio? Un commercialista può vantare il proprio credito come privilegiato nei confronti di una società in fallimento. A te, una volta citata in atto come mediatore, non ti pagano, hai questi privilegi sulle somme liquidate?
Ok ora mi è chiaro quello che dici.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Io questa cosa la estenderei ad un sacco di altre attività, perché dato che sono pochi quelli che stanno fare cose estremamente diverse in contemporanea... non amo i minestroni.
Ti propongo anche un altro punto di vista: e se l'imprenditore non dovesse saper fare più cose contemporaneamente, ma semplicemente una persona con l'occhio lungo e capacità gestionali in grado di investire nei giusti settori servendosi di altre persone per aiutarsi nella gestione, magari persone dello specifico settore? Si chiama outsourcing = fai fare ad altri. Briatore non è che capisse molto di formula 1 quando investì nella Mclaren...poi pian piano, accerchiandosi di persone di un certo calibro, e studiando...ecco che fece soldi anche li. L'americano che ha comprato la Roma di calcio non capiva nulla, ma ha visto nella Roma un brand importante da poter sviluppare e rivendere...la LIDL è un retailer...ma comprando terreni per edificare i propri stores con i propri tecnici e uffici legali, oggi ha un proprio settore immobiliare...poste italiane è nata per le spedizioni, poi si è data ai servizi finanziari, poi alla vendita di tutto e di più tipo autogrill...le banche idem, nascono nella finanza, ma oggi ci compri anche portatili, allarmi, polizze...

La diversificazione non è un minestrone ma una strategia d'impresa molto utilizzata...un saggio modo di investire. Noi siamo imprenditori, ma non lo possiamo fare. E a me girano non poco, perchè devo sempre dover scegliere se chiudere questa attività per non perdere anni di tempo e soldi aspettando la ripresa economica e immobiliare, o lasciare per darmi a nuove opportunità che mi si presentano. Perchè non posso fare entrambe le cose, visto che per legge sono un imprenditore, e sono pronto a pagare le imposte sul mio reddito allo Stato proporzionalmente al mio reddito stesso, e quindi ci guadagniamo tutti? Ecco perchè l'Italia è l'antiimrpesa. Non c'è un clima di competitività, e i numeri delle imprese che chiudono mi danno ragione. Ieri ho letto un articolo della London School of Economics (la migliore scuola di economia del mondo) che dice che tra 20 anni l'Italia economica sarà solo un ricordo, annegata tra imposte e dettami europei.
 
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ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Ti propongo anche un altro punto di vista: e se l'imprenditore non dovesse saper fare più cose contemporaneamente, ma semplicemente una persona con l'occhio lungo e capacità gestionali in grado di investire nei giusti settori servendosi di altre persone per aiutarsi nella gestione, magari persone dello specifico settore? Si chiama outsourcing = fai fare ad altri. Briatore non è che capisse molto di formula 1 quando investì nella Mclaren...poi pian piano, accerchiandosi di persone di un certo calibro, e studiando...ecco che fece soldi anche li. L'americano che ha comprato la Roma di calcio non capiva nulla, ma ha visto nella Roma un brand importante da poter sviluppare e rivendere...la LIDL è un retailer...ma comprando terreni per edificare i propri stores con i propri tecnici e uffici legali, oggi ha un proprio settore immobiliare...poste italiane sono nate per le spedizioni, poi si sono date a i servizi finanziari, poi alla vendita di tutto e di più tipo autogrill...le bance idem, nascono nella finanza, ma oggi ci compri anche portatili, allarmi, polizze...chiaro cosa voglio dire? ;)

La diversificazione settoriale non è un minestrone ma una strategia d'impresa molto utilizzata...noi siamo imprenditori, ma non lo possiamo fare.
Quando sento questi termini...outsourcing... non so perché ma li lego sempre a persone che poi spesso alle spalle hanno fallimenti (e non sto scherzando... perché di conferenze e di convegni ne ho sentiti, poi dopo le parole controlli la sostanza!).
Io preferisco stare con i piedi per terra. Meglio POCO ma fatto bene... che tanto ma fatto male...
Parliamo di Briatore... i guai con il fisco? Appena ha visto la crisi e gli incassi sono scesi dei suoi locali li ha venduti.. la linea di abbigliamento etc etc adesso fa tv... sono personaggi che vivono molto sull'onda della Tv...

Te ne cito un'altro? Ricucci... dove è finito???

Non mi citare POSTE ITALIANE no è... ah no... NO NO NO NO NO: non apriamo il discorso...

Sinceramente preferisco darmi obiettivi realistici di chi FA BENE IL PROPRIO LAVORO.
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
L'outsourcing e la diversificazione sono strumenti. Applicarli non vuol dire avere successo. Sono come lettere dell'alfabeto, che non vuol dire parlare o scrivere bene, ma è vero anche il contrario, non si può parlare e scrivere bene sicuramente senza lettere dell'alfabeto. Devono poter far parte del nostro bagaglio, e non lo sono. La sostanza è sempre l'obiettivo finale, quindi sono d'accordo, non possono essere solo belle chiacchiere, ma non avere questi strumenti vuol dire perdere, averli vuol dire guadagnare qualcosa senza effetti negativi. Non costa nulla averli a disposizione, poi sta all'imprenditore usare quanto lui ritiene più giusto. Di certo c'è che le società più ricche hanno strutture gestionali non semplici, un motivo deve esserci no? Se arriva un executive manager della Coca Cola a gestire la tua agenzia, non sapendo nè leggere nè scrivere nel settore immobiliare italiano, fa più soldi di te e me messi insieme che lo facciamo da una vita, ma non credo che attenda molto prima di chiedersi se e come può fare di più...

PS: possiamo criticarli quanto vuoi, ma io piuttosto che amministratore della mia impresa mi cambierei con uno qualsiasi degli AD delle imprese che ho citato, all'istante :D. Briatore ha miliardi anche oggi in tempi di crisi...senza essere mai andato in galera...quindi chapeau
 
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