Lorybeth

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Privato Cittadino
Buongiorno,
ho dovuto adire a vie legali per uno sfratto per morosità di un immobile uso commerciale.
Finalmente il giudice ha convalidato lo sfratto (concedendo 2 mesi di tempo all'inquilino per liberare i locali) :disappunto: incomprensibile visto che l'inquilino è irreperibile da circa un anno.
Dovrò pertanto fare da custode a quanto abbandonato nei locali e inoltre, mi sembra di capire, che dovrò pure pagare le tasse sui canoni non riscossi perché trattasi di locazione commerciale.
Leggendo in internet ho trovato alcuni articoli nei quali viene menzionata una direttiva interna dell'Agenzia delle Entrate di luglio 2015 nella quale "istruisce" gli uffici affinché si aprano ad una maggiore flessibilità nei confronti dei contribuenti consentendo a questi ultimi di dimostrare di non aver incassato i canoni.
Ho cercato in rete questa direttiva, ma inutilmente, qualcuno è riuscito a trovarla?
Ringrazio anticipatamente
 

jerrySM

Membro Attivo
Professionista
Leggendo in internet ho trovato alcuni articoli nei quali viene menzionata una direttiva interna dell'Agenzia delle Entrate di luglio 2015 nella quale "istruisce" gli uffici affinché si aprano ad una maggiore flessibilità nei confronti dei contribuenti consentendo a questi ultimi di dimostrare di non aver incassato i canoni
Se non sbaglio, la direttiva cui ti riferisci è quella che permette di applicare l'esenzione non solo dalla data di convalida dello sfratto ma anche solo in presenza in contratto della clausola risolutiva espressa. In tal caso il locatore può non dichiarare i relativi redditi non percepiti dalla data in cui comunica di volersi avvalere ti tale clausola.
Purtroppo in assenza di tale clausola bisogna aspettare la data di convalida.
 

Key

Membro Attivo
Professionista
L'AdE è chiara:per contratti locazione NON abitativi VA applicata la risoluzione espressa.
Deve essere presente nel contratto.
NON esiste SFRATTO per morosità in tali casi,ma SOLO sentenza dichiarativa da parte del giudice di risoluzione contratto
Spero che avevi inserito Tu (o il Tuo legale) nel contratto l'art.1456 c.c. per morosità canoni.
Altrimenti è un gravve errore Tuo o del Tuo legale.
 

happysmileone

Membro Attivo
Privato Cittadino
ma nel caso la clausola sia inserita credo vada inviato comunque il modello RLI eventualmente pagando le multe per il ritardo, multe che non dovrebbero essere dovute in caso di cedolare secca. E' cosi?
 

Key

Membro Attivo
Professionista
Certo che si.
67 E piu la mora per il ritardo.
Per i contratti Abitativi Non si pagano tasse sul non percepito.
 

happysmileone

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ma nel caso di contratto abitativo in cedolare secca con inserita la clausola di risoluzione espressa e linquilino non paga da più di un anno per non pagare le tasse sui canoni non percepiti basta inviare anche se con ritardo il modello RLI ?
Ora i 67€ non dovrebbero essere dovuti perché è in cedolare secca e neppure la multa visto che dovrebbe essere una quota dei 67 € da aggiungere .
È così ?
 

Key

Membro Attivo
Professionista
Per quelli abitativi paghi IRPEF solo su canoni percepiti.
E devi fare lo sfratto,non usare la 1456c.c.
Perchè appunto trattasi di abitativo,ed il giudice se ne frega della 1456 c.c.,seppur è possibile inserirla.
Per il non abitativo la 1456 c.c. il giudice non può che confermare la risoluzione contratto e dare mandato agli ug per lo sgombero in prima udienza.Non c'è tutela dell'inquilino,perchè appunto non ci sono persone fisiche come conduttori,ma solo società ,poi a fini di lucro.
 

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