MassimoMaggiore

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Privato Cittadino
Salve, vi pongo questo quesito:
Sono comproprietario assieme a mia zia di una casa indipendente con terreno agricolo circostante, la casa è di circa 400mq. Quando è stata acquistata da mio padre e da mia zia, circa 20 anni fa, era presente il terreno ed un vecchio rustico di circa 100mq che ormai è quasi totalmente crollato, durante gli anni passati mio padre ha costruito i restanti 300mq a sue spese. I miei genitori ci hanno abitato diversi anni ma ormai la casa è in pessime condizioni e disabitata da anni (mio padre e mia madre sono deceduti quindi il loro 50% è passato a me), mia zia non ci ha mai abitato dato che vive all'estero.
Il mio desiderio era rilevare il restante 50% (mia zia sarebbe daccordo) e ristrutturare tutto ma i soldi non ci sono quindi ho dovuto accantonare questa ipotesi. L'altra ipotesi era di demolire tutto quanto e frazionare il terreno i due in modo da essere proprietario al 100% di una metà del terreno ed in seguito costruirci una casa più piccola in bioedilizia. Il problema è che mia zia non è daccordo, la mia domanda è, come posso intervenire? esiste un modo per andare avanti con questa strada? dato che comunque ciò che c'è adesso era stato costruito solamente da mio padre (anche se la proprietà è rimasta al 50%).
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Salve, vi pongo questo quesito:
Sono comproprietario assieme a mia zia di una casa indipendente con terreno agricolo circostante, la casa è di circa 400mq. Quando è stata acquistata da mio padre e da mia zia, circa 20 anni fa, era presente il terreno ed un vecchio rustico di circa 100mq che ormai è quasi totalmente crollato, durante gli anni passati mio padre ha costruito i restanti 300mq a sue spese. I miei genitori ci hanno abitato diversi anni ma ormai la casa è in pessime condizioni e disabitata da anni (mio padre e mia madre sono deceduti quindi il loro 50% è passato a me), mia zia non ci ha mai abitato dato che vive all'estero.
Il mio desiderio era rilevare il restante 50% (mia zia sarebbe daccordo) e ristrutturare tutto ma i soldi non ci sono quindi ho dovuto accantonare questa ipotesi. L'altra ipotesi era di demolire tutto quanto e frazionare il terreno i due in modo da essere proprietario al 100% di una metà del terreno ed in seguito costruirci una casa più piccola in bioedilizia. Il problema è che mia zia non è daccordo, la mia domanda è, come posso intervenire? esiste un modo per andare avanti con questa strada? dato che comunque ciò che c'è adesso era stato costruito solamente da mio padre (anche se la proprietà è rimasta al 50%).

In assenza di accordi pregressi, tra tua zia e tuo padre, il diritto del 50% di proprieta', resta ben saldo nelle mani di tua zia.

Se vuoi evitare la strada, lunga e costosa, della divisione giudiziaria, ti occorre agire in un'azione di vendita.
Procedendo con (molta) cautela.

Se tua zia, ha gia manifestato il suo consenso, a cederti in vendita la sua quota, non ti resta che procedere ad una fusione dell'accordo, in ordine al saldo prezzo.

Una lettera di intenti, oppure un incarico di intermediazione per la vendita, potrebbero essere un buon inizio, per verificare i reali intendimenti della tua congiunta.

Che, qualora non intenda vendere, potra' tenerti "ostaggio", per parecchi anni a venire.

La scelta, per l'utilizzo di uno o dell'altro strumento, dipende dalla trasparenza che vorrai usare, nei confronti di tua zia.

Nel caso del mandato, tua zia sapra' che assieme, vendete il fondo intero.

Nel caso della lettera di intenti o, ancora piu efficace, della sottoscrizione di un preliminare, tua zia sapra' che cedera' la sua quota di proprieta' a te e o giuocoforza, a persona che ti riservarai di nominare al rogito.

In ogni caso, ciascuno dei due strumenti, ti occorre per stabilire la cifra esatta, per poter liquidare tua zia, in via definitiva.

Fatto questo, ti attiverai al reperimento di un soggetto, presumibilmente un impresa, alla quale affidare pure la direzione e la realizzazione dell'edificio, che vorrai sia destinato a te.

Al fine che questa, nel momento opportuno, si sostituisca a te, nell'obbligazione contratta con tua zia, per l'acquisizione dell'intero fondo.
 
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MassimoMaggiore

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Privato Cittadino
In assenza di accordi pregressi, tra tua zia e tuo padre, il diritto del 50% di proprieta', resta ben saldo nelle mani di tua zia.

Se vuoi evitare la strada, lunga e costosa, della divisione giudiziaria, ti occorre agire in un'azione di vendita.
Procedendo con (molta) cautela.

Se tua zia, ha gia manifestato il suo consenso, a cederti in vendita la sua quota, non ti resta che procedere ad una fusione dell'accordo, in ordine al saldo prezzo.

Una lettera di intenti, oppure un incarico di intermediazione per la vendita, potrebbero essere un buon inizio, per verificare i reali intendimenti della tua congiunta.

Che, qualora non intenda vendere, potra' tenerti "ostaggio", per parecchi anni a venire.

La scelta, per l'utilizzo di uno o dell'altro strumento, dipende dalla trasparenza che vorrai usare, nei confronti di tua zia.

Nel caso del mandato, tua zia sapra' che assieme, vendete il fondo intero.

Nel caso della lettera di intenti o, ancora piu efficace, della sottoscrizione di un preliminare, tua zia sapra' che cedera' la sua quota di proprieta' a te e o giuocoforza, a persona che ti riservarai di nominare al rogito.

In ogni caso, ciascuno dei due strumenti, ti occorre per stabilire la cifra esatta, per poter liquidare tua zia, in via definitiva.

Fatto questo, ti attiverai al reperimento di un soggetto, presumibilmente un impresa, alla quale affidare pure la direzione e la realizzazione dell'edificio, che vorrai sia destinato a te.

Al fine che questa, nel momento opportuno, si sostituisca a te, nell'obbligazione contratta con tua zia, per l'acquisizione dell'intero fondo.

La ringrazio molto per i consigli, probabilmente procederò inizialmente con una lettera di intenti, o comunque proverò a trovare un accordo che sia vantaggioso per entrambi

d'accordo, d'accordo... bella e sconosciuta lingua italiana!
mi scuso per la disattenzione, non è mio solito sbagliare...allo stesso tempo la ringrazio per l'inutilità della sua risposta
 
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davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
la ringrazio per l'inutilità della sua risposta
Inutile del tutto non direi, magari non in linea con l'argomento... comunque mi aspettavo una risposta piccata. Ogni tanto in questo forum capita che i partecipanti partano per la tangente e inizino pagine e pagine di battute ed esempi personali, perdendo completamente aderenza con l'argomento. Questa volta l'ho fatto io, spero di non avere esagerato.
 

MassimoMaggiore

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Inutile del tutto non direi, magari non in linea con l'argomento... comunque mi aspettavo una risposta piccata. Ogni tanto in questo forum capita che i partecipanti partano per la tangente e inizino pagine e pagine di battute ed esempi personali, perdendo completamente aderenza con l'argomento. Questa volta l'ho fatto io, spero di non avere esagerato.
Ci può stare, probabilmente l'avrei fatto anche io
 

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