lulu'

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Privato Cittadino
buongiorno, sarei interessata all'acquisto di un appartamento oggetto di donazione. la proprietaria si è resa disponibile a liberarlo dalla donazione con atto di mutuo dissenso. nel corso della trattativa è emerso che esiste un abuso edilizio: nello specifico c'è una piccola finestra evidentemente ricavata anni addietro che non risulta però nella visura catastale, ma non c'è nell'atto di acquisto. la proprietaria non intende sanare e/o comunque avviare una richiesta di condono. come posso tutelarmi? al di là che possa compromettermi la fattibilità del mutuo, si può dichiarare all'atto notarile dell'esistenza dell'abuso? devo rivolgermi ad un legale? vi sarei grata se mi deste un supporto.
grazie.
 

Umberto Granducato

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il legale non è necessario, va semplicemente sanato l'abuso con l'aiuto di un tecnico che dirà quanto costa e soprattutto se l'abuso è sanabile (se non lo è bisogna tornare allo stato originario). Il fatto che non compaia sul catastino non è determinante, bisogna controllare i progetti depositati in comune.
Oltretutto, come tu hai già detto, senza la sanatoria non ci sarebbe conformità e quindi niente mutuo.
si può dichiarare all'atto notarile dell'esistenza dell'abuso?
devi dichiarare una conformita catastale che qui evidentemente non c'è.
 

lulu'

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ciao Umberto e grazie per il pronto riscontro. scusami, mi confermi che l'abuso deve essere sanato comunque dalla proprietaria? posso intanto chiamare io un tecnico per valutare l'eventuale costo e, soprattutto, far verificare se sanabile, in modo da parlarne poi in trattativa? ti ringrazio.
 

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