Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Si può non prendere la residenza ma in quel caso il proprietario non può avere le agevolazioni fiscali,
Credo che anche questo non sia vero.
La mancanza della residenza può far decadere le agevolazioni fiscali dell'inquilino e non quelle del proprietario,
E non può essere altrimenti perché il proprietario non può imporre all'inquilino di portarci la residenza e tantomeno di togliercela seccessivamente, qualora ce l'avesse portata all'inizio.
 

depanis luisa

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mi spiace contraddire Gherardo5, ma l'accordo territoriale, che per semplificare ho copiato e incollato ,parla chiaro.
Poi...... ognuno è libero di dare le proprie interpretazioni.
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
l'accordo territoriale, che per semplificare ho copiato e incollato ,parla chiaro.
Amica mia, è vero che parla chiaro, ma tu devi leggere meglio.
La frase :
Per potere fruire dei benefici è necessario che l’inquilino prenda la residenza presso l’abitazione locata.
è riferita al paragrafo "Le agebolazioni e i benefici per gli inquilini" e non a tutto l'articolo (cioè non alla parte "Le agevolazioni fiscali per il proprietario").
Come ho detto nel mio precedente intervento il proprietario non può essere condizionato economicamente da un fatto che non controlla e cioè dove l'inquilino mette (o leva) la residenza.
Ovvio no ?
 

Angelpr

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Il proprietario non può usufruire delle agevolazioni se l inquilino non ha residenza. Cosicché il proprietario abbassa anche il costo dell'affitto (in molte case che ho visitato volevano che il l inquilino avesse la residenza, altrimenti l affitto sarebbe salito di 80/100 euro). Se come dice lei non è necessaria la residenza allora tutti i pochi comuni e i proprietari che scelgono questa soluzione di contratto di affitto hanno capito male. Naturalmente mi permetto di dire tutto questo perché ho parlato con un importante agente immobiliare di Torino che si occupa di fare da mediatore con il comune per questo tipo di contratti (quando ho scritto il primo post non ero al corrente di tutto quello che scrivo ora).
 

depanis luisa

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Faccio l'agente immobiliare da un discreto numero di anni e di contratti convenzionati ne ho fatti diversi , confermo che senza la residenza decadono i benefici fiscali in altre città non so... a Torino è così.
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Termino con questo post il mio intervento perché ormai discutiamo del nulla.

La lingua italiana non è soggetta ad interpretazioni e quanto è scritto nella parte finale del #7 (specifico di Torino) dice esattamente quanto ho fin qui affermato (che è poi lo stesso di quanto scritto nel sito indirizzato come "Città di Torino" nel post #3).
Chi sostiene il contrario ....... si metta l'anima in pace perché sbaglia !
Il fatto che taluni (compreso il citato "importante agente immobiliare di Torino") dicano il contrario, dimostra solo il basso livello intellettuale ormai imperante in Italia.
 

Angelpr

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Il basso livello intellettuale si ha se qualcuno non si informa. Lei continua ad interpretare un sito con una frase che potremmo definire ambigua (che poi così tanto non lo è). Io sono andato oltre ed ho parlato con chi è stato incaricato dal comune di Torino (tramite i contatti che trova in quella pagina) ad occuparsi di questo tipo di contratti. In ogni caso sì, si può finire qui. Dovesse qualcuno avere un dubbio su questo tipo di contratto, leggendo questa discussione un'idea se la sarà fatta; avesse altri dubbi di chiamare ai contatti suggeriti nella pagina del proprio comune per avere certezze.
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
[QUo, ma tu devi leggere meglio.
La frase :
Per potere fruire dei benefici è necessario che l’inquilino prenda la residenza presso l’abitazione locata.
è riferita al paragrafo "Le agebolazioni e i benefici per gli inquilini" e non a tutto l'articolo (cioè non alla parte "Le agevolazioni fiscali per il proprietario").
Come ho detto nel mio precedente intervento il proprietario non può essere condizionato economicamente da un fatto che non controlla e cioè dove l'inquilino mette (o leva) la residenza.
Ovvio no ?[/QUOTE]
Ora é ovvio, ma una volta non era così, poi si sono resi conto dell'assurdità.:riflessione:
 

Gelver55

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
L'obbligo di residenza (per IMU-TASI contratti "3+2") discende dalla stessa Legge 431/98 art. 2 comma 4, laddove prevede la possibilità per i Comuni di deliberare aliquote "più favorevoli per i proprietari che concedono in locazione a titolo di abitazione principale" ecc. Per la definizione di "abitazione principale" vedi art.13, comma 2, DL 201/2011 (prevede la residenza anagrafica)
 

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