ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Credo che avere gli annunci dei colleghi sul proprio sito con il loro numero di telefono creerebbe non poca confusione.
A meno che non si tratti di immobili in condivisione, all'americana con i vari plugin IDX.
 

Loretus

Membro Junior
Professionista
mia soluzione?
> elimina il sito del portale ma mantieni il suo database di 600.000 case.
> ogni agente immobiliare affiliato (a pagamento) può usare quel database nel proprio sito garantendo (con una semplice Query) ai propri immobili la prima pagina in automatico. Così ci saranno 2.000 siti tutti uguali nei contenuti ma con ciascuno i propri immobili in prima pagina.

= un acquirente che entra in un qualsiasi sito di AI trova sempre tutti i 600.000 risultati.
= ogni AI investe nel proprio sito e nei propri servizi ed incassa gli eventuali ritorni di pubblicità, vende quindi se stesso oltre alle case. Se non vuoi investire non è un problema, i tuoi immobili sono comunque vada presenti in tutti i siti immobiliari d'italia.

Ciao. La tua idea è curiosa. Se l'ho capita bene non è tecnicamente fattibile (non lo consentirebbe l'algoritmo di Google) ma... non sono riuscito a comprendere che utilità avrebbe la cosa, e per chi :) ? Come hai detto giustamente, il desiderio mio (agenzia) è quello di comparire per primo su un portale leader (quindi NON primo su Google!) in modo da avere un vantaggio quantitativo sulla mia concorrenza, perché di questo stiamo parlando; quindi per te (imprenditore proprietario di un portale leader) si apre un modello di business drammaticamente più semplice: "vuoi comparire per primo? Ottimo!! Mi paghi di più!!!" Non vedo proprio perché dovresti chiudere il portale o affittare il tuo database, anzi...
 

Loretus

Membro Junior
Professionista
la media di ricerche mensili per "agenzia immobiliare vidigulfo" risulta essere... non classificato! Io non ci spenderei una lira :D

E pensi che voglia dire molto?

Eh sì, sì. Vuol dire molto. "Non classificato" per Google (intendo con lo strumento Google Keyword Planner) vuol dire che la media delle ricerche mensili, in tutto internet, per quella determinata chiave di ricerca è di meno di 15 ricerche al mese (possono essere 15, possono essere due, possono essere zero).

Con una probabilità così bassa non ho massa critica tale da poter fare alcuna previsione, e quindi da poter elaborare alcuna strategia. In pratica non ho il benché minimo controllo sulla situazione. Mi affido alla "sperindio". Visto che sono pagato, non mi sembra opportuno.

Se poi qualcuno digita proprio quella chiave, poi vede che c'è il mio sito, poi entra nel mio sito, poi si sofferma con attenzione nel mio sito, poi mi contatta, poi valuta una mia offerta, poi compra - il che come dici tu è possibile, per carità - io sarò il primo a essere contento! Ma poiché le statistiche mi dicono che è un evento molto improbabile o meglio imprevedibile io in fase di pianificazione non ci potrò fare affidamento. Sarebbe un po' come se consigliassi a un cliente di puntare dei soldi, e per giunta tanti, sul Chievo Campione d'Italia. E' un evento possibile, in effetti, ma le probabilità mi dicono che è più facile che il cliente mi verrà a cercare a fine stagione con il coltello disossatore :)

Io lavoro parecchio nel "local web"..... ad uno studio legale, una psicologa, un ristorante (giusto per fare alcuni esempi) rendono di più quei 30 / 40 visitatori al mese estremamente targetizzati e "specifici" che del traffico generico.... poi se sono di più meglio! :sorrisone:

