aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
Secondo me non si tratta di ragionare sul valore finale ma del costo iniziale.
Ci ritroviamo case che se pur vecchie avevano comunque spazi comodi ed umani per una normale famiglia, ma ammodernale e mantenerle è diventato un costo insostenibile perchè le stesse sono state costruite dai nostri nonni con criteri e tecniche costruttive che le moderne costruzioni non accettano più ...e meno male parlando di sicurezza e risparmio energetico.
Le meno vecchie sono state costruite spesso su aree pagate esosamente a speculatori che hanno trasformato urbanisticamente il terreno agricolo del povero contadino comprato a 10 per rivenderlo a 200-300 senza adeguare le aree urbanisticamente per giustificare un tale aumento di valore e gli stessi speculatori sul mercato hanno continuato a ragionare in termini di appartamenti poco attenti al futuro.
Oggi è vero che il valore dell'area è calato ma sono aumentate le necessità di giustificare il consumo di suolo e quindi spesso ci si ritrova ancor prima di aver iniziato a costruire a dover pagare solo per l'idea di farlo (giustificando con il denaro la pubblica utilità del privato che si vuole costruire una casa). Se è innegabile che la casa è una necessità per tutti ed altrettanto innegabile è che se dovessimo consumare ulteriori aree non ci resterà più spazzio per fare crescere i nostri figli ed i cani continueranno a fare i bisogni sui marciapiedi degli altri.
Non credo che ci sia un adeguamento possibile del costo delle case con ulteriori ribassi, chi vende molte volte lo fa per disperazione (troppe tasse, viviamo per pagare le tasse), e quando ci va bene accediamo alla presa in giro delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni, ma visto che il costo per adeguare realmente le case dove abitiamo sarebbe troppo alto ci limitiamo a mettere un cappottino e qualche lavoretto figo indebitandoci per altri 10-20 anni, per poi scoprire che il valore della casa se volessi venderla è ancora troppo alto (ma per chi?), certo allora vatti a comprare un terreno, paga per l'idea di volerci costruire e fatti una casetta, ma poi ricordati di mettere il sacchettino al cane.
Calando ulteriormente i prezzi delle nostre case ci ritroveremo a dover abitare in appartamenti sempre più piccoli al costo di una vecchia villetta ma saremo più felici.
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
A dire il vero, spazio per costruirsi case ce ne sarebbe, calcolando tutti i rurali in disfacimento anche alle porte delle città, ma hai mai provato a chiedere al Comune di poter fare una ristrutturazione ?...
E la regione poi...

Qua in Emilia Romagna considerano beni vincolati di interesse paesaggistico anche i fienili con i muri alti 50 cm e con gli alberi cresciuti dentro...
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
intendevo che secondo me il costo iniziale (oggi la compensazione richiesta al privato per il pubblico interesse a costruire) riflette la speculazione che ha portato ai costi delle aree ad aver grandissima incidenza sui valori degli immobili.

A dire il vero, spazio per costruirsi case ce ne sarebbe, calcolando tutti i rurali in disfacimento anche alle porte delle città, ma hai mai provato a chiedere al Comune di poter fare una ristrutturazione ?...
E la regione poi...

Qua in Emilia Romagna considerano beni vincolati di interesse paesaggistico anche i fienili con i muri alti 50 cm e con gli alberi cresciuti dentro...

ah però, i vasi vengono considerati beni di interesse paesaggistico?

a maggior ragione è inspiegabile chiedere contributi compensativi sotto forma di perequazione per la ristrutturazione di immobili o aree in degrado.

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Gugly

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mistero...buffo direbbe Dario Fo
La congiuntura é questa
Gli A.I.sono (siamo ,meglio) questi quasi sempre supinamente sudditi devoti della parte venditrice e della sua richesta (pur di acquisire) :ergo non possono (possiamo meglio) favorire un regolare andamento del mercato ,perché non sono (anzia siamo) in grado di influenzarlo positivamente o forse dovrei dire di "stabilizzarlo positivamente" con le valutazioni oggettive pù sensate
Ed allora il compratore ,nel "mare magnum" dell'offerta che già smarrisce per la sua abbondanza prende la via della "diffidenza circolare" (a 360°) : qualunque condizione economica può essere migliorata poiché cela una possibilità da esplorare . Prova ad esplorarla : sempre e comunque
Dall'altro lato il venditore (se può permetterselo ma anche se non può , almeno inizialmente...finendo così per pregiudicare la conclusione con i primi potenziali acquirenti) cerca di cautelarsi dai "tagli" fatti con la scure e allora si "copre" ,poi il resto , viene e da sé e si perpetua é ...il cane che si morde la classica coda!
Tutto qua ,altro che misteri...
Cordialmente , Gugly
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
intendevo che secondo me il costo iniziale (oggi la compensazione richiesta al privato per il pubblico interesse a costruire) riflette la speculazione che ha portato ai costi delle aree ad aver grandissima incidenza sui valori degli immobili.





a maggior ragione è inspiegabile chiedere contributi compensativi sotto forma di perequazione per la ristrutturazione di immobili o aree in degrado.

Vedi l'allegato 13948
Ci sono terreni attualmente agricoli che possono diventare edificabili, peccato che la spesa da affrontare sia pari ad oltre il doppio del prezzo di vendita realizzabile ora come terreno edificabile, ergo rimangono agricoli.
Dalle mie parti ripeto il nuovo giustamente costa e a parità di cifra di 10 anni fa ho più mq, più qualità, classe energetica migliore.
L'usato ha prezzi buoni salvo i pazzi che non ascoltano le valutazioni che facciamo, dopo 1 anno calano se no non vendono.
Soluzioni indipendenti solo su prenotazione salvo alcune zone.
 

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