marcolino62

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Salve a tutti , innanzi tutto complimenti per il forum che riesce a dare tramite i vari argomenti trattati , validi consigli . Oggi , purtroppo, mi trovo qui per chiedere consiglio su di una vicenda che mi coinvolge in prima persona . Mia madre e proprietaria in comunione di un immobile ad uso commerciale , indivisibile , con altre due sorelle per pari quota ossia un terzo per ciascuna . Senonché una delle altre sorelle chiede la divisione di esso tramite giudizio e l'altra che ne usufruisce da 40 anni vanta l'usucapione . Ora io chiedo , l'immobile , tra l'altro ,è stato gravato dall' anno 1962 fino all'anno 2000 di un usufrutto legale da parte della nonna (mamma delle tre sorelle ) che risulta dagli atti catastali .La domanda di usucapione è stata avanzata nel 2002 è possibile accoglierla? . A quanto mi risulta se su di un immobile vi è un diritto di usufrutto esso non è compatibile con usucapione anche se non un usufrutto totale , in questo caso per un terzo dell'immobile , in quanto quest'ultimo impedirebbe il pieno possesso dell'immobile stesso come richiede l'usucapione . tenendo conto poi anche che l'usufruttuaria era domiciliata e viveva nell'immobile fino alla morte , appunto nel 2000 . Senza contare poi che sia mia madre che l'altra sorella hanno sempre pagato le tasse di proprietà (ICI ed IMU) sull'immobile e non gli è stato mai palesemente vantato il possesso con qualsiasi atto finalizzato allo scopo . Oltre a tutto ciò , io personalmente ho scoperto che la prima licenza di esercizio era intestata alla zia , ma il questore allora scrisse , quasi a voler rimarcare che non era proprietaria esclusiva della licenza , che tale licenza era intestata alla zia ma che lei stessa operava per nome e conto delle sorelle . Questo fino al 1986 anno in cui dalla licenza misteriosamente sparirono le sorelle e rimase solo la zia e tutto questo , sono sicuro , senza il consenso delle altre sorelle . Volendo prendere questo fatto come atto di forza per riconoscere il possesso , comunque non ci saremmo con i tempi in quanto dal 1986 al 2002 passano 16 anni e non i 20 famosi
Ritengo una situazione questa un poco complessa , ma credo molto chiara nei fatti , e sinceramente non vedo i presupposti affinchè venga accolta una domanda di usucapione . Chiedo a voi un parere dalla vostra esperienza .
Vi ringrazio anticipatamente e mi scuso della lungaggine ma la ritenevo necessaria per capire . Grazie
 

Avv Luigi Polidoro

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Quindi sino al 2000 la zia non ha esercitato alcun possesso.
Era una mera detentrice.
Dal 2000 in poi potrebbe aver posseduto. Ma deve provarlo: deve dare prova della cosiddetta interversio possessionis, cioè di aver posto in essere atti che denunciano, in modo inequivocabile, la volontà di considerare il bene come proprio.
 

marcolino62

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Privato Cittadino
Grazie Avv. Polidoro per la risposta , ma quello che vorrei sapere dopo il 2000 , ossia la morte della mamma delle tre sorelle usufruttuaria , la figlia usucapiente deve aspettare comunque il periodo dei 20 anni per poter usucapire le quote delle sorelle , giusto ? Il nodo della questione è tutto qui perchè se cosi fosse dovrebbe aspettare il 2020 per agire . Grazie
 

Avv Luigi Polidoro

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Professionista
deve aspettare il 2020 se nel 2000 ha realizzato atti che possano far qualificare come possesso la sua relazione con la cosa.
In sostanza, nel modo di usare il bene e di relazionarsi con le altre comproprietarie, deve essere cambiato qualcosa dopo la morte della mamma.
In caso contrario la signora non avrà mai iniziato a possedere e non potrà vantare alcun acquisto per usucapione.
 

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