Santi60

Membro Attivo
Professionista
Grazie innanzitutto per l'impegno.
Temo però che se la palla passa all'avocatura del comune non ne tiriamo un ragno dal buco.
Dalle risposte paradossali che diedero a Cesco, probabilmente la famigerata delibera è anche opera loro e proprio in quei punti per noi contra leggem, se i consiglieri non si divincolano da questa dipendenza e non si rivolgono a consulenti terzi è una battaglia persa in partenza.
Colpito e Affondato!!! :triste:
 

Fausto 1

Membro Junior
Privato Cittadino
Vero, ma solo nel caso di terreni espropriati. Nel caso in cui il terreno è stato acquistato dal comune, il prezzo dovrebbe essere definitivo e di conseguenza non dovrebbe essere richiesto nessun conguaglio.
Correggetemi se sbaglio.

Ciao a Tutti,

concordo con quanto sostenuto da Bir, ma chi certifica che quel terreno non è stato espropriato?
Inoltre: se ben ricordo non è esplicitato che un ipotetico futuro conguaglio debba necessariamente essere funzionale ad un esproprio, ma potrebbe essere un "generico" conguaglio. Se così fosse è come firmare un assegno in bianco. Pensi che i ns immobili siano ancora appetibili con una clausola del genere?
E' su questo punto che proprio non capisco chi privilegia la rapidità alla qualità della soluzione.

Infine: ringrazio sentitamente Santi e Paolo per aver prodotto e per aver consegnato il documento. Speriamo bene.


Buona serata.

P.S.: c'era qualche giornalista all'incontro di oggi?
 

Franco1978

Membro Junior
Privato Cittadino
Colpito e Affondato!!! :triste:
Ieri si è riunita la Commissione Urbanistica di Roma Capitale e finalmente si è capito cosa intende il Dipartimento per AFFRANCAZIONE e chi è dovuta.
Quindi debbono affrancare coloro che hanno una convenzione preliminare, mentre sono assenti coloro con atti d'obbligo.
La differenziazione non mi è chiara , atti d'obbligo, se non sbaglio, sono i vincoli con i quali i costruttori s'impegnano nel costruire nel rispetto di accordi con il Comune, vedi metrature, rifiniture ecc.ecc.mentre convenzioni preliminari sono gli atti notarili dove si evince la presenza di una convenzione, vedi 167. sicuramente sbaglio e al riguardo gradirei una sua visione di quanto riportato dalla Commissione, grazie
 

PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ieri si è riunita la Commissione Urbanistica di Roma Capitale e finalmente si è capito cosa intende il Dipartimento per AFFRANCAZIONE e chi è dovuta.
Quindi debbono affrancare coloro che hanno una convenzione preliminare, mentre sono assenti coloro con atti d'obbligo.
La differenziazione non mi è chiara , atti d'obbligo, se non sbaglio, sono i vincoli con i quali i costruttori s'impegnano nel costruire nel rispetto di accordi con il Comune, vedi metrature, rifiniture ecc.ecc.mentre convenzioni preliminari sono gli atti notarili dove si evince la presenza di una convenzione, vedi 167. sicuramente sbaglio e al riguardo gradirei una sua visione di quanto riportato dalla Commissione, grazie
Comunque credo che su Roma il 90% degli immobili in questione sono stati costruiti tutti con Convenzioni
 

Paolo Distefano

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao a Tutti,

concordo con quanto sostenuto da Bir, ma chi certifica che quel terreno non è stato espropriato?
Inoltre: se ben ricordo non è esplicitato che un ipotetico futuro conguaglio debba necessariamente essere funzionale ad un esproprio, ma potrebbe essere un "generico" conguaglio. Se così fosse è come firmare un assegno in bianco. Pensi che i ns immobili siano ancora appetibili con una clausola del genere?
E' su questo punto che proprio non capisco chi privilegia la rapidità alla qualità della soluzione.

