Provvigione agenzia dopo rogito

CheCasa! ha scritto:

Può valere la dichiarazione in atto pubblico ad interrompere la prescrizione del diritto?
E' possibile ma secondo me improbabile.

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Boh, a me sembrerebbe logico.
Dichiara che si è servito di un agenzia, che l'importo dovuto per la mediazione è x, e che lo pagherà (specifica dei modi).

Più riconoscimento del dritto di così.

Che poi non necessariamente basti perché magari è una situazione anomala e non è stata digerita bene dal sistema è un altro conto...

ab.qualcosa ha scritto:

Boh, a me sembrerebbe logico.
Dichiara che si è servito di un agenzia, che l'importo dovuto per la mediazione è x, e che lo pagherà (specifica dei modi).

Più riconoscimento del dritto di così.

Che poi non necessariamente basti perché magari è una situazione anomala e non è stata digerita bene dal sistema è un altro conto...

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Ammettiamo anche che sia probabile.
In assenza di giurisprudenza al riguardo, possiamo dire che sia certa?

La raccomandata per giurisprudenza consolidata lo è.

Infatti, decisamente consigliata la raccomandata comunque, per quel che costa.

CheCasa! ha scritto:

Avrai tempo dal momento in cui avrai formalizzato la richiesta che dovrai formalizzare con raccomandata entro un anno!

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Dura come l'acciao.

Niente.

é come dice Lei.

Non le entra nella capoccia.

Non mi entra caro forse perché é difficile che rimangono fatture nel cassetto.

ab.qualcosa ha scritto:

Ma qui abbiamo la prova che il venditore fosse a conoscenza del suo debito, la raccomandata a cosa servirebbe?

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In ciascun rogito di compravendita veniva riportato in atto che l'impresa avrebbe pagato entro 30 giorni.

Poi andava a finire che pagassero a 90 giorni a volte pure a 120...

Andava bene così si sà..

Il "grano", quando arriva arriva, di sicuro in qualunque momento arriva, ti serve.

..e andava bene così.

Poi si sono rinchiusi in un sarcofago e non si son fatti più trovare.

La fila dei creditori risulta assai lunga.

Le vendite del costruito, "assistito dall'ultima parola" che spetta alle varie banche.

Eppure era gente che sapeva lavorare e costruiva bene.

Meno male che, noi che stiamo nel mezzo, "scivoliamo" sempre fuori dai guai.

Basta andare a lavorare.

Rosa1968 ha scritto:

Non mi entra caro forse perché é difficile che rimangono fatture nel cassetto.

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...che dovevofare..:?

Incatenarmi sotto la sede dell'impresa con le fatture in bocca...?

Negli anni passati gli ho venduto decine di aree edificabili.

Spesso "L'ingegnere" veniva al martedì e comprava al venerdì senza battere ciglio.

Pagando tutto quello che c'era da pagare.

Due tre alla volta nello stesso anno.

Su queste aree, hanno realizzato le loro costruzioni, affidandomene diverse in esclusiva.

Ho provato a vendere alcune delle loro soluzioni in questo stesso periodo annuale, al freddo al buio e al gelo, senza neanche alzarmi dalla mia scrivania, inacassando senza neppure sporcarmi le scarpe.

Vendite, permute e rivendite.
Del numero delle acquisizioni, di chi vendeva il vecchio per acquistare quei nuovi, si è persa la memoria.

Ecco perchè le fatture sono rimaste in quel cassetto.

Fiducia e lealtà.

Purtroppo disattese.

Ma in cuor mio sono contento di non aver infierito.

Ma quindi? Cosa c'entra con la prescrizione delle fatture che a quanto pare per il tuo avvocato é dalla loro. Ma è pure il loro avvocato?

CheCasa! ha scritto:

Sicuro. Domanda al tuo commercialista. Non conterebbe neppure l'emissione della fattura conta la competenza della pratica.

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Allora come mai gli avvocati emettono fattura proforma e solo dopo incasso la fattura ad IVA ?

In effetti prima dell'incasso si dovrebbe emettere un avviso di fattura e poi a saldo avvenuto si dovrebbe emettere fattura vera e propria, anche perchè se non vengono pagate noi le tasse sulle stesse sempre le paghiamo