Sono totalmente d'accordo per i settori che hai citato. A livello locale poi, per i più svegli di loro si aprono ora delle opportunità uniche, dopo l'entrata in vigore, l'anno scorso, del nuovo algoritmo di Google (21 aprile 2015). Per tanti di loro, basterebbe rifare il sito in modo che sia correttamente ottimizzato (secondo le specifiche dell'aggiornamento) per surclassare facilmente tutti i concorrenti nelle vicinanze - che, con molta probabilità, come il 99% dei siti italiani - non sono ancora stati ottimizzati! Per quanto riguarda i ristoranti, li inviterei anche a un ampio utilizzo di Facebook, specie nelle piccole città. Ecco, se fossi un "primo sui motori" mi affretterei a fare questa come "promessa dorata" a un mio cliente, con la piccola differenza che questa è vera :sorrisone:

Questo per i settori che hai citato. Qui però stiamo parlando di immobiliare. Ci siamo resi conto che questo settore fa eccezione, e non poco. Qui le regole cambiano, appunto per la presenza dei portali. Ho provato anche più volte la chiave che hai suggerito: "ville in vendita a [nome piccolo comune vicino a città]". Il risultato è sempre quello: portali, portali, portali, ancora e sempre portali di annunci - con alcune, rarissime, eccezioni che non bastano a farmi gridare all'opportunità.

Quindi la mia tesi è questa: il primo obiettivo di un sito di un'agenzia immobiliare, come di qualunque sito commerciale, è generare traffico. Su questo siamo tutti d'accordo. Ma il traffico generato (se non per una quantità infinitesimale) non arriva da Google, a differenza che in quasi tutte le altre tipologie di siti.

Quindi, da dove arriva il traffico? Cosa possiamo valorizzare noi per aumentare questo traffico? Questo ce lo potete dire solo voi, che avete tante agenzie, tutte con un proprio sito. Lo potete vedere facilmente dal vostro Google Analytics. Da dove arriva la buona parte del vostro traffico? Avuto questo dato, siamo noi poi a doverci chiedere: come possiamo noi meglio aumentarla, e trasformarla in conversioni? :)

Io una risposta credo di poterla dare, ma mi piacerebbe sapere qualcosa anche delle vostre opinioni, e delle vostre esperienze dirette in merito.
 

WebEPc

Membro Attivo
Professionista
Imho, ma non ho esperienza diretta, se non si riesce a convogliare da google ci sono i social come potente mezzo di comunicazione....
 

Loretus

Membro Junior
Professionista
Imho, ma non ho esperienza diretta, se non si riesce a convogliare da google ci sono i social come potente mezzo di comunicazione....

I social si pongono in realtà un obiettivo un po' diverso. Il discorso è certamente lungo, meriterebbe di aprire un argomento a parte. Sono una bella cosa e ho avuto personalmente la possibilità di vederne usare alcuni in maniera davvero brillante... non purtroppo per il mercato di cui stiamo parlando.

Semplicemente pare che i social più diffusi, in primis Facebook, proprio per come sono fatti, non siano un canale che si adatti molto alle necessità di chi fa questo lavoro, né alle aspettative e abitudini della sua clientela. Sto parlando di vendita di immobili, per gli affitti il discorso cambia.

Ormai sono diverse le agenzie immobiliari che hanno, da tempo, sperimentato l'uso di pagine Facebook convenzionali e si possono iniziare a trarre le conclusioni dal loro lavoro. Francamente i casi che ho visto, almeno per ora, non mi sembra che abbiano dato risultati molto incoraggianti, anzi.

Internet sforna innovazioni praticamente ogni anno, e mi aspetto anch'io che presto esca qualcosa di completamente nuovo. Ma in questo momento, per questo settore, i social potrebbero a mio avviso avere un ruolo solo qualora qualcuno decidesse di fare del marketing non convenzionale, ossia attirare l'attenzione usando un'esca che attiri platealmente l'attenzione (tipicalmente qualcosa di molto strano o assurdo, di comico, o con riferimenti maliziosi). Ci vuole un bel po' di stomaco, perché il rischio di attirarsi delle beffe c'è eccome - anzi a volte è quasi lo scopo :risata:. Chiaramente, la maggior parte dei professionisti preferisce di gran lunga presentarsi in maniera più seria e misurata :)
 

WebEPc

Membro Attivo
Professionista
Mah guarda tanti parlano di un possibile forte aumento del mercato dei video....
Anche le pagine Facebook il più delle volte si fanno le cose "alla bonacciona".... ci si limita a condividere qualche foto ma non creare una vera interazione e legame "social".... ovvio molto più difficoltoso e complesso..
 