Infine: ringrazio sentitamente Santi e Paolo per aver prodotto e per aver consegnato il documento. Speriamo bene.


Buona serata.

P.S.: c'era qualche giornalista all'incontro di oggi?

Molto semplicemente tantissime persone non lo sanno! Credono di pagare e buttarsi alle spalle questa brutta faccenda.
Nella riunione si è evidenziato come ci siano persone che ad oggi non sapevano che dovevano integrare la documentazione.

E' l'ignoranza (intesa come non conoscenza della materia e dei cavilli) che la fa da padrona.

C'era un giornalista Free lance che ha trasmesso la diretta streaming dell'incontro su Facebook. Nessuna testata Romana o Nazionale di Interesse.

La commissione dovrebbe riunirsi in maniera permanente ogni 2 settimane. Segnatevi queste date, consiglio vivamente di andarci almeno 1 volta a turno tutti quanti. E' importante mantenere la pressione alta. Inoltre, per quanto la risposta sui nullaosta è stata del tipo: "forse la causa è inevitabile ma vediamo...", ho visto una buona volontà (almeno a parole) da parte della commissione nell'affrontare gli argomenti...
 

Franco1978

Membro Junior
Privato Cittadino
Comunque credo che su Roma il 90% degli immobili in questione sono stati costruiti tutti con Convenzioni
Interessante sapere ora se esiste una LEGGE NAZIONALE che disciplina le argomentazione della commissione, interessante sapere se gli atti espletati dal Comune di Roma per la trasformazione , CHE EVIDENZIAVANO " nulla è più dovuto al Comune di Roma" , devono essere considerati NULLI. devo riconoscere la ingegnosità di questi scienziati, davvero bravi nel giuoco delle tre carte, peccato che fino a ieri non sapevano nulla è bastato TRONCA per risvegliare la loro fantasia.
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Interessante sapere ora se esiste una LEGGE NAZIONALE che disciplina le argomentazione della commissione, interessante sapere se gli atti espletati dal Comune di Roma per la trasformazione , CHE EVIDENZIAVANO " nulla è più dovuto al Comune di Roma" , devono essere considerati NULLI. devo riconoscere la ingegnosità di questi scienziati, davvero bravi nel giuoco delle tre carte, peccato che fino a ieri non sapevano nulla è bastato TRONCA per risvegliare la loro fantasia.
@Franco1978 la Legge NAZIONALE esiste eccome ed è costituita, in via principale dai commi dal 45 al 48 dell'art. 31 della Legge 448/1998 che, inizialmente aveva stabilito il meccanismo della Trasformazione con l'obiettivo di rendere omogenee tutte le Convenzioni ex art. 35 Legge 865/1971 trasformando sia quelle in Diritto di Superfice che quelle più vecchie in Diritto di Proprietà (ante Legge 179/1992) in nuove Convenzioni in Diritto di Proprietà stipulate ex art. 8 della Legge n. 10/1977 (successivamente sostituito dall'art. 18 del DPR m. 380/2001) che conservano il vincolo del prezzo massimo solo per il loro periodo di vigenza (inizialmente era 30 anni, ma, successivamente, grazie ad una ulteriore modifica del comma 46 è diventato 20 anni).
Successivamente per dare la possibilità di un'ulteriore "liberalizzazione" e con lo scopo ben preciso di "agevolare il trasferimento dei diritti immobiliari", la Legge 106/2011, che ha convertito il D.L. n. 70/2011, ha inserito nello stesso art. 31 della Legge 448/1998, i commi 49-bis e 49-ter, proprio per anticipare il termine di 20 anni delle Convenzioni trasformate, oppure per dare la possibilità ai titolari delle Convenzioni in Diritto di Superfice non ancora trasformate di togliere solo il vincolo del prezzo massimo lasciando la scadenza dei 99 anni di proprietà solo superficiaria, ma ad un prezzo ridotto rispetto al corrispettivo totale del comma 48 richiesto per la Trasformazione.
Il problema è che a Roma, è stata presa la palla al balzo per "fare cassa" e, di fatto, vanificare lo scopo dei due commi aggiuntivi (cioè "agevolare il trasferimento dei diritti immobiliari"), cercando di obbligare l'Affrancazione anche per le Convenzioni in Diritto di Proprietà "già scadute", asserendo, in modo arbitrario, che la Sentenza 18135 non era stata emanata per un caso specifico di Diritto di Superfice, ma estendendone la portata anche alle Convenzioni in Diritto di Proprietà estranee completamente alla causa iniziale per la quale si è pronunciata la Corte di Cassazione a SS.UU.
Aggiungo che la Sentenza 18135 indica esplicitamente una differenza fra le Convenzioni ex art. 35 Legge 865/1971, alle quali si applica la sentenza stessa assumendo una durata indefinita del vincolo di prezzo massimo, da quelle ex art. 8 Legge 10/1977, alle quali, invece, la sentenza esclude che il vincolo del prezzo massimo sia senza scadenza.
 
