leolaz

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Secondo me la soluzione migliore resta sempre la mazza chiodata :^^:.
A parte gli scherzi, chi ai giorni d'oggi farebbe un contratto senza la risolutiva espressa?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non trovo che sia così scontato

Perché, però, si verifichi tale scioglimento, è necessario che il padrone di casa invii al conduttore una raccomandata con avviso di ricevimento, con cui gli comunichi l’intenzione di valersi della predetta clausola risolutiva espressa. Si tratta di una dichiarazione che non richiede accettazioni, né prevede un termine per adempiere.

Voi la fate mandare la raccomandata ?
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Concordo. Se parte in cedolare niente raccomandata purchè sia esplicitamente indicato in contratto. Altrimenti in corso di locazione è obbligatoria la rr. Quella a mano non vale niente, soprattutto in sede probatoria in eventuali contenziosi Ade
 

tempozero

Membro Attivo
Agente Immobiliare
qualcosa non mi torna... l'articolo segnalato dalla mitica Bagudi, da una parte dice che a fronte dell'applicazione della clausola risolutiva espressa, non si deve più dichiarare quanto percepito come reddito da canone, trattandosi di indennizzo x ingiustificata detenzione dell'immobile non assoggettabile a tassazione. Così si legge: "Nel contratto di locazione la presenza di una clausola risolutiva espressa [3] comporta una risoluzione automatica del contratto, in questo caso collegata a qualunque inadempienza contrattuale. Da questo momento, quindi, poiché l’obbligazione del conduttore inadempiente si trasforma da un obbligo di corrispondere il canone di locazione a un obbligo invece di corrispondere il risarcimento del danno per l’ingiustificata detenzione dell’immobile, cessa l’obbligo di indicare in dichiarazione i canoni non percepiti [4]. Le somme, infatti, sebbene non riscosse, non sono più da considerarsi “canoni”, ma “indennizzi”." Ma se il locatore risolve il contratto ed il conduttore continua a pagare il "canone", anche se non puntualmente, giusto x non dover lasciare così facilmente i locali, quanto percepito, come si configura, alla luce di quanto riportato in un richiamo dello stesso articolo, ovvero:
"Il locatore deve anche dimostrare che l’immobile è stato effettivamente rilasciato e non è più occupato dal conduttore: l’obbligo di dichiarare il canone di locazione viene meno dalla data del verbale di rilascio, a patto che le giustificazioni del contribuente risultino congiuntamente e sulla base di atti e documenti con data certa."
 

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