Loretus

Membro Junior
Professionista
Anche le pagine Facebook il più delle volte si fanno le cose "alla bonacciona".... ci si limita a condividere qualche foto ma non creare una vera interazione e legame "social".... ovvio molto più difficoltoso e complesso..

Vero, ma io ho dato uno sguardo proprio ad alcune pagine Facebook di immobiliare lasciate alla cura di agenzie social professionali, che normalmente fanno le cose correttamente, seguendo un piano di lavoro che del resto è ormai abbondantemente codificato. E - a parte una generale povertà di idee - non ho trovato particolari difetti: contenuti frequenti, ben scritti e differenziati, belle immagini, argomenti nel loro genere abbastanza interessanti, evidenza della presenza di un calendario editoriale, bella presentazione, netiquette, sfruttamento di Facebook Ads... Insomma, l'impegno c'era. Però: poca condivisione, nessuna interazione, nessun confronto o discussione, nessuna recensione positiva o negativa... piàs no, come si dice a Milano. Sintomatico che alcune di queste pagine interrompano bruscamente l'aggiornamento, dopo parecchi mesi di attività continua: segno tangibile di insoddisfazione del cliente, o dell'agenzia, o di entrambi.

Non è che io abbia analizzato le pagine di tutti, intendiamoci! Semplicemente, quello che ho visto finora non mi ha dato spunti per cose che consiglierei.

Soprattutto per le attività con contatti non continuativi come la nostra...

Eh sì, alla fine il discorso ruota intorno a questo. Ogni venditore sa che i veri utili li ottiene dall'opportunità di vendere tanti prodotti, o tante volte lo stesso prodotto, alle stesse persone (modello di vendita "cashflow") piuttosto di vendere un solo prodotto una tantum. Nel caso dell'immobiliare il "ciclo di vita" del cliente si esaurisce quasi sempre con la prima vendita, quindi i vantaggi dati dal "branding" si restringono molto. Normalmente i social sono uno strumento utile principalmente per fare branding, e solo in seconda istanza per generare traffico sul sito.

Aggiungo, ma è una considerazione personale, che l'acquisto di una casa è forse generalmente percepito come un atto molto intimo, riservato, oltreché molto impegnativo. Una "esperienza di acquisto" da condividere al massimo con una ristrettissima cerchia familiare, non in pubblico. Tanto più che se vedo altra gente interessata allo stesso "prodotto" che interessa a me... non va bene, perché il "prodotto" in questo caso è unico :)
 

Mil

Membro Senior
Non so, forse, dipende... se rimaniamo sempre su Vidigulfo - non so perché mi è venuto in mente Vidigulfo, credo di non esserci mai neanche stato :) la media di ricerche mensili per "agenzia immobiliare vidigulfo" risulta essere... non classificato! Io non ci spenderei una lira :D

ma la domanda è, al di là dei portali, dei social, dell'abilità del SEO e dei motori di ricerca.....ma come può Vidigulfo avere dei prezzi del genere?
Il guaio della bolla immobiliare è di rendere vana qualunque spesa delle agenzie immobiliari, specie tutte quelle lombarde dal pavese alla Brianza,in pubblicità.
I portali sono una spesa inutile per gli Agenti Immobiliari in misura proporzionale all'improponibilità dei prezzi (tipicamente metropoli e circondari specie del centro nord Italia).
Possono essere un canale interessante di maggiore visibilità solo per una piccolissima parte di immobili che si venderebbero comunque da soli (di lusso oppure di zone del centro sud a prezzi immuni da bolla..).
Su tutto il resto neanche Bill Gates risolverebbe il problema dell'invendibilità di 3/4 del panorama immobiliare italiano gonfiato.
 

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