Ultima modifica:

lupin3

Membro Attivo
Privato Cittadino
@Franco1978 la Legge NAZIONALE esiste eccome ed è costituita, in via principale dai commi dal 45 al 48 dell'art. 31 della Legge 448/1998 che, inizialmente aveva stabilito il meccanismo della Trasformazione con l'obiettivo di rendere omogenee tutte le Convenzioni ex art. 35 Legge 865/1971 trasformando sia quelle in Diritto di Superfice che quelle più vecchie in Diritto di Proprietà (ante Legge 179/1992) in nuove Convenzioni in Diritto di Proprietà stipulate ex art. 8 della Legge n. 10/1977 (successivamente sostituito dall'art. 18 del DPR m. 380/2001) che conservano il vincolo del prezzo massimo solo per il loro periodo di vigenza (inizialmente era 30 anni, ma, successivamente, grazie ad una ulteriore modifica del comma 46 è diventato 20 anni).
Successivamente per dare la possibilità di un'ulteriore "liberalizzazione" e con lo scopo ben preciso di "agevolare il trasferimento dei diritti immobiliari", la Legge 106/2011, che ha convertito il D.L. n. 70/2011, ha inserito nello stesso art. 31 della Legge 448/1998, i commi 49-bis e 49-ter, proprio per anticipare il termine di 20 anni delle Convenzioni trasformate, oppure per dare la possibilità ai titolari delle Convenzioni in Diritto di Superfice non ancora trasformate di togliere solo il vincolo del prezzo massimo lasciando la scadenza dei 99 anni di proprietà solo superficiaria, ma ad un prezzo ridotto rispetto al corrispettivo totale del comma 48 richiesto per la Trasformazione.
Il problema è che a Roma, è stata presa la palla al balzo per "fare cassa" e, di fatto, vanificare lo scopo dei due commi aggiuntivi (cioè "agevolare il trasferimento dei diritti immobiliari"), cercando di obbligare l'Affrancazione anche per le Convenzioni in Diritto di Proprietà "già scadute", asserendo, in modo arbitrario, che la Sentenza 18135 non era stata emanata per un caso specifico di Diritto di Superfice, ma estendendone la portata anche alle Convenzioni in Diritto di Proprietà estranee completamente alla causa iniziale per la quale si è pronunciata la Corte di Cassazione a SS.UU.
Aggiungo che la Sentenza 18135 indica esplicitamente una differenza fra le Convenzioni ex art. 35 Legge 865/1971, alle quali si applica la sentenza stessa assumendo una durata indefinita del vincolo di prezzo massimo, da quelle ex art. 8 Legge 10/1977, alle quali, invece, la sentenza esclude che il vincolo del prezzo massimo sia senza scadenza.
Santi dovresti partecipare tu ad una di queste commissioni......
 

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