lorelvy

Membro Ordinario
Privato Cittadino
mi trovo da due anni a combattere per la vendita di un appartamento nella provincia di Lecce, ereditato dai miei genitori, io vivo a Torino, si è fatto un accordo scritto di compravendita tra privati, poiche' l'acquirente aveva partrecipato alle spese di ristrutturazione dell'alloggio della figlia abiamo oncordato un acconto di € 1000,00 e che appena poteva mi avrebbe dato qualcosa in piu', con rogio a dicembre 2017, per andargli incontro ho accettato ma dopo un anno e mezzo io i 1000,00 (mille) euro non li avavo ancora visti, l'estate scorsa, 2015, stufa della situazione gli ho detto che non gi avrei piu' venduto l'appartamento a lui perchè non aveva rispettato l'accordo scritto, oltretutto avevo un acquirente che la voleva subito, mi ha piantato su una grana la figlia che dichiaratasi avvocato si attaccava dove poteva per trascinarmi in tribunale per mancato rispetto del contratto, alla fine mi porta un assegno post-datato al 30/04/16, di € 1000,00, libero e già con una girata dietro, discuto di non volerlo ritirare, mi garantise che nel frattempo avro' con un bonifico a settembre 2015 i € 1000,00 pattuiti, e come promesso dal padre alla scadenza potro' incassare l'assegno.
A settembre ricevo via raccomandata due assegni, datati ottobre 2015 e dicembre 2015, il primo lo incasso, il secondo mi dicono di non incassarlo e con comodo lo coprono con un bonifico.
Siamo ad aprile 2016, 15 gg prima dell'incasso mi chiamano giorno e notte chiedendomi di non incassarlo, è scoperto, aspettare il 15 maggio 2015, in buona fede e calandomi nei panni altrui cerco di capire la situazione, il 14 maggio 2016 lo verso in banca tramite bancomat, la mattina dopo mi telefona la mia banca dicendomi di andare a ritirare l'assegno perche' fuori legge, essendo libero in seconda girata e superare i 999,00 € previsti dalla Legge.
Spiego all'acquirete la problematica e chiedo la copertura con bonifico, intanto in banca spiego la situazione, mi rispondono che devo chiedere o il cambio assegno o la copertura contanti/bonifico, poiche' posso denunciarli per truffa e raggiro.
Con comodo mi bonificno solo € 500,00 assicurandomi il rimanente nel giro di pochi giorni, siamo al 24/05/16, passata un settimana dal primo bonifico chiedo quanto devo aspettare per il secondo, mi sento rispondere che non hanno intenzione di farmelo, nel frattempo hanno avuto un incidente di auto con torto ed hanno demolito la macchina, che non mi devono restituire dei soldi poiche' non gli ho fatto un prestito, rispondo di essermi fidata di persone sbagliate, mi rispondono: è probabile!
Gli propongo di mandarmi una email con recesso di acquisto dell'immobile visto che da quello che mi hanno detto molto chiaramente non hanno la disponibilità, mi risponde che tra 15 gg mi fa sapere o bonifica i 500,00 euro o manda email.....gli ho rispost che adesso pretendo 5000,00 € o mando all'ario tutto.... (ma lo posso fare?)
Io cosa posso fare? aspettare? denunciare? oltretutto l'ingresso di quei soldi per me era vitale, ci contavo per affrontare le spese di dove abito...
Attendo gentile risposta in merito da chi ha avuto una esperienza simile alla lia o da esperti nel settore.....
Grazie!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Visto che loro sono inadempienti, io gli manderei una raccomandata A.R. con l'intimazione a pagare entro 5 giorni, se no procederai con la vendita ad altra persona.

Ma affidarsi ad un'agenzia immobiliare, no ? visto che tra l'altro sei anche lontana ?
 

lorelvy

Membro Ordinario
Privato Cittadino
La figlia dell'attuale acquirente aveva già acquistato il piano superiore, sempre di mia proprietà, e affidato all'agenzia, il padre ha voluto fare il passo piu' lungo della gamba volendo comprerare anche il p.t., senza agenzia utilizzando il nome della moglie affinchè l'agenzia non intervenisse chiedendo le provvigioni, visto che io le ho pagate con IVA e lui no facendogliele sospirare parecchio.
Se io portassi l'assegno alla forza publica non risolverei niente?
 

malgreGenes

Membro Junior
Professionista
è probabile che gente usa a questi meccanismi abbia già la fedina bancaria sporca (revoche cai, segnalazioni in prefettura, protesti)...poi, senza fare i puristi, l'assegno postdatato è innominabile come altre porcherie all'italiana...
manderei come dice bagudi diffida ad adempiere con congruo termine pena la risoluzione di diritto del contratto (art.1453 cc e seguenti)
 

lorelvy

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Le minacce le ho già usate, mi ha risposto che non mi deve nulla perchè non gli ho fatto un prestito e non vuole regalarmi soldi poiche' il rogito lui lo ha fissato per la fine del 2017... chissà se campa mi ha detto.

dimenticato di dire che la persona ha un negozio di oggettistics in argento, ma la firma sull'assegno non è la sua ma quella del genero e la prima girata dalla moglie con la persona che ho a che fare, quindi il suo nome non sarebbe toccato perchè non appare su l documento.... finirebbero nei pasticci il genero e la moglie
 
Ultima modifica di un moderatore:

malgreGenes

Membro Junior
Professionista
personalmente non mi farei problemi di coscienza....purchè l'impegno scritto iniziale di accordo di compravendita fosse scritto sensatamente....
 

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