Anna1972

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Agente Immobiliare
Ma questo iter per rimuovere il vincolo sul prezzo può applicarsi a chi ha acquistato a prezzo libero? Le cose sono molto chiare se a vendere è il primo assegnatario, che ha beneficiato delle agevolazioni, e giustamente deve pagare per la rimozione del vincolo. Ma se la casa nel frattempo è passata di mano 2, 3 volte a libero mercato, permettere all ultimo propietario di affrancarsi dal vincolo e poi fare causa a catena ai precedenti propietari mi sembra una soluzione folle
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
Ma se la casa nel frattempo è passata di mano 2, 3 volte a libero mercato, permettere all ultimo propietario di affrancarsi dal vincolo e poi fare causa a catena ai precedenti propietari mi sembra una soluzione folle

Soprattutto una di quelle situazioni in cui non paga nessuno tranne i proprietari degli immobili.
Ammesso e non concesso che qualcuno dei precedenti venditori paghi...
 

FaManY

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, mi sono appena registrato, mi chiamo Fabrizio e sono un proprietario di un immobile con diritto di superficie a Roma.

Mi trovo bloccato, come probabilmente molti di voi, avendo fatto un preliminare di vendita registrato e trascritto con una caparra di 100.000 euro, già ovviamente versata per l'acconto della nuova casa. Il preliminare è stato fatto i primi di agosto, quindi prima della sentenza, passando però poi per le ferie estive, il comune mi ha negato il nulla osta perchè nel mentre era uscita la sentenza.

Adesso mi trovo impossibilitato ad effettuare entrambe i rogiti con una posizione scomoda con il costruttore che pretende le somme pattuite.

Ovviamente stiamo cercando un accordo bonario dove si dovrà necessariamente aspettare i tempi di questa rimozione dei vincoli.

Un'altro problema che ho riscontrato è stato quello del prezzo massimo di cessione, il comune nella risposta alla mia richiesta ha fatto i conti per il prezzo partendo dal prezzo massimo di cessione, presente sul atto notarilo del rogito (io sono il primo proprietario che ha comprato dalla cooperativa) senza tenere conto di ben 66.000 euro di migliorie.

Praticamente secondo il comune dovrei vendere casa a 80.000 euro in meno di quanto l'ho pagata (pagata a prezzo agevolato e non a prezzo libero), mi sembra assolutamente un assurdità, non dico di volerci speculare ma almeno di rientrare del prezzo pagato alla cooperativa.
Mi sembra di aver capito leggendo i vari post dall'inizio che al momento sostanziali novità non ci sono se non quello di pressare il commissario, il comune etc a risolvere nel più breve tempo possibile la situazione.
 

Avv Luigi Polidoro

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Professionista
Buongiorno...appena iscritto ..appositamente per contribuire con la mia esperienza personale come venditore di immobile peep. Venduto nel 2013 appartamento in provincia di roma acuistato nel 2002 a compratore che richiedeva il riscatto della superficie poiché vi era la possibilità. All'acquisto del terreno in comune si presenta ingegnere dell'UT comunale il mio notaio ed Agente Immobiliare per rogitare .Chiedo se posso rivendere a prezzo di mercato rispondono testualmente e nessuno fa' una piega " QUESTI IMMOBILI SONO VENDUTI LIBERAMENTE ANCHE CON IL DIRITTO DI SIPERFICIE' . Successivamente si rogita l'appartamento con il compratore che si avvale dello stesso notaio che aveva rogitato il terreno. Giorni fa' mi contatta bonariamente l'avvocato del compratore che mi fa' intendere che il cliente vuole la restituzione della differenza tra prezzo imposto poiché il vincolo nonostante l'acquisto del terreno era ancora rimasto in essere ed il prezzo di mercato.
(105000-60000)...40000 euro da restituire....
Premetto che negli atti la convenzione con i vincoli è solo citata e mai stata letta e firmata....da nessun proprietario degli immobili di zona...circa 500 appartamenti
E non dico altro.....
Temo che l'onda lunga della questione debba essere ancora analizzata in tutte le sue implicazioni, anche dai professionisti che operano nel settore.
Il mancato rispetto del prezzo imposto non determina soltanto la parziale nullità della vendita (per cui tu, venditore, hai ricevuto più di quel che potevi chiedere ed ora devi restituire) ma anche sanzioni: la più temibile, generalmente connessa proprio alla violazione del prezzo imposto, è la decadenza del soggetto dal diritto di superficie e la acquisizione del bene al patrimonio comunale.
Non è un effetto di derivazione legale, ogni convenzione può disporre liberamente sul punto, quindi ogni soggetto dovrà leggere il proprio titolo di acquisto.
Tra l'altro la individuazione delle sanzioni connesse alla violazione del vincolo è rimessa all'ente comunale, che quindi (mi auguro) vorrà affrontare il problema nella tanto agognata delibera di cui tutti parlano e pochi sanno.
Per tutto quanto precede, ritengo quantomeno premature le richieste di rimborso avanzate in questa fase.
 

