Studio Roversi

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Avete mai avuto la sventura di frequentare qualche ufficio dell'Agenzia delle Entrate? Vi è mai capitato di confrontarvi non dico con dirigenti, ma con collaboratori scelti da altri? Come vi comportate di fronte a contestazioni che spesso esistono solo nella mente dei timbracarte? Le contestate? Rimanete a capo chino? Ingaggiate un duello fiscale all'ultimo sangue? Perchè quando si incontra una controparte pubblica si viene trattati quasi sempre come nemici, si viene guardati con sospetto, come gente di malaffare?

Mi è arrivata da pagare una sanzione per una presunta mancata proroga. Aridaje. Peccato che io la PEC della proroga gliela avessi spedita nei termini. Sono loro che se la sono persa, come poi è emerso.

Apro quella porta con circospezione, e subito mi colpisce quell'odore di tasse che mi dà l'ansia da quando sono diventato un "soggetto passivo di imposta". Mi addentro in territorio ostile. Me ne accorgo perchè vengo subito bloccato dal buttafuori, anche se lo chiamano front-office. "Cosa vuole? "Giustizia.". Dopo avermi legato mani e piedi, è intercorso un vivace contradditorio col digente, un vorticare di telefonate seguito da una raffica di verifiche interne, compreso il vaticinio del Divino Otelma. Lo spettro di essere consegnato al carnefice del Fisco ha cominciato a farsi strada nella mia mente.

Dopo aver depositato un campione d'urina e la provvidenziale ricevuta della PEC, alla fine mi hanno lasciato andare. La tipa, allargando le braccia, con un ampio gesto, ha detto: "Cose che capitano". No. Cose che non devono capitare. Perchè se sbaglio di una virgola, voi mi mazziate senza pietà, se sbagliate voi "Sono cose che capitano". Insomma, un'altra mattinata persa. Nella testa degli interlocutori delle Entrate, i contribuenti sono sicuramente tutti perdigiorno, gente che bighellona per la città, con le mani in tasca, senza fare nulla.

Da un lato mastico amaro, come qualsiasi altro cittadino, ma dall'altro sorrido dentro di me. Coraggio, fate outing. Liberatevi. Raccontate a briglia sciolta le esperienze tragiche e comiche che vi sono capitate con la pubblica amministrazione. In prosa, o, se preferite, in poesia.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Intanto auguri a @Gherardo5 .

Raccontate a briglia sciolta le esperienze tragiche e comiche che vi sono capitate con la pubblica amministrazione.
Un caso di qualche anno fa, e uno recentissimo....
1) Ricevo avviso di liquidazione (si chiama cos') per una carenza di versamenti di 50€ più sanzioni ed interessi. Non ne vedo il motivo. Vado in Ade: mi devo accontentare dell'impiegato di turno (mica tutti accedono al dirigente...): non caviamo un ragno dal buco: ma era tardi. Ripassi che intanto anche noi verifichiamo ma vedrà che è così.
Dopo qualche giorno riprendo appuntamento e trovo un impiegato diverso: ritiene che abbia fatto un versamento inferiore come acconto presunto, ma si fa mezzogiorno, e si sà la pausa pranzo è sacra: mi congeda in malo modo. Voi credete di aver sempre ragione. Adesso ci guardo io, e vedrà che la sistemo per le feste.
Questa volta comincio a preoccuparmi: in casa a dirmi "cosa stai a polemizzare per 50€?)
Morale, ricontrollo e ricostruisco l'arcano: nessun versamento ricalcolato sul reddito presunto, ma in compenso ho effettivamente commesso un errore: .... a mio sfavore di 500€ circa (avevo riportato un credito dell'anno precedente due volte, in una casella positiva ed una negativa che si annullavano)
Al terzo tentativo mi presento con aria conciliante: Avevate ragione...ho commesso un errore.! (sorriso felice dell'impiegato). Peccato che sia a mio sfavore di 500€ ....:^^:
Questa volta la testardaggine ha ripagato.:ok:

2) Giovedì scorso, vado ad informarmi per due richieste di rimborso di due anni fa: una inoltrata con pec, era stata acquisita, la seconda, inoltrata con semplice mail, no. No, la mail non vale !! Peccato che fosse allegata ai documenti che avevo rispedito con mail ordinaria direttamente all'ufficio (la direzione provinciale aveva ritrasmesso solo parzialmente la mia documentazione allegata alla pec). Non importa, dico io, ripresento la domanda: mi ritrovo la destinataria della mail cui avevo già spedito la documentazione: ma lei cosa vuole? ma di nuovo qui? ma non vedo l'ora di andare in pensione!
Magari, ho pensato io.
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie mille a chi ha voluto farmi gli auguri. :ok:
Ormai siamo il 27 e tutto riprende normalmente ..........

PS
A questo proposito ti racconto una incredibile coincidenza
- Firenze – 26 ottobre 1947 ore 15 (ora italiana) nascevo io
- Chicago – 26 ottobre 1947 ore 8 (ora di Chicago) nasceva Hillary Clinton
Stante la diversità di fuso orario fra Firenze e Chicago (7 ore), io ed Hillary siamo nati (più o meno) nello stesso momento !
Devo decidere se candidarmi Presidente ! :risata:
 

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