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Utente Cancellato 64807

Ospite
Buongiorno
Sono interessata ad un appartamento proveniente da donazione. La donazione è stata fatta nel 2006 e il donante è ancora in vita. Volevo sapere se passati i 20 anni dalla trascrizione non dovrei avere problemi o potrei averne se donante mancasse ben dopo i 20 anni dalla trascrizione.
 
U

Utente Cancellato 64807

Ospite
Quindi mi scusi i 10 anni dopo la morte del donante valgono solo se non sono passati 20 anni dalla trascrizione... cioè una esclude l altra? Grazie
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Immobile donato nel 1990, quindi 17 anni fa e donante ancora in vita. L'agente immobiliare ha scritto nel preliminare che il donante e/o gli eventuali eredi verranno a firmare davanti al notaio in maniera tale da scongiurare ogni pericolo... Basta così? Grazie.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Esatto, anche perché se il donante è in vita non esistono gli eredi: i futuri eredi sono solo un'ipotesi, futura e non certa, e i patti successori sono nulli.

I rimedi sono sempre i soliti:

- retrocessione della donazione per mutuo dissenso (il bene torna al donante che diventerà il venditore)

- apposita polizza
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
approfitto della discussione. Poichè la provenienza donativa non è sempre di facile e veloce individuazione, ma allo stesso tempo non è considerata di valore pregiudizievole dell'affare, posso inserire in una proposta d'acquisto una clausola sospensiva del tipo " il venditore dichiara che l'immobile non è stato oggetto di donazioni negli ultimi 20 anni e non sono presenti atti di opposizione intervenuti successivamente ad eventuali donazioni" ?
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Intanto non è una clausola sospensiva, e poi mi sembra che sia contraddittoria.
Comunque in linea di principio è certamente possibile, forse consigliabile inserire qualcosa del genere.
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
si ammetto...l'ho formulata male :sorrisone: ... Intendevo dire che, oltre avere garanzia del fatto che non ci sono state donazioni negli ultimi 20 anni, vorrei anche che fosse garantito che nessun eventuale erede o pincopalla abbia proposto opposizioni a -eventuali- donazioni...magari fatte 21 anni fa...
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Esatto, anche perché se il donante è in vita non esistono gli eredi: i futuri eredi sono solo un'ipotesi, futura e non certa, e i patti successori sono nulli.

I rimedi sono sempre i soliti:

- retrocessione della donazione per mutuo dissenso (il bene torna al donante che diventerà il venditore)

- apposita polizza

Ok. Quindi, che rischi potrebbero esserci da qui a 3 anni, considerando che il donante ha circa 90 anni e che ha donato ad uno dei figli questo immobile, nel 2000? Che domani il donante muoia e che spunti fuori un nuovo erede? Solamente questo? Se gli eredi, in caso di morte da qui a 3 anni, non si mettessero d'accordo, l'acquirente (un mio caro amico) potrebbe avere dei problemi? Grazie.
 

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