Milky

Membro Attivo
Privato Cittadino
@FaManY, l'unica cosa che puoi fare è aspettare la firma della delibera e poi richiedere l'affrancamento del prezzo massimo di cessione (dovrai pagare un certo importo). A quel punto potrai rivendere l'appartamento a prezzo libero di mercato.
 

FaManY

Membro Attivo
Privato Cittadino
Fortunatamente l'anticipo di caparra già versatomi dall'acquirente non ha superato (seppur di molto poco) il prezzo massimo di cessione, quindi al momento rientriamo pianamente nella legalità, con l'unico problema di essere completamente bloccati :triste:
 

Milky

Membro Attivo
Privato Cittadino
Eh lo so...dillo a noi acquirenti... io avrei già dovuto rogitare... Considera che ho dato una caparra confirmatoria consistente e mi ritrovo ad aspettare a tempo indefinito!
 

FaManY

Membro Attivo
Privato Cittadino
Di tutte le idee e ipotesi che mi sono fatto, l'unica ovviamente è quella di aspettare questa procedura per fare domanda per l'affrancatura.

Io sinceramente ho già fatto domanda in carta semplice per avere un numero di protocollo che SPERO tengano in considerazione appena la situazione si sblocca, altrimenti mi toccherò fare una nuova domanda nel momento in cui usciranno i moduli.

Il mio acquirente è disposto ad aspettare, quindi per la mia vendita non ho problemi.
Il problema nasce per l'acquisto della mia nuova abitazione, dove il costruttore aveva fatto affidamento per la conclusione dell'affare e la ricezione delle somme rimanenti.

Tornare indietro con la l'acquisto per me è impossibile, quindi spero che il venditore accetterà di aspettare lo sblocco di questa vicenda sperando che non ci vogliano mesi e mesi
 

FaManY

Membro Attivo
Privato Cittadino
Eh lo so...dillo a noi acquirenti... io avrei già dovuto rogitare... Considera che ho dato una caparra confirmatoria consistente e mi ritrovo ad aspettare a tempo indefinito!

Sei nella stessa situazione del mio acquirente, il tempo massimo del rogito era il 30/11, con atto notarile trascritto, con caparra di 100.000 euro. Infatti domani ci dobbiamo vedere dal notaio per far prolungare il preliminare fino a data da destinarsi :triste:
 

Danicuccu

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno mi sono letta un po' di risposte precedenti, ma fino ad ora non mi sembra di aver trovato qualcuno nella mia stessa situazione. Io ho acquista da un privato, cha a sua volta aveva acquistato da colui che in prima istanza acquistò direttamente dal costruttore come edilizia agevolata. Quindi dal costruttore ad oggi ci sono tre acquirenti me compresa. Io ho acquistato a mercato libero, ed ora ho messo in vendita e non ho riscattato la superficie. Da quello che ho capito, con questa sentenza dovrei attenermi ai costi proposti dalla convenzione del comune? Anche se io ho acquistato a mercato libero? E con questa delibera si dovrebbe "liberalizzare la vendita"? Grazie a chiunque saprà rispondermi.
 

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