Mark79

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Penso si possa iniziare da solo senza esperienza se ci sono tanti provato a vendere da soli. Bisogna osare. Ovviamente si inizia senza spese. Solo un telefono annunci e automobile
 

Graf

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Non so...
Penso che un volta superato l'esame di abilitazione alla professione di agente immobiliare, un' infarinatura sul tipo di lavoro che si va ad affrontare ce l'hanno tutti...
Il "problema" è il saper poi risolvere un mare di problemi....Insomma bisogna dimostrare di saper nuotare...Altrimenti si va a fondo...Un geometra amico, che faccia da "angelo custode" e al quale ricorrere nei momenti di difficoltà, credo sia indispensabile...
Conosco un agente immobiliare in un paese di poche migliaia di abitanti della profonda provincia italiana che, dopo aver conseguito la laurea in legge, aprì immediatamente un' agenzia immobiliare (all'epoca, una ventina di anni fa, non c'era nemmeno l'obbligo dell'esame di abilitazione...) senza fare la classica gavetta presso una precedente agenzia e adesso sta ancora sul mercato, anzi si è trasferito da un ufficio modesto ad uno di più dignitosa rappresentanza...
Non so come se la passa...Però è lì e combatte la sua battaglia quotidiana per la pagnotta...Il vantaggio competitivo fu che la sua risultò essere la prima agenzia immobiliare aperta in quel comune a memoria d'uomo...Insomma un pioniere, protagonista, in un certo modo, di un avvenimento storico...
Ecco, un piccolo paese...dove tutti sanno tutto, o quasi, di tutti...in tale ambiente il passaparola è sufficiente ...Un ufficio nella piazza principale...Davanti alla vetrina con gli immobili in vendita passeranno tutti gli abitanti, prima o poi...Al massimo un sito web per essere tecnologicamente al passo con i tempi....Ritmi tranquilli, chiusura per il pranzo...D'estate il riposino pomeridiano...Affari che si possono trattare anche stando tranquillamente seduti nel bar vicino...
Magari si vivacchia ma si resta a galla...E con poco stress...E con spese ridotte al minimo.
Ma, in una media e grande città, la musica dovrà essere suonata in modo diverso e più sonoramente.
Occorre crearsi una grande scatola di "strumenti musicali".
Grande resistenza fisica, nervi temprati con l'acciaio, diplomazia da ministro degli esteri, sapienza da grande urbanista, grande stomaco capace di ingoiare cipolle intere e crude, faconde capacità dialettiche, indole rivolta all'esterno, brillante ed inesausta capacità di acquisire immobili, senso pratico nell'affrontare gli immancabili problemi, un minimo di fieno in cascina per sopperire ai momenti di magra, sorrisi a 32 denti ma con i canini aguzzi che si intravedono...
Non esattamente una passeggiata di salute...
Però, se si riesce a vincere la propria sfida professionale in città, sarà tutta un'altra soddisfazione anche dal punto di vista economico.
 
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Marco88

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Agente Immobiliare
Secondo voi quando arriva il momento giusto per mettersi in proprio? Chi l'ha fatto quando lo ha deciso? Dopo che, come dipendente in un'agenzia, generava un certo fatturato o è una decisione arrivata per altri motivi? Insomma quando arriva il momento di buttarsi?
 

Graf

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Ripeto, dipende dall'indole di ciascuno...
Fare l'imprenditore, da soli o in team, in qualsiasi campo e specialmente in Italia, richiede, comunque, un minimo di coraggio e grande entusiasmo....
Se si vuol stare senza pensieri, tranquilli e al calduccio meglio fare l'usciere al ministero...
 
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Mark79

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Comunque un annetto di esperienza si può fare giusto per sentirsi poi carichi e sicuri ma poi é giusto mettersi in proprio anche perché tanto non si potrà mai sapere tutto. Il diritto é troppo vasto. C caso per caso si risolvono i problemi
 

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