Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Esatto, chiunque abbia titolo di sentirsi danneggiato da quella donazione: per esempio figlio segreto che spunta o figlio conosciuto che ha ricevuto meno.

Riconosco che il rischio è limitato ma teoricamente c'è.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quindi mi scusi i 10 anni dopo la morte del donante valgono solo se non sono passati 20 anni dalla trascrizione
esatto

Ok. Quindi, che rischi potrebbero esserci da qui a 3 anni, considerando che il donante ha circa 90 anni e che ha donato ad uno dei figli questo immobile, nel 2000? Che domani il donante muoia e che spunti fuori un nuovo erede? Solamente questo? Se gli eredi, in caso di morte da qui a 3 anni, non si mettessero d'accordo, l'acquirente (un mio caro amico) potrebbe avere dei problemi? Grazie.
devi fare un atto di risoluzione di donazione

Immobile donato nel 1990, quindi 17 anni fa e donante ancora in vita. L'agente immobiliare ha scritto nel preliminare che il donante e/o gli eventuali eredi verranno a firmare davanti al notaio in maniera tale da scongiurare ogni pericolo... Basta così?
serve a niente.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Esatto, chiunque abbia titolo di sentirsi danneggiato da quella donazione: per esempio figlio segreto che spunta o figlio conosciuto che ha ricevuto meno.

Riconosco che il rischio è limitato ma teoricamente c'è.

Ok. Direi pochissimo rischio per l'esistenza del figlio illegittimo...

Però in effetti ci potrebbe essere quello connesso all'erede che crede di ricevere meno: appunto abbiamo inserito che anche gli eredi dovranno firmare qualcosa il giorno del rogito... Può andare? se firmano, accettano le cose così, o sbaglio?
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Ok. Direi pochissimo rischio per l'esistenza del figlio illegittimo...

Però in effetti ci potrebbe essere quello connesso all'erede che crede di ricevere meno: appunto abbiamo inserito che anche gli eredi dovranno firmare qualcosa il giorno del rogito... Può andare? se firmano, accettano le cose così, o sbaglio?

No Brina, come ti hanno confermato quella firma serve a niente.

Per un motivo molto semplice, loro non sono eredi finchè il parente è in vita.

Poi il fatto di diventare eredi non è un evento matematicamente certo (e se corna facendo muore prima lui/lei? per esempio)

E comunque per legge i patti successori (disporre oggi di una eredità incerta e futura) sono nulli, quindi a nulla servirebbe quella firma contro eventuali ripensamenti e azioni.

La polizza costa intorno ai mille euro e copre fino a quando non scadono i termini dei 20 o 10 anni a seconda del caso. Prima ce n'era solo una, ora mi pare che ci sia più di una compagnia che la fa.

Se altre azioni non sono possibili io la farei.

(La risoluzione è sempre meglio ma ci sono casi in cui non è possibile o praticabile. Per esempio donante non più in vita. Oppure risoluzione vuol dire far casino con un atto che prevede più donazioni magari intrecciate con divisioni per esempio)
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
Arrivo ora da un'istituto bancario di primaria importanza. Parlando di mutui, si è quindi parlato anche di questioni legate ad eventuali donazioni. L'addetto mi ha accennato che, nel caso ci si trovasse di fronte a donazioni, per tutelare l'erogazione del mutuo e tutelare l'acquirente è possibile stipulare una polizza della LLoyd definita "donazione sicura". Quanto ai costi dipende dal valore che si vuole proteggere...da quando carpito sarebbe nell'ordine dell' 1-2% del valore assicurato.
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
dimenticavo che la sottoscrizione -e quindi il pagamento- può anche farla il venditore (che solitamente è tenuto a garantire l'assenza di vizi e pregiudizi), basta che il beneficiario sia l'acquirente e la sua banca mutuante